Christie’s mette all’asta un raro disegno di Michelangelo Buonarroti, uno più importati artisti italiani del Rinascimento. Pittore della Cappella Sistina e scultore del David, nonché di tantissimi altri capolavori, questo grande artista di Caprese era anche un prolifico disegnatore e autore di moltissimi bozzetti, ora di grande pregio. Infatti, questo lavoro di Michelangelo non è il solo messo all’asta, bensì il secondo. Infatti, pochi mesi fa, ha venduto un altro raro disegno del pittore di Caprese, la “Testa di Orso”, appartenente con tutta probabilità ad una fase tarda di questo prolifico artista. Questa volta, invece, si tratta di uno dei primi disegni del pittore, eseguito con tutta probabilità all’inizio della carriera dell’artista. Si sta parlando del “Giovane nudo”.
Dal 18 maggio all’asta per 30 milioni di euro
Il disegno andrà all’asta a Parigi al Maîtres anciens et du XIXe siècle”, questo dopo un lungo viaggio da Hong Kong a New York. Il “Giovane nudo” apparteneva da un privato francese ed era classificato come tesoro nazionale. Per tale denominazione, la sua esportazione al di fuori dei confini francesi era bloccata per trenta mesi, finché la nota casa d’aste londinese non ha ottenuto la licenza dal governo:
“Il governo francese ha recentemente rimosso questa designazione, concedendo la licenza di espatrio e permettendo al disegno di essere offerto senza alcuna restrizione ai collezionisti di tutto il mondo”.
Il disegno era inizialmente sfuggito all’occhio scrutatore degli esperti. Questo finché non è stato autenticato da Furio Rinaldi, oggi al Fine Arts Museum di San Francisco. All’epoca della scoperta, Rinaldi era impiegato presso il dipartimento Old Master Drawings della grande società d’aste, Christie’s.
Il Battesimo dei Neofiti di Masaccio
Si tratta di un disegno prezioso per tante ragioni. Innanzitutto, è particolarmente importante perché si tratta di uno dei primi studi effettuati dall’artista sul nudo. La ricerca sarà fondamentale per tutta la carriera dell’artista. Il disegno si rifà, a parere degli esperti alla figura posta al centro del noto affresco di Masaccio, il Battesimo dei Neofiti, presente nella Chiesa dei Carmine a Firenze. Michelangelo, in questo bozzetto preparatorio, riprende la figura in questione e apporta delle migliorie: ne esalta la muscolatura e dà maggior realismo all’uomo raffigurato. Questa tecnica, poi sviluppata negli anni, sarà trasferita nella scultura.
Un incredibile inizio di carriera
Si tratta di un inizio incredibile per il giovanissimo scultore, perché mostra i primi segnali delle sue incredibili capacità. Certamente, il disegno è una delle tante vocazioni del pittore, ma di certo quella che in primis gli ha consentito di specializzarsi in tante discipline, conseguendo risultati incredibili. Questi schizzi sono, infatti, veri documenti storici, non semplicemente bozzetti preparatori. Si riesce, attraverso i disegni pervenuti fino a noi, a cogliere le diverse fasi artiste di Michelangelo. E , inoltre, ci aiuta a capire quanto fosse in avanti per i tempi, rispetto ai pittori della sua generazione. Infatti, il suo massimo pregio è nella realizzazione di vividi e realistici dettagli anatomici, poi imitati e ripresi da tantissimi artisti successivi.
Studi anatomici sui modelli maschili
Michelangelo si esercita soprattutto su figure maschili, compiendo interessanti studi anatomici. I disegni spesso possono apparire incompiuti, ma solamente perché non erano destinati all’esposizione. Infatti, l’artista stesso si è disfatto di molti di questi disegni nel corso del tempo. Questo perché servivano solo per realizzare al meglio (e in maniera più realistica possibile) l’affresco o la scultura per cui il Buonarroti era stato commissionato. Piuttosto, è a noi posteri che interessa cogliere le fasi del suo lavoro e cosa avvenisse dietro le quinte dei suoi capolavori. Oltretutto, molti di questi disegni erano anche piuttosto curati e dettagliati, tanto che si ritiene fossero regalati dall’artista ad amici e amanti.
Infatti, uno dei principali destinatari dei suoi bozzetti (o comunque il solo davvero certo) era Tommaso de’ Cavalieri. Molti di questi disegni, difatti, sono attualmente esposti in una mostra temporanea al Metropolitan Museum of Art, a New York. Invece hanno pianta stabile ad Oxford, all’Ashmolean Museum, che ad oggi il museo con più disegni di Michelangelo. Moltissimi perfino a gesso e sono particolarmente preziosi.
Il “Giovane nudo”: un prezioso documento storico
Il disegno messo all’asta è prezioso proprio perché appartiene alla primissima fase artistica di Michelangelo, di cui non vi sono tante testimonianze. Si tratta, perciò, di un documento storico fondamentale che rivela quanto fosse antico e radicato nel tempo l’interesse dello scultore nei confronti del nudo maschile. Certamente Michelangelo risponde alle esigenze di un’epoca, come quella Rinascimentale, in cui i modelli maschili dovevano avere un fisico il più possibile massiccio e atletico. Adesso, non ci resta che scoprire chi si aggiudicherà una così importante testimonianza storica di questo grande artista italiano.
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