Nell’aprile del 1992, esattamente 30 anni fa, apriva le sue porte al pubblico Disneyland Paris, quello che sarebbe presto diventato il parco di divertimenti più grande e frequentato d’Europa. Il resort alle porte di Parigi festeggia dunque in questo 2022 un anniversario davvero molto importante, con un programma ricchissimo e un’infinità di novità.

anniversario 30 anni Disneyland Paris Life&People Magazine

Per comprendere quanto sia importante questo anniversario di Disneyland Paris, scopriamone prima la storia

La storia dei parchi Disney prende il via molto prima del resort costruito alle porte di Parigi. Il primo parco di divertimento in assoluto nasce per volere del genio Walt Disney nell’ormai lontano 1955, nelle campagne di Anaheim, a breve distanza da Los Angeles, in California. Dopo l’apertura del primo grande resort ne sarebbero seguiti poi molti altri sparsi nei cinque continenti: prima quello in Florida, poi in Giappone, e poi nell’ordine nei primi anni ’90 quello parigino. Qualche anno dopo Disney avrebbe aperto altri parchi anche in Cina, a Shangai, e infine ad Hong Kong.

Solo questione di tempo prima che Disneyland aprisse anche in Europa

Il Vecchio Continente d’altra parte è stato la culla di alcune fra le più belle fiabe della storia della letteratura. La Francia, in particolare, è il Paese che ha dato i natali allo scrittore Charles Perrault, dalla cui penna sono nati capolavori come Cenerentola, La Bella Addormentata nel Bosco o ancora Pollicino.

anniversario 30 anni Disneyland Paris Life&People MagazineSi dice che in un primo momento si fosse persino pensato all’Italia (oltre all’Inghilterra) per l’apertura del nuovo parco Disney, il quarto al mondo. Ma alla fine la scelta ricadde su Marne La Vallée, cittadina di poche anime a circa 40 chilometri dalla Ville Lumière. Nel cuore dell’Europa continentale, Parigi aveva in sé il fascino della città degli artisti e degli innamorati, oltre ad essere servita da ben due aeroporti internazionali.

La solenne cerimonia di apertura di Disneyland Paris si tenne l’11 aprile 1992

L’evento andò in onda in diretta e fu visto in tutto il mondo da milioni di persone; fu presentato da Milly Carlucci e dal compianto Fabrizio Frizzi. Alla serata di gala parteciparono, fra gli altri, artisti del calibro di Tina Turner, Cher, Michael J. Fox e Eddie Murphy, giusto per fare un paio di nomi. Forse non tutti si ricordano, in ogni caso, che il parco parigino non ha sempre avuto questo nome.

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Per i suoi primi mesi di vita il resort francese si chiamava Euro Disney

Il cambio nome avverrà nell’ottobre del 1994, mentre nel resort venivano fra l’altro aggiunte anche altre nuove incredibili attrazioni. Sarà il 1995 l’anno della consacrazione definitiva, con l’installazione di Space Mountain, una montagna russa “dark ride”, ovvero tutta sviluppata all’interno di un enorme spazio al chiuso che dà la sensazione ai visitatori di partire per un viaggio interstellare. A partire dalla metà degli anni ’90, dunque, il parco inizierà ad attirare un pubblico sempre più numeroso, registrando ogni anno milioni di presenze. Il resort attira da tre decadi un pubblico variegato e cosmopolita. Grandi e piccini con tanta voglia di vivere una giornata di magia e di spensieratezza assoluta.

Nel 2004 arriva per Disneyland Paris il grande momento di svolta

Il parco si allarga, proprio come i suoi gemelli in giro per il mondo. Nascono i Walt Disney Studios, un’altra sezione del resort, se così la vogliamo chiamare, interamente dedicata al mondo del cinema. Tutto agli Studios (a partire dagli outfit dei dipendenti) è tematizzato in stile Hollywood anni ’20, proprio come l’enorme e inquietante Tower of Terror che li domina. Gli Studios, la parte del resort dedicata ad un pubblico leggermente più adulto, sono ancora oggi amatissimi dai fan Disney, che qui molto presto troveranno tante nuove sorprese. Già, perché con l’avvicinarsi del trentesimo anniversario del parco si fa sempre più vicina proprio qui anche l’apertura dell’Avengers Campus, un’intera area dedicata ai supereroi del mondo Marvel. Personaggi, questi ultimi, al centro anche della tematizzazione dell’hotel Art of Marvel, uno splendido quattro stelle in puro stile newyorkese.

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Il resort, oggi, vanta 6 hotel Disney e un Village dedicato

Le strutture alberghiere legate al parco permettono agli ospiti di vivere un’esperienza da favola estremamente immersiva e sono un po’ per tutte le tasche. Chi sceglie il lusso predilige il Disneyland Hotel, il cinque stelle che si affaccia proprio sul castello della Bella Addormentata. Chi invece ha finanze più modeste può scegliere di soggiornare nel Santa Fe, in stile New Mexico e ispirato al mondo di Cars. Al Disney Village, invece, potrete fare shopping (tra l’altro qui trovate il Lego Store più grande d’Europa) oppure gustarvi un caffé americano da Starbucks o le prelibatezze del suggestivo Rainforest Café. Per festeggiare l’anniversario del trentennale, Disneyland Paris ci propone un’infinità di sorprese.

anniversario 30 anni Disneyland Paris Life&People MagazineUna su tutte è l’incredibile spettacolo serale, caratterizzato dalla presenza di droni che volano intorno al castello disegnando l’incredibile logo creato per l’occasione. Ma non finisce qui, ovviamente… L’anniversario di Disneyland Paris prevede fra l’altro anche una serie di nuovi spettacoli; costumi e accessori ad hoc per personaggi e dipendenti.

Minnie Mouse, per esempio, si è cambiata d’abito

A disegnare il nuovo vestito della fidanzata di Topolino è Stella McCartney, che, per il personaggio ha cucito su misura un elegante tailleur color blu e nero presentato durante una sfilata presso il Centre Pompidou. Il parco proporrà fino alla fine dell’estate ai suoi guest una ricca selezione di prodotti merchandise da collezione. Dalle tazze alle penne, passando per le t-shirt, i peluche e molto altro ancora.

Cosa ci dobbiamo aspettare, ora, dal parco parigino?

Se tutto procede secondo i piani, il prossimo anno dovrebbero aprire due nuove “land” dedicate al mondo di Frozen e a Star Wars. Mondi straordinari e tutti da esplorare per lasciarsi trasportare da una magia e un’innocenza che, con l’età adulta, forse ci siamo persi per strada.

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