La salvaguardia del pianeta è una questione che interessa la nostra società a 360°, ponendo una particolare attenzione su tutta la produzione incontrollata di materiali e lo smaltimento dei rifiuti. Anche la moda è sensibile all’argomento e si sta muovendo verso il cambiamento; il settore che si occupa dell’eau de toilette e del make-up si pone l’obiettivo di rispettare il concetto di prodotti sostenibili dal packaging utilizzato.
La nuova frontiera della bellezza sta nella sua natura ecosostenibile, una routine che fa bene non solo alla nostra pelle ma anche al nostro pianeta; make-up, creme, profumi femminili trovano un nuovo format nella loro versione ricaricabile. I prodotti beauty oggi diventano grandi amici anche di Madre Natura; stop a packaging monouso, plastica ed eccesso della produzione.
È possibile produrre una linea Make-up sostenibile? La risposta è SI
I trucchi sono dei prodotti definiti “color cosmetics”, per la loro natura pigmentata; l’eccellenza delle sostanze utilizzate e la loro perfetta combinazione risulta fondamentale, dal momento che stiamo parlando di prodotti applicati sul viso e in particolare su quelle zone in cui lo strato cutaneo è particolarmente sottile e soggetta a sfoghi o irritazioni. La formulazione può essere sostenibile, attraverso la scelta di ingredienti naturali o di origine naturale, eliminando tutto ciò che comprende siliconi, coloranti sintetici o derivati del petrolio. In questo siamo fortunati, infatti la natura ci offre un’infinità di soluzioni non nocive alla nostra pelle per la creazioni di prodotti efficaci e performanti; la pigmentazione o la grande varietà di alternative del settore non viene compromessa. La base fondamentale per un buon cosmetico sostenibile è il mix di oli e burri naturali, come l’olio di ricino, che permette l’adesività del prodotto e lucentezza finale, in particolare sui rossetti. Tantissime anche le polveri naturali, argilla, amido e farina alla base di ciprie, bronzer, ombretti e blush.
Ruolo fondamentale è quello del packaging: un aspetto spesso sottovalutato
Molti brand puntano più sull’impatto visivo ed estetico di un prodotto non considerando la nocività dei materiali utilizzati. I consumatori, sempre più responsabili, richiedono cosmetici confezionati in un involucro riciclabile, sia per un consumo personale sia per il suo reintegro nella catena di produzione. L’obiettivo è di creare confezioni riutilizzabili e da conservare nel tempo. Un insieme di fattori favorevoli per la salute della nostra pelle e quella del pianeta che ci ospita, attraverso prodotti biologici certificati.
Sono le piccole scelte quotidiane che rendono sostenibile il nostro stile di vita
Dischetti lavabili, salviette in bambù, bastoncini in cotone, pennelli e flaconcini in legno, sono tutte la alternative a quei prodotti solo di contorno al mondo del make-up, che fanno la differenza. Accessori ecologici di ogni tipo che garantiscono qualità e durabilità nel tempo. La novità sta in un nuovo concetto di bellezza, naturale e sostenibile.
Ricaricabile, questa la nuova parola chiave del make-up
Tanti i brand che ne hanno fatto un mantra, come ad esempio Chanel che lancia la sua prima linea green Chanel N°1, con rossetti ricaricabili come il Rouge Allure L’Extrait; l’esclusivo pack consente di ricaricare al suo interno il colore di rossetto che più si desidera, basta proprio un click per farlo. Sulla stessa scia anche Fenty Beauty che propone lipstick ricaricabili con differenti shade e finish. Anche i profumi fanno parte della rivoluzione, tra questi il Sauvage di Dior e Acqua di Giò di Giorgio Armani; quest’ultima è eco-concepita come la fragranza del futuro, zero emissioni di carbonio e prodotti approvvigionati responsabilmente. Everdrop, invece, è una linea di cosmetici naturali; la sua particolarità sta nell’innovativo formato in polvere e pack ricaricabile, elimina definitivamente la plastica monouso.
Sono tantissimi i brand che sposano la causa: Paco Rabanne, Hermès, La Perla, Gucci, Sisley, Valentino. Tutti fanno la stessa scelta; packaging sostenibili e ricaricabili, prodotti naturali e una produzione consapevole. Il ciclo di vita dei materiali non ha una vera e propria fine, anzi è in continua rigenerazione verso nuove forme e modi di utilizzo.
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