Nuovi trend, nuovi orizzonti, cambiamento e innovazione; tutto questo alla Fashion week, che ha visto protagoniste le collezioni menswear del prossimo Autunno/Inverno. A colpire in particolare la moda Soft Boy 2022, lo stile genderless che volta le spalle all’era dell’uomo “bello e dannato” e celebra un’estetica fluida in cui non esiste distinzione tra l’universo maschile e quello femminile.
La tendenza soft boy vuole essere una denuncia di una società maschilista e patriarcale,
in cui il rosa sembra far tanta paura al cosiddetto uomo Alfa. Il rosa è ovviamente solo un pretesto che introduce una serie di problemi razziali e misogini che dominano la popolazione totale; una mascolinità tossica alla quale siamo stati abituati che non ha nulla a che fare con il concetto di virilità, anche quello per anni deturpato e sfruttato nelle sue accezioni più sbagliate. I tempi dei Bad Boys sembrano finiti; i veri sex symbol oggi sono Harry Styles e Timothée Chalamet, noti per la loro bellezza delicata e i loro modi gentili, delle icone che hanno contribuito alla “normalizzazione” di uno stile genderless. I colori confetto entrano in grande stile a far parte del guardaroba maschile, abbinati, perchè no, anche a colori più audaci o definiti dark; la moda è questa, non detta leggi, non universalizza, ma permette ibridi e sperimentazioni per adattare ogni stile alla propria personalità.
L’identikit del perfetto soft boy e le caratteristiche di questo stile ibrido
Avete presente il tipico ragazzo sbarbatello, dall’aspetto fanciullesco, anche un pò introverso e che legge libri di poesia? Ecco, questo è l’immaginario da cui prendono ispirazione i grandi brand del fashion system per delineare le loro nuove collezioni. Una costante durante quest’ultima Fashion Week, ogni marchio ha dato la sua interpretazione, da quella più sofisticata, che ricorda molto l’universo femminile, a quella più “tenue”, dove del soft boy c’erano solo piccoli accenni.
I social contribuiscono alla fama di questa nuova tendenza, confermandosi ancora una volta un mezzo potente d’informazione e aggregazione. In termini di vendita moda questo si è tradotto con un aumento, secondo le percentuali, della richiesta di prodotti come le Converse All Star, giacche di jeans, pantaloni chinos, collane di perle e una maggiore produzione di prodotti di color rosa.
Ecco che quest’estetica dalle nuances candy comincia a prendere forma
I colori pastello sono i prediletti, ma non pensiamo solo al classico rosa o celeste; l’interesse per sfumature come il lilla, il giallo paglierino, il verde, aumenta, creando giochi cromatici interessanti e dinamici. Fiocchi, tulle, colletti ricamati, silhouette morbide, gonne, tipici capi provenienti dal guardaroba femminile vengono estrapolati dal contesto convenzionale e adattati alle esigenze e alle forme del fisico maschile; l’aspetto finale è ammiccante, promuovendo un nuovo concetto di sensualità.
Lo stile soft boy diventa virale tra le celebrities e tra la popolazione più giovane, in particolare tra la tanto chiacchierata Generazione Z; giovani ragazzi dai tratti efebici che esibiscono colori pastello e giocano con il concetto stereotipato di mascolinità. Una tendenza affine alla già discussa moda E-Boy, quei ragazzi che indossano smalto, tagliano i capelli in maniera arruffata e sono liberi da ogni canone di bellezza preimpostato.
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