Oggi, 18 Novembre, ricorre la Giornata Mondiale della Filosofia, la storia di una disciplina senza tempo che ha ancora molto da insegnare agli uomini. Celebra l’importanza della riflessione filosofica e incoraggia le persone di tutto il mondo a condividere il proprio patrimonio filosofico. I grandi maestri della filosofia si sono esercitati nell’arte di pensare e possono esserci d’ispirazione. La filosofia è stata un elemento centrale nella storia della civiltà, dall’antica Grecia ai giorni nostri.
L’utilità del fare filosofia non è spesso evidente in modo netto e immediato, ma è determinante.
Originariamente la filosofia era caratterizzata da una dimensione fortemente comunitaria e veniva praticata in spazi pubblici, per le persone era un’opportunità di dialogo e confronto. Ci sono infatti ben note figure, come quella di Socrate che interroga i suoi concittadini sulle questioni più salienti dell’esistenza, lungo le strade di Atene e nell’agorà. Dunque la filosofia è nata, non per essere insegnata, ma per essere praticata. Il pensiero filosofico greco è nato e si è nutrito del dialogo e del desiderio di discutere di democrazia, leggi, origine delle cose, bene e male e per prendere decisioni.
Nella storia, perché istituire una Giornata della Filosofia?
Molti pensatori affermano che lo “stupore” è la radice della filosofia. La filosofia nasce infatti dalla naturale tendenza dell’uomo a stupirsi di se stesso e del mondo in cui vive. Questo campo, che si considera una forma di “saggezza”, insegna a riflettere, ad interrogarsi continuamente su verità consolidate, a verificare ipotesi e a trarre conclusioni. Come ogni parola complessa, anche la parola “philosophia” deriva dalla lingua greca, che letteralmente significa “amore per la saggezza”. Per secoli, in ogni cultura, la filosofia ha dato vita a concetti, idee e analisi e, attraverso questo, ha posto le basi per un pensiero critico, indipendente e creativo.
Nell’era moderna, sullo sfondo di possibilità di scelta più ampie che in passato, chi insegna a decidere?
La scienza ci spalanca un universo di possibilità, ma poi ci lascia soli quando si tratta di scegliere da che parte andare. Il filosofo polacco Bauman ci avvertì: “le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano velocemente, prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure”; il mondo va veloce e se anche qualcosa ha funzionato in passato, non è detto che funzionerà ancora. I pensieri di ieri potrebbero non servirci per risolvere le questioni di oggi. C’è urgenza di pensieri nuovi e liberi; c’è bisogno di confronto, di dibattito, di riflessioni tra noi stessi e tra i popoli.
Facilitare una trasformazione positiva nella società è al centro della Giornata mondiale della Filosofia.
Il significato della celebrazione della Giornata Mondiale della Filosofia risiede nel fatto che questa disciplina favorisce il dialogo interculturale, insegna la tolleranza e il rispetto nella società. Praticando l’esercizio del pensiero libero, unito al confronto ragionato delle opinioni, la filosofia crea un ambiente sano che ha il potenziale per apportare cambiamenti cruciali nella società. Facilita l’interazione tra le varie culture e consente alle persone di conoscere la miriade di correnti intellettuali prevalenti in tutto il mondo.
L’esistenza delle giornate mondiali precede l’istituzione delle Nazioni Unite, ma le Nazioni Unite le hanno adottate come un potente strumento di “advocacy”.
Le giornate mondiali sono occasioni per educare il pubblico su questioni di interesse; per mobilitare la volontà e le risorse politiche ad affrontare i problemi globali e per celebrare e rafforzare le conquiste dell’umanità.
La storia della Giornata Mondiale della filosofia nasce nel 2002 e nel 2005 l’Unesco stabilisce che si celebri ogni terzo giovedì di novembre.
La filosofia, che fa parte delle discipline umanistiche, mette in discussione ogni dimensione della vita umana. L’Unesco è da sempre strettamente legata a questa disciplina, che in una delle sue maggiori pubblicazioni viene definita “Scuola della libertà”. Attraverso l’interrogazione critica, la filosofia dà senso alla vita e all’azione nel contesto internazionale. Il legame tra la filosofia e l’Unesco nasce dall’indagine sulla possibilità e le condizioni necessarie per l’instaurazione di pace e sicurezza a lungo termine nel mondo.
Nell’istituire la Giornata Mondiale della Filosofia, l’Unesco si sforza a promuovere
una cultura internazionale del dibattito filosofico che rispetti la dignità umana e la diversità, la storia e la religione di ogni popolo. Questa giornata incoraggia lo scambio accademico e mette in evidenza il contributo della conoscenza filosofica nell’affrontare questioni globali. La filosofia fornisce le basi concettuali dei principi e dei valori da cui dipende la pace mondiale: democrazia, diritti umani, giustizia e uguaglianza.
Il tema di quest’anno della Giornata mondiale della Filosofia 2021,
intende basarsi su diverse interazioni degli esseri umani con la loro storia; il loro ambiente sociale, culturale, geografico e politico. L’obiettivo è di comprendere meglio il contributo della filosofia nelle nostre società contemporanee e nelle sfide che si devono affrontare a seguito della pandemia. La crisi sanitaria mette in discussione molteplici aspetti delle nostre società.
In questa Giornata di esercizio collettivo di pensiero libero, ragionato e informato sulle principali sfide del nostro tempo,
tutti i partner dell’Unesco sono incoraggiati a organizzare vari tipi di attività: dialoghi filosofici, dibattiti, conferenze, workshop, eventi culturali e presentazioni sul tema. Questa giornata rinnova l’impegno nazionale, regionale e aumenta la consapevolezza tra le persone circa l’importanza e l’utilità della filosofia. Incoraggia i nuovi studiosi a lavorare sodo e trovare soluzioni nuove e migliori ai problemi umani. E, la parte migliore, incoraggia nuove persone a unirsi alla linea di lavoro e ad apprendere i principi della filosofia.
Guarda anche – Giornata Mondiale della tolleranza: l’inclusione, un diritto umano