Veri e propri abiti da sposa incantevoli sono quelli scelti dall’attrice neosposa Miriam Leone. Nella cornice di Scicli, sotto i raggi dell’ultimo tiepido sole estivo, pochi giorni fa, (il 18 settembre) l’attrice e conduttrice italiana ha pronunciato il suo magico sì al compagno Paolo Carullo, imprenditore e manager siciliano, come lei. I due sposi hanno voluto coronare il proprio giorno dei sogni nella città originaria di entrambi, monumentale e antica città barocca, in provincia di Ragusa.

Miriam Leone svela segreti e dettagli dell’abito da sposa ai suoi followers

L’attrice, molto riservata sulla sua vita privata, ha sempre tenuto lontano dai riflettori e dai rumors del gossip i due anni di fidanzamento che hanno preceduto il fatidico giorno. Per l’occasione del matrimonio, invece, Miriam è incontenibilmente felice, vuole condividere la gioia con i suoi followers e con chi le è sempre stato a fianco. Rivela così, sul suo profilo Instagram, i momenti del fitting a Parigi, quello della vestizione della sposa, andata in scena nella splendida location di Borgo Hedone, infine, pubblica la foto del suo raggiante sorriso sull’altare del Santuario di Santa Maria La Nova.

Dior Haute Couture crea un’opera “d’artigianato e di amore”

E’ così che Miriam definisce il primo dei tre abiti che alterna nel corso della cerimonia e del ricevimento. L’abito, in pizzo chantilly, presenta un corpetto rigido dalla scollatura a cuore, che segna il corpo fino al punto vita, caratteristica-codice storica di Christian Dior, per poi aprirsi in un’ampia e leggera gonna di organza, che porta sul retro uno strascico appena accennato. La preziosità della seta è celata dalla texture dominante del pizzo che avvolge con un effetto tattoo anche il décolleté e le braccia della sposa. Miriam, per il suo abito, ha espressamente richiesto alla direttrice creativa, Maria Grazia Chiuri, che il motivo del ricamo a mano, siano le spighe di grano, simbolo importante e tanto vagheggiato dall’attrice. Attraverso il velo a corredo, spiccano i luminosi occhi verdi della sposa.

Il secondo abito è un omaggio al modello iconico della Maison francese Dior.

Il primo cambio d’abito, per la sera, è un modello più corto rispetto all’abito della cerimonia. Da esso spuntano due scarpette principesche in stile Cenerentola; è privo di spalline, e ricoperto di pizzo macramè; un connubio tra due stili, il balletto e gli anni ‘50. L’abito, dal tocco vintage, dotato di un aderente bustino e di una vaporosa gonna a corolla , si rivela, tra i tre indossati dalla sposa, il modello che più richiama alla memoria l’iconico Tailleur Bar del New Look con cui nel 1947 Christian Dior rivoluziona il mondo della moda. Con esso, Dior restituisce alle donne la sfarzosità, l’eleganza e la femminilità di cui erano state private.

Per la scelta dell’acconciatura, Manuel Patucelli realizza uno chignon impreziosito da un filo d’oro.

Si tratta di una creazione ispirata al kintsugi, la tecnica giapponese che ripara le ceramiche rotte con oro liquido o in polvere, dando risalto alla crepa.

“A simboleggiare quello che l’amore ha fatto con le mie ferite: le ha ricucite insieme con l’oro rendendo tutto sano e prezioso”

con queste parole spiega il suo pensiero Miriam, con gli occhi lucidi dall’emozione.

Il secondo abito viene adornato con un accessorio: una cloche gioiello dai motivi floreali.

Con l’ultimo cambio, Miriam, nella semplicità estrema, è una dea greca. Il terzo abito che accompagna Miriam nei festeggiamenti per tutta la notte, presenta un aspetto radicalmente diverso dai due precedenti. Non è più presente il pizzo e il modello ha una linea più sinuosa; in particolare, ha un taglio a peplo, ossia l’abito di colore bianco indossato dalle donne della Grecia classica, drappeggiato intorno al corpo e fermato in vita da una sorta di cintura o fibula; tunica indossata anche dalle dee e dalle eroine dell’epopea omerica. L’abito di Miriam, fedele al modello tradizionale, lascia le braccia scoperte, presenta una profonda scollatura a V, e un cordone di lana che cinge il punto vita. Il tessuto, semplice e leggero, quasi impalpabile, ondeggia seguendo armoniosamente ogni passo della sposa, che, per un istante, riflette uno stile diva anni ’50 sull’impronta di Marylin Monroe.

abito sposa Miriam Leone Life&People Magazine LifeandPeople.it

Bon ton e romanticismo non hanno bisogno di alcun artificio e lasciano il segno.

Miriam ci tiene a ringraziare la propria fashion stylist Claudia Scutti, Maria Grazie Chiuri e tutto lo staff Dior che ha potuto trasformare i suoi sogni in realtà. I tre magnifici look sottolineano la bellezza disarmante e la classe innata dell’attrice, che trova, nella semplicità e nel ritorno alle origini, la chiave per rendere unico e indimenticabile il giorno più bello della sua vita. Come lei stessa scrive nei suoi post:

“Accussì, mi maritai”.

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