Il Salone Internazionale Nautico di Genova, è da sempre evento per eccellenza legato alle imbarcazioni del Mediterraneo: il più rappresentativo del Made in Italy del settore. Fra i protagonisti della manifestazione anche Corrado Rizzardi, direttore di Rizzardi Yacht, che si racconta a Life&People Magazine in una intervista a Genova proprio in occasione del Salone. L’azienda, fondata dal padre Gianfranco, rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati di yacht italiani (ed internazionali). Un’eccellenza italiana definita una vera e propria “boutique della nautica”, per qualità e confort. Insieme a Corrado Rizzardi abbiamo parlato dei nuovi gioielli presentati.

Intervista Corrado Rizzardi yacht Life&People Magazine LifeandPeople.it Rizzardi ha lanciato le novità al Salone Nautico 2021: i nuovi modelli InFive e InSix e ha in programma a breve il lancio del nuovo InEight. Prodotti di altissima qualità, eleganti e raffinati dal look sportivo e a tratti aggressivo. Scopriamo dunque tutti i progetti dell’azienda, attuali e futuri.

Buongiorno Corrado, ci pare di intuire che il bilancio di queste primissime ore di Salone sia positivo?

Il bilancio per ora è molto positivo, il salone è partito con tantissime visite, oggi non ci siamo fermati un secondo e dovete considerare che tutti gli accrediti sono al completo.

Facciamo un passo indietro: qual è la storia dell’azienda?

L’azienda nasce da zero. Mio padre, era un appassionato di meccanica, iniziò a riparare motori e farsi conoscere dopo avere acquistato la sua prima cassetta di ferri. E’ stato capo officina a Mondello poi a Como, finché ha ricevuto la fiducia di un armatore che gli ha fatto costruire nel ’78 una prima barca, un 12 metri in vetro resina. Nel 93 c’è stata l’acquisizione del ramo d’azienda della Posillipo, un’acquisizione molto importante visto che la Posillipo era un’azienda enorme. Poi, tra il 2010-2012 c’è stato il blocco della nautica a livello mondiale, una crisi che ci ha bloccati a livello di produzione, abbiamo vissuto una fase finanziaria dolorosa. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo continuato a “galleggiare grazie alla clientela molto affezionata che già avevamo. L’occasione di rilancio per noi tre anni fa, il lancio della barca InSix, quella con cui ci siamo ripresentati sul mercato, una barca che nel 2019 ha vinto il premio barca dell’anno qui a Genova. Successivamente è nato l’InFive, che presentiamo ora insieme all’InSix.Intervista Corrado Rizzardi yacht Life&People Magazine LifeandPeople.it

A questo Salone vi siete presentati con due modelli di imbarcazione della linea IN: quali sono le caratteristiche di InSix e inFive e cosa li rende cosi speciali e diversi fra loro?

InFive è un 16 metri con tutti i confort che può avere una barca importante. Quello che la caratterizza sono le prestazioni e come tutte le nostre imbarcazioni il livello di sicurezza, di classe A. Anche se è una barca sicura, veloce con prestazioni importanti garantisce la comodità all’interno. Tutte le nostre barche sono molto performanti ma anche molto comode all’interno. La differenza fra InFive e InSix ovviamente è l’aumento di gamma, si passa dai 16 metri ai 20 metri, nell’InSix c’è un confort maggiore, chiaramente è una barca più grande che ha anche il garage, per esempio.

Quanto è importante per voi che i vostri prodotti siano al 100% Made in Italy?

Il cantiere è nato nel Lazio. Poi ci sono state fatte mille proposte anche per la produzione all’estero. Noi abbiamo sempre voluto mantenere aziende italiane e locali per preservare il nostro prodotto, per cercare di utilizzare al massimo prodotti italiani. Questa è una filosofia che seguiamo da anni e credo ci abbia premiati.Intervista Corrado Rizzardi yacht Life&People Magazine LifeandPeople.it

La Linea IN è in evoluzione: quali sono le prospettive future e gli sviluppi per la vostra azienda?

Stiamo presentando i progetti del nuovo InEight. Noi siamo abituati a crescere insieme ai nostri clienti, seguendo le loro esigenze. C’è chi ha la necessità di crescere con la misura dell’imbarcazione e quindi insieme vediamo i progetti e prepariamo la fase successiva. In teoria, il prossimo passaggio avrebbe dovuto essere la InSeven, quindi un passaggio a un 23 metri invece che un 27, però c’è molto richiesta di questo secondo tipo di imbarcazione quindi abbiamo prima avviato la produzione di quest’ultima. Per quanto riguarda InEight abbiamo ancora trattative in corso, al cliente che la richiede oggi stiamo promettendo la realizzazione nel 2023.

Chi è il cliente tipo della Rizzardi: riesci a fare un identikit?

Il cliente tipo cerca una barca innanzitutto sicura e con delle prestazioni importanti in mare, cerca l’esperienza da fare insieme a noi, non ha un prodotto finito, lo costruiamo assieme. Da noi acquista un modello, tutti gli accessori che sceglie poi gli vengono realizzati su misura. Life&People Magazine LifeandPeople.it

Quali sono i valori più importanti che tuo padre ti ha trasmesso?

Mio padre ancora oggi ci guida, ci ha sempre trasmesso l’umiltà, anche alla luce della storia della nostra azienda. Noi siamo passati da 0 a 120 milioni di euro di fatturato, per poi tornare a zero nel giro di un anno. Ci ha insegnato anche a mantenere il rapporto e la fiducia dei clienti, che è ciò che ci caratterizza. A noi piace far vivere loro l’esperienza in showroom, dall’inizio fino alla consegna della barca.

In che modo la vostra azienda si prende cura dei vostri dipendenti e dell’ambiente?

In azienda ci piace creare un rapporto con le nostre maestranze che ci seguono da tanti anni. C’è anche una continuità familiare fra i nostri operai. Noi cerchiamo di avere un rapporto diretto con loro anche per quanto riguarda la sicurezza e tutto quello che si può migliorare. Per stare più vicini agli operai stiamo sviluppando anche attività di team building, come la palestra e il campo da padel. Ci tengo inoltre a precisare che siamo molto vicini al tema ambientale: l’obiettivo da qui ai prossimi anni è portare l’azienda a impatto zero.

Il settore in cui lavori ha ricevuto un contraccolpo a causa del Covid: come vi siete adattati?

Il contraccolpo c’è stato soltanto per le forniture, perché c’è stato ovviamente un blocco globale dei materiali. Però noi seguendo le norme indicate dal governo abbiamo mandato avanti l’operatività delle maestranze per assicurare le consegne entro l’estate, anche con un po’ di ritardo. Dico la verità, in realtà credo il Covid abbia aiutato molto la nautica, la nostra fortuna è stata soprattutto quella di avere clienti italiani.

Secondo te qual è la chiave che vi distingue?

Prima di tutto il rapporto che si crea fra la nostra famiglia e il cliente, che non si trova davanti una barca e basta, ma ha la possibilità di incontrare fisicamente me e mio padre. Con questo rapporto che si crea è più facile prendere decisioni immediate. E poi per l’appunto il custom, qui al Salone in molti presentano barche già pronte e finite, noi invece presentiamo barche “usate”, imbarcazioni che ci sono state concesse dal cliente dopo essere state personalizzate per esporle.

 Life&People Magazine LifeandPeople.itTu e la tua famiglia personalmente che rapporto avete con il mare?

Bella domanda! Per noi il mare è bellissimo. Il ricordo più bello sono le vacanze con mio padre in barca, proprio per conoscere meglio il nostro prodotto e andare nelle marine per venderlo. I miei figli e quelli di mio fratello sono giovani e già sono venuti in Salone, speriamo di poter condividere un giorno questo bellissimo lavoro anche con loro!

Potrebbe interessarti anche: Interno di uno yacht: Quando lo smart working è di lusso 

Condividi sui social