Il percorso artistico dell’edizione 2021 del Mascagni Festival è giunto alla fine del suo viaggio; una kermesse dedicata alla musica, ai ricordi e alla poesia del celebre compositore livornese. Sensazioni che rimangono sulla pelle di chi le ha vissute, le note risuonate nei luoghi più suggestivi della città, hanno reso onore a questo mare tanto caro a Pietro Mascagni. Un mare che lo ha visto partire in cerca di fortuna, fino ai trionfi della Cavalleria Rusticana. La sua opera più famosa e celebrata in tutto il mondo, ma il compositore è tanto altro. Protagonista del verismo in musica e grande sperimentatore, mai si è ripetuto nelle sue composizioni, sempre alla ricerca del nuovo. Per questo è stato amato oltre misura dalla sua generazione, per la quale è stato un esempio da emulare, al punto di essere oggi considerato il primo influencer della storia. Amava ed era molto amato dalle donne.
L’edizione 2021 del Mascagni Festival è proprio ispirata alla musica, alle donne e al mare
Gli appuntamenti che concludono questa speciale edizione, ritenuta dal direttore artistico Maestro Marco Voleri, “una scommessa vinta”, vedranno il ritorno del direttore d’orchestra Beatrice Venezi, reduce dall’ultima edizione del Festival di Sanremo e dalla partecipazione dell’attrice Laura Morante per la prima volta sul palcoscenico con sua figlia Agnese Claisse, proprio nella lettura di alcune missive che il compositore scrisse alle donne più importanti della sua vita. In questo entusiasmante rush finale un susseguirsi di serate magnifiche, ispirate ancora una volta alla musica e alla poesia delle sensazioni.
Dalla Terrazza Mascagni affacciata sullo splendido mare di Livorno, da oggi 2 al 5 settembre
gli appuntamenti saranno arricchiti da installazioni immersive di realtà aumentata con video proiezioni sul vicino Grand Hotel Palazzo. L’arte che si fonde con la musica vede l’inaugurazione di un grande murales dedicato a Mascagni sulla facciata della sua casa natale e realizzato da uno dei più famosi street artist: lo spagnolo Rey de la Ruina.
In questo viaggio musicale sono state attraversate le composizioni di Mascagni ed i luoghi che ha vissuto:
da piazza delle Erbe a Castel Sidney Sonnino, da Lago Alberto alla terrazza omonima, luogo che vedrà la conclusione di questa edizione.
“La musica, il grande connubio tra l’uomo che ritrova in sé l’armonia con il mondo, in un cammino che percorre le stagioni della vita”.
Con queste parole il direttore artistico Marco Voleri racconta il Festival Mascagni, partito lo scorso 25 luglio a Livorno e dove si concluderà il prossimo 16 settembre. L’evento è promosso dalla Fondazione Teatro Goldoni, in collaborazione con il Comitato Promotore Pietro Mascagni.
Un lungo viaggio musicale dal profumo di quell’aria salmastra tipica della città labronica, ha attraversato le frontiere del nostro Paese per essere celebrato anche all’estero.
Quest’anno è partito anche il progetto #terremascagnane, la cui finalità sarà quella di creare sempre di più negli anni un fil rouge tra il Mascagni Festival ed i luoghi mozzafiato della provincia livornese. La fase conclusiva della manifestazione darà voce anche a un altro tema protagonista di questa edizione: “musica e parole” in apertura con la Rappresentante di Lista; sabato 4 settembre il pianista jazz italiano Danilo Rea e domenica 5 settembre una serata dedicata alle “prospettive dell’amore”. Il gran finale, programmato per giovedì 16 settembre alla Terrazza Mascagni, sarà affidato alla Banda della Polizia di Stato.
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