Sta per tornare il tradizionale appuntamento con il Calendario Pirelli, che per il 2022 sarà curato dal fotografo Bryan Adams, 48esima edizione di una tradizione e storia iniziata nel 1964.

calendario pirelli 2022 Life&People Magazine LifeandPeople.it

Una rivoluzione artistica di Bryan Adams: il Calendario Pirelli 2022  si intitola “On The Road”

La nuova edizione del prodotto vedrà ritratti grandi talenti del mondo della musica che Adams ha scattato tra Los Angeles e Capri. Un viaggio, il suo, capace di unire artisti di nazionalità, generi musicali, età e percorsi professionali molto diversi. Ecco le parole di Adams che ha commentato il suo lavoro:

“Sulla strada è dove sono stato per gli ultimi 45 anni. Perché la vita di un musicista è fatta di
strade, viaggi, attese negli hotel, ore dietro le quinte”.

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La base di scatti per il Calendario Pirelli 2022 è nata in due giorni di intenso lavoro in giugno a Los Angeles, dove si è riunito la maggior parte del cast, seguiti da una giornata di lavorazione a Capri a fine luglio. A Los Angeles – tra le strade cittadine, il Palace Theatre e l’hotel Chateau Marmont hotel – ritratti Cher, Grimes, Jennifer Hudson, Normani, Rita Ora, Bohan Phoenix, Iggy Pop, St. Vincent e Kali Uchis, mentre a Capri – all’Hotel La Scalinatella – sono stati realizzati gli scatti di Saweetie.

La presentazione di “On The Road” avverrà come di consueto il prossimo autunno,

in novembre, e segnerà il ritorno del progetto che era stato comprensibilmente stoppato a causa dell’emergenza Covid.

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Con l’edizione 2022, il Calendario Pirelli raggiunge la ragguardevole cifra di 48 edizioni.

Ma com’è nato il calendario che tutti noi oggi conosciamo? “The Cal” TM nasce come progetto esclusivo di Pirelli UK Ltd, la consociata inglese del gruppo della Bicocca, che vi lavorava con ampi margini di autonomia. Sono infatti gli inglesi che, alla ricerca di una strategia di marketing per superare la concorrenza domestica di altre case britanniche di pneumatici, nel 1964 incaricano un fotografo, l’inglese Robert Freeman, ritrattista dei Beatles, di dare vita, sotto la direzione di Derek Forsyth, a un progetto innovativo. Questa genesi di un tale prodotto editoriale così originale, esclusivo e glamour, diventato nel corso degli anni un vero e proprio status symbol.

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E poi, cos’è accaduto?

La storia del Calendario Pirelli si può idealmente dividere in tre periodi. Dopo il primo periodo, quello del decennio 1964-74, c’è stata una lunga interruzione delle pubblicazioni, seguita da una pausa forzata, causa recessione economica, durata ben nove anni. Successivamente nel secondo decennio, dall’84 al ’94, il Calendario rinasce e torna finalmente alla ribalta, prima del periodo d’oro degli anni ’90, quando finire sul Pirelli diventa importante come la più prestigiosa delle sfilate.

Nel corso degli ultimi cinquant’anni di vita, il calendario ha contribuito a fare tendenza con la sua ricerca di un ideale estetico sempre al passo con i tempi e mai stereotipato. Proprio la freschezza del suo approccio e l’eleganza dei suoi scatti l’hanno reso un oggetto di culto e simbolo di stile e prestigio. Al Calendario Pirelli hanno lavorato, fra gli altri, fotografi del calibro di Annie Leibovitz, Bruce Weber, Steve McCurry, Mario Testino e Karl Lagerfeld. Sulle sue pagine sono finite dive delle passerelle come Cindy Crawford, Isabeli Fontana, Kate Moss, Letitia Casta, Penelope Cruz e la nostra Monica Bellucci.

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