Il noleggio di vestiti usati è un fenomeno già spopolato da tantissimo tempo, un’abitudine ormai frequente negli Stati Uniti, diventa di uso comune anche in Italia. Diversi studi evidenziano come in Italia, molto più della metà dei vestiti acquistati non viene utilizzata quasi mai, armadi stracolmi di capi nuovi destinati a diventare rifiuto per le nostre discariche.
Il problema della sostenibilità diventa il focus principale di tutte le piccole e grandi realtà del settore moda,
il fine è quello di ridimensionare non solo il comportamento d’acquisto del cliente ma anche la catena produttiva che sta alla base di un’azienda. L’economia moderna è dominata dall’uso e dal consumo di oggetti in quantità smisurata. Tutto quello che compriamo, è a sua volta inserito all’interno di altri oggetti volti a proteggerlo, come scatole, scatoline, sacchetti, carta, plastica e molto altro.
La filosofia adottata è quella del “prendo, consumo e butto”.
Il prodotto ha un inizio e una fine, il suo ciclo di vita termina come rifiuto, inutilizzabile per la produzione futura. Nell’economia lineare la qualità del prodotto viene superata dalla convenienza del prezzo, a discapito della durabilità e utilità nel corso del tempo. Per questo motivo risulta facile accumulare oggetti che spesso sono inutili, sviluppando atteggiamenti compulsivi e maniacali nei confronti del prodotto.
L’obiettivo è quello di proporre un sistema economico efficace ed efficiente,
che soddisfi i bisogni delle aziende, del consumatore ma soprattutto del pianeta. La soluzione a questo problema è individuata nell’adozione di un’economia di tipo circolare, un processo che prevede la ricondivisione, il riutilizzo, e la riparazione dei materiali, un ciclo infinito che mira allo smaltimento delle risorse a favore della sostenibilità.
Il green marketing
nasce in risposta ad un comportamento nocivo che l’uomo ha avuto per anni nei confronti del pianeta, senza valutare i rischi che questi atteggiamenti potessero avere per gli esseri viventi. Uno degli obiettivi principali, infatti, è quello di riuscire a garantire il benessere delle generazioni future e che queste continuino a prendersi cura dell’ecosistema. Una nuova visione di marketing che non scardina quella già esistente ma punta a migliorarla proponendo una prospettiva diversa e migliore di quella esistente, adattando le esigenze del mercato con quelle della realtà sociale e ambientale odierna.
Nonostante i cambiamenti che cominciano a farsi sentire, il fashion system è il settore che provoca un’impatto maggiore sull’ambiente.
Per contrastare il problema, sempre più aziende hanno cominciato ad utilizzare materiali sostenibili e naturali per ridurre al minimo i danni provocabili per l’ecosistema. Il noleggio moda sembra rientrare tra queste possibili soluzioni, per evitare l’accumulo e favorire il riciclo. Il fashion renting da la possibilità di affittare e indossare capi di alta moda ogni qual volta si ha la necessità. Un’abitudine adottata da chi frequenta spesso delle occasioni speciali come matrimoni o eventi e vuole evitare di acquistare degli indumenti che probabilmente non metterà più. In questo modo si avrà la sensazione di possedere un armadio dalle risorse illimitate senza però alimentare gli sprechi e riducendo l’inquinamento, tutto ciò senza rinunciare al nostro stile e originalità.
I vestiti in affitto, però, non sono una soluzione cosi green come può sembrare:
Da un punto di vista ambientale, alcuni studi dimostrano che il noleggio di vestiti usati sarebbe nocivo tanto quanto buttarli. Se l’accumulo di rifiuti sembra diminuire, quello che preoccupa gli esperti è la manutenzione del servizio, questo perché ne deriva un aumento di consumi dal punto di vista dei trasporti, necessari per raggiungere il punto più vicino del noleggio, e il lavaggio a secco dopo l’utilizzo di ogni capo. Parliamo, quindi, di una soluzione solo parziale. Ciò che invece sembra avere un’impatto positivo a lungo termine è l’aumento del numero di volte in cui si indossa un capo prima di gettarlo via; un’abitudine sana ma non semplice da mettere in pratica, che ci permette di prolungare la vita del nostro prodotto.
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