Non si contano già gli omaggi della stampa estera a Raffaella Carrà, morta ieri, 5 luglio, dopo aver lottato a lungo contro una malattia di cui non aveva parlato nessuno. L’ultima grande icona pop e camp della musica e dello spettacolo italiano se n’è andata in punta di piedi, lasciando un vuoto enorme non soltanto per il nostro paese. Già, perché la scomparsa di Raffaella Carrà, un vero e proprio fulmine a ciel sereno per il mondo dello spettacolo, non ha colpito solo l’Italia.

Sono stati molti, anzi moltissimi gli omaggi della stampa estera a Raffaella Carrà, una vera icona anche fuori dai confini nazionali.

L’artista era amatissima in particolare in Spagna e nei paesi Latino Americani. Proprio nella penisola iberica e oltreoceano, Raffaella condusse alcuni programmi per la tv spagnola, fra cui La hora de Raffaella Carrà, in onda dal 1976.

In Spagna “Raffa” tornò poi nel 1992, dove rimase due anni alla conduzione di Hola Raffaella.

Da qui l’enorme affetto da parte dei fan di lingua spagnola, che nel 2017 dedicarono alla conduttrice un premio in occasione del Pride di Madrid. El Pais, il più noto giornale spagnolo, ha così commentato la scomparsa della cantante:

“Ha mantenuto la sua tipica naturalezza, capace di cavalcare come nessun artista il difficile ponte dello spettacolo tra Spagna e Italia”.

Fra gli omaggi della stampa estera a Raffaella Carrà troviamo anche quelli dei media catalani.

La Vanguardia, per esempio, ha voluto paragonare la Carrà ad un personaggio come la Regina del Pop, sottolineando che:

“Era un’icona gay molto prima che arrivasse Madonna”. 

Grande, grandissimo affetto verso Raffaella lo manifesta anche il giornale argentino La Nacion, che ha ricordato l’artista come modello di emancipazione femminile:

“La fiducia in se stessa che diffondeva, non compresa da alcuni e censurata da altri, era la sua arma strategica di ribellione”.

Raffaella, che in effetti combatté giudizi e malelingue sfoggiando l’ombelico in prima serata cantando la provocatoria “Tuca Tuca“,

è stata celebrata persino dall’attuale primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, che su Twitter ha scritto:

“Raffaella Carrà è stata una donna che ha ispirato a varie generazioni felicità, coraggio e impegno. La sua musica ci ha riempito il cuore, e il suo spirito libero ci ha riempito l’anima”.

Ma non soltanto i paesi ispanofoni hanno reso i loro omaggi a Raffaella Carrà. Fra le parole più belle da parte dei colleghi esteri troviamo anche quelle dei media francesi. Su Huffington Post France per esempio leggiamo un lungo pezzo che ricorda, fra le altre, cose, la straordinaria collaborazione fra la cantante e il dj francese Bob Sinclar. I due lavorarono insieme per il remix di Far l’amore, diventato colonna sonora del film di Paolo Sorrentino, vincitore del Premio Oscar 2014 La Grande Bellezza.

Dulcis in fundo, a ricordare lo straordinario talento e la carriera della Carrà anche riviste del calibro di Variety e Deadline.

I due magazine cinematografici si sono focalizzati in particolar modo sul percorso di Raffaella sul grande schermo. Ricordiamo in questo senso soprattutto il suo ruolo in Von Ryan’x Express, film sulla Seconda Guerra Mondiale uscito nel 1965 nel quale l’artista recitò al fianco di Frank Sinatra. Proprio di recente, fra l’altro, a Raffaella Carrà il regista spagnolo Nacho Álvarez aveva dedicato il musical Ballo Ballo, uscito in esclusiva su Prime Video e ispirato alle canzoni più celebri della cantante, come il pezzo omonimo, Come è bello far l’amore, Luca e Fiesta.

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