Hortus Deliciarum è il nome della nuova collezione di Alta Gioielleria marchiata Gucci. Alessandro Michele, direttore creativo della Maison e, in questo caso ideatore dei gioielli, sceglie come “location” perfetta per la presentazione Villa Pallavicino, una residenza antica la cui storia risale all’Ottocento, situata sul lungolago di Stresa, una location con 20 ettari di terreno caratterizzati da specie idilliche e rare di flora e fauna.

Letteralmente dal latino “Giardino delle Delizie”, Hortus Deliciarum non è il primo esordio nel mondo dell’Alta Gioielleria da parte del brand

Nel 2019 Gucci ha debuttato a Place Vendôme con la sua prima boutique dedicata all’ “haute joaillerie” e la sua prima collezione Hortus Deliciarum, dallo stesso nome dell’odierna.

Hortus Deliciarum Gucci Life&People Magazine

Sono 130 i modelli disegnati scrupolosamente e minuziosamente da Alessandro Michele, quasi tutti pezzi unici e raccontati attraverso una suddivisione in quattro “capitoli”. Ciascun modello viene alla luce dall’ispirazione del direttore creativo per il mondo naturale, che fa letteralmente da musa per Alessandro Michele. Non a caso questa linea si differenzia per la sua tavolozza caleidoscopica, derivante dai riflessi e dalle costellazioni della volta celeste, che illuminano e caratterizzano il nostro cielo, in continuo mutamento.

Per quanto riguarda la suddivisone in “capitoli”:

  • il primo consiste nella personificazione di paesaggi in gemme, smeraldi, diamanti e altre pietre preziose, come fossero ridotti a miniature sempre portatili. Guardando questi gioielli si ha davvero la sensazione di essere rimandati a contatto con ambienti naturali. Cascate, oceani, alberi dalle fruscianti chiome, o ancora stelle cadenti. Leggerezza e positività inondando lo sguardo di chi indossa, o semplicemente osserva uno di questi gioielli.

Hortus Deliciarum Gucci Life&People Magazine

  • Il secondo “capitolo” gira attorno al sole: topazi, opali, granati rimandano al calore e alle tonalità del crepuscolo. Questi gioielli sono caratterizzati da una “simmetria discordante”, come afferma lo stesso Alessandro Michele. Analizzando con attenzione i vari modelli un occhio attento è in grado di cogliere la particolarità per cui alcune parti non sono allineate in maniera composta o precisa. Una linea di gioielli ribalta il concetto di perfezione e compostezza che caratterizza la gioielleria di lusso, introducendo l’umanità, lo sbaglio, l’imperfezione.

La botanica e la fauna caratterizzano poi, il terzo e quarto “capitolo”.

  • Aggraziata, semplice, leggera la nuance del terzo “capitolo” è in contrasto con l’impetuoso e indisciplinato mondo della fauna che caratterizza il quarto.
  • Qui i protagonisti sono i felini, ma in particolare il Re della Savana: il leone. Forza e tenacia traspaiono da questi modelli, realizzati per la maggior parte in oro giallo. Esempio per eccellenza di questa sezione “fauna” è una collana che vede raccolte intorno un’opale centrale da 16,36 caratteri, 22 piccole teste di leone.

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La campagna pubblicitaria Gucci vede come protagonista della seconda collezione Hortus Deliciarum

Jodie Turner- Smith, un’attrice britannica di origine giamaicana. La giovane indossa alcuni dei modelli più importanti, fotografata di notte all’interno di una piscina. L’atmosfera riprende e valorizza al massimo i gioielli indossati. L’attrice è anche accompagnata da un piccolo uccello e un serpente che accarezza e tiene con sé. Audacia, grinta e temerarietà ma allo stesso tempo femminilità e delicatezza traspaiono da immagini e video della campagna pubblicitaria degli acclamatissimi gioielli marchiati Gucci.

Attraverso il racconto in capitoli Alessandro Michele riesce a creare una vera e propria storia dietro questi prodotti;

così come per “Epilogo”, una delle ultime collezioni dello stilista definita dallo stesso una “favola in tre tempi”, suddivisa in parti e raccontata in modi differenti, anche Hortus Deliciarum presenta lo stesso schema. Una tecnica, quella del direttore creativo di Gucci acuta e intelligente, che oltre ai modelli presentati da spazio anche alla parte spirituale, intima e nascosta di ciascun prodotto, unico e raro nel suo genere.

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