La fondazione Sozzani si unisce insieme alla maison di gioielli per celebrare il talento di Paolo di Paolo, un evento che da oggi durerà fino al 28 maggio esporrà le fotografie inedite dell’artista. La mostra fotografica è allestita nella boutique Bulgari in via Montenapoleone.
“Milano, fotografie 1956-1962”, così è titolata l’esposizione dei momenti scattati da Paolo di Paolo durante il periodo post bellico.
Essi rappresentano alcuni angoli famosi della città e ritratti sconosciuti di chi la frequentava. Il tutto è nato da un ritrovamento casuale della figlia dell’uomo, Silvia, che curiosando negli archivi del padre ha riportato alla luce quelle meraviglie. Non solo, gli scatti inediti esposti fanno parte di una raccolta molto più vasta che porta il nome di “Lunga Strada di Sabbia”. Quest’ultima consiste in un racconto per immagini delle vacanze estive degli italiani nel 1959. Verrà ospitata presso la Fondazione Sozzani dal 5 maggio al 29 agosto 2021 e sarà composta da 101 pellicole accompagnate da film ed altri documenti. Inoltre, vi collaboreranno il centro Studi Pasolini e Bulgari con la supervisione espositiva di Silvia.
Paolo di Paolo: fotografo delle piccole cose
Fin dai primi anni di carriera Paolo ama riprendere le piccole cose, le persone ed i particolari più celati dei luoghi, in particolare di Milano. Egli cerca di ritrarne la vita quotidiana e ciò che spesso non si coglie di essa. Precisamente nella decade che intercorre fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta la città meneghina era una meta in cui si recava spesso per lavoro, vista la collaborazione con la redazione del settimanale Tempo.
Per un molisano di nascita come lui, viaggiare verso il nord era una continua sorpresa ed una continua occasione per immortalarne le bellezze. Come egli stesso ammette Milano è stata per lui una città di cui si è innamorato ed a cui spesso ha pensato di dedicare una raccolta fotografica. Purtroppo però essa non è mai divenuta realtà, poiché la vastità dei fotogrammi è così tanta che difficilmente sarebbe stato in grado di fare una selezione che potesse descrivere pienamente la capitale lombarda.
Mostra fotografica Bulgari: le fotografie della Dolce Vita.
L’obbiettivo dell’artista non solo è stato in grado di immortalare Milano e le sue persone comuni, ma è riuscito a cogliere la bellezza ed il carattere delle più grandi attrici della Dolce Vita in modo genuino e veritiero. Fra le più famose Anna Magnani, Elizabeth Taylor e Gina Lollobrigida, immortalate mentre indossano gioielli Bulgari durante feste mondane, performance teatrali, ed anche momenti di vita privata. Ritratti di donne famose visti in una modalità anticonvenzionale che si discosta totalmente dalla loro visione patinata a cui siamo abituati.
Le tre attrici al tempo erano assidue frequentatrici della boutique di gioielli di via Condotti, in particolare la Taylor ne prediligeva i prodotti più particolari come il bracciale “Serpenti” indossato sul set di “Cleopatra”, o la sua parure di smeraldi e diamanti regalatale da Richard Burton. Durante la mostra ad accompagnare queste stupende opere si potranno ammirare le copie dei bozzetti disegnati per i gioielli portati dalle dive, fino ad ora erano solamente custoditi negli archivi Bulgari.
Bulgari e l’omaggio a Milano.
Con questa esposizione Bulgari, rende omaggio ad un luogo che è centro nevralgico della moda, della cultura, dell’economia italiana ed internazionale. Una Milano viva, intrisa di socialità, che non si ferma mai a cui il brand di gioielli è molto legato e dove ha scelto di aprire il suo primissimo albergo. Infatti con il progetto visivo vuole mostrare il proprio interesse verso l’arte italiana e la sua celebrazione, aspetto che si era potuto cogliere già con un’altra iniziativa a cui ha collaborato, ovvero il restauro dell’Area sacra di Roma. L’amore verso l’arte si unisce ad un altro desiderio che è quello di condividere la propria storia e l’eredità della maison a nuovi possibili acquirenti.
“Milano, fotografie 1956-1962” è un evento imperdibile, ricco di storia italiana ed ora che ne abbiamo finalmente la possibilità, saremo fra i primi a cui assisteremo dal vivo.
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