Il diavolo veste Prada”, con l’impeccabile Meryl Streep e una giovanissima Anne Hathaway, è uno tra i maggiori capolavori del cinema che ha svelato moltissime curiosità sull’esclusivo mondo moda.

Alcune curiosità su “Il diavolo veste Prada

Nel Ventunesimo secolo qualunque ragazza interessata al fashion e al giornalismo ha sognato di essere Andrea Sachs, la giovane assistente, interpretata da Anne Hathaway, che viene catapultata nel mondo scintillante ed elitario della moda e ne resta affascinata. Il percorso tra le mura della sede di Runway, rinomata rivista di moda, è complicato e pieno di ostacoli tra cui Miranda Pristley, spietata direttrice del giornale, ruolo per cui Meryl Streep ha vinto il Golden Globe come miglior attrice nel 2007.  Ma questo non ferma Andrea che, aiutata dal giornalista Nigel, ovvero Stanley Tucci, da ragazza sciatta e disinteressata, diventerà in pochi mesi una fashion addicted che indossa tacchi Jimmy Choo e borsa Chanel.

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Il libro omonimo e la sua ispiratrice: Anna Wintour

Il film ha preso ispirazione dall’omonimo libro di Lauren Weisberger. Una curiosità, che forse in pochi conoscono, è la storia di Andy che racconta in realtà l’esperienza dell’autrice del libro. La Weisberger, infatti, è stata assistente personale di Anna Wintour, iconica direttrice di Vogue US. Infatti, secondo alcune fonti, quando il libro uscì, la Wintour vietò a Vogue e a tutte le riviste concorrenti di parlare del romanzo.

Lo stesso accadde durante le riprese del film

La direttrice sembrerebbe aver minacciato i maggiori stilisti: se avessero accettato un ruolo o un cameo nella pellicola, non sarebbero più apparsi sulla prestigiosa rivista. Indiscrezioni confermerebbero che, anche se non invitata alla première, la Wintour assistette ad una proiezione privata e, ironia della sorte, si presentò con indosso solo capi firmati Prada. L’unico stilista ad aver accettato di comparire nel film fu Valentino Garavani che per l’occasione aveva disegnato l’elegantissimo abito nero, indossato da Meryl Streep durante la festa organizzata nel Museo di storia naturale di New York.

curiosità Diavolo veste Prada Life&People Magazine LifeandPeople.itIn quella scena memorabile, Andy ricorda a Miranda i nomi di tutti gli invitati presenti all’evento, guadagnandosi la promozione a prima assistente e il viaggio a Parigi. Compaiono nel film anche Gisele Bündchen, che interpreta una collaboratrice della rivista, Heidi Klum, Bridget Hall, Inés Rivero, Alyssa Sutherland e la stessa autrice del romanzo. Lauren Weisberger interpreta la tata delle gemelle di Miranda alle quali legge la prima stesura del libro di Harry Potter, procurato ancor prima della sua ufficiale pubblicazione dall’affascinante Christian Thompson, lo scrittore che perde la testa per Andy.

Curiosità sul cast d’eccellenza de “Il Diavolo veste Prada”

Come sentenzia Miranda in una scena del film:

«Non essere ridicola Andrea, tutti vogliono questa vita, tutti vorrebbero essere noi».

Ed è proprio vero, il cast de “Il Diavolo veste Prada” è il risultato di una attenta scelta dei produttori tra i migliori attori di sempre. Questa è una tra le frasi più famose del film che è stata cambiata in corso d’opera proprio da Meryl Streep infatti, nel copione recitava “Tutti vorrebbero essere me”, non “noi”.

film diavolo veste Prada Life&People Magazine LifeandPoeple.itInizialmente il personaggio di Miranda Priestly era stato pensato per Glenn Close che però, stanca dei ruoli da “cattiva”, rifiutò.  Anche Meryl Streep tentennò alla prima proposta, ma quando vide il suo cachet raddoppiato, accettò.  La sua partecipazione è costata alla produzione ben 4 milioni di dollari. Per il ruolo di Miranda, l’attrice ha dichiarato di essersi ispirata, più che al libro, a Clint Eastwood per la voce e Mike Nichols per il carattere. Anche Helen Mirren e Kim Basinger parteciparono al casting, ma non furono scelte. Durante le riprese, durate solo 57 giorni, la Streep decise di non dare confidenza a nessuno per entrare a pieno nella parte. Non strinse rapporti e si limitò al saluto, persino con Anne Hathaway, alla quale chiese preventivamente perdono per come si sarebbe comportata da quel momento in poi. Nei panni di direttrice della prestigiosa rivista di moda Runway, la pluripremiata attrice ha ottenuto la nomination agli Oscar, ai Bafta, agli Screen Actors Guild Awards e ha vinto un Golden Globe come miglior attrice protagonista.

Le assistenti di Miranda

Andrea Sachs, per gli amici Andy, doveva essere interpretata da Rachel McAdams che però rifiutò il ruolo, cedendolo ad Anne Hathaway. Per l’attrice, al tempo esordiente, “Il diavolo veste Prada” fu il trampolino di lancio verso una carriera ricca di premi e riconoscimenti. Il suo battesimo nel mondo del cinema.

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Al contrario della McAdams, la Hathaway desiderava quel ruolo più di ogni altra cosa così tanto da lasciare impressa nel giardino zen della presidentessa della Fox, Carla Hackn, la scritta “assumimi”. Inoltre, durante le riprese fu costretta a prendere e a perdere chili per interpretare Andrea prima e dopo il suo cambiamento all’interno di Runway. Più di 100 attrici si presentarono per le selezioni del ruolo di Emily Charton, prima assistente di Miranda. L’interprete avrebbe dovuto essere americana, ma Emily Blunt fu così brava da far cambiare idea al regista persino sull’accento che avrebbe dovuto avere il personaggio. L’assistente che nel film veste Vivienne Westwood, devota alla moda a tal punto da sottoporsi a digiuni disumani, è ispirata a Plum SykesOggi è una scrittrice, ma in passato è stata l’assistente personale di Anna Wintour.

Il guardaroba da 1 milione di dollari

Per l’incredibile guardaroba sfoggiato dalle attrici, che comprende abiti, scarpe e borse firmate da stilisti internazionali, si deve il merito alla costumista Patricia Field. Scelta da Sarah Jessica Parker sul set di “Miamy Rhapsody“, la Field è stata per anni la stylist d’eccezione della paladina della moda Carrie Bradshaw.La serie “Sex and The City l’ha consacrata come stilista e costumista delle serie televisive a tema moda. Infatti, ha curato in seguito il guardaroba di “Ugly Betty”, “Il diavolo veste Prada” ed “Emily in Paris”. La Field è la migliore nel campo abiti, ma non si può dire lo stesso della gestione risorse. Con un budget di 100mila dollari ha pagato solo un decimo del guardaroba dal valore di 1 milioni di dollari, necessario per le riprese deIl diavolo vesta Prada. A fine riprese, Meryl Streep ha donato gli outfit del suo personaggio per un’asta di beneficenza.

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