Siamo a Versailles tra il XVII e il XVIII secolo alla corte del Re Sole, Luigi XIV di Francia, dove si sta svolgendo una meravigliosa sfilata.
Così sembrerebbe e invece, si tratta di un incredibile espediente ideato per la presentazione della collezione Haute Couture Primavera Estate 2021 di Valentino.
Valentino haute couture 2021 presentata alla corte di Palazzo Colonna
che ha ospitato nella Sala grande l’evento della Paris Fashion Week Couture svoltosi a porte chiuse, senza invitati se non i volti di marmo e tempera delle statue e dipinti della ricca Galleria d’arte.
L’ambientazione scelta dalla Maison ricorda i grandi eventi ospitati dalla corte di Versailles quando regnava Luigi XIV.
Affezionato alla moda e a tutto ciò che poteva essere all’avanguardia, sceglieva con cura i suoi abiti, quelli delle guardie e persino della corte, organizzando grandi e lussuose sfilate private ed esclusive all’interno della Reggia.
Allo stesso modo ha fatto l’art director di Valentino allestendo il suo show nella sala principale di Palazzo Colonna a Roma.
È uno dei più grandi e antichi palazzi della capitale, costruito nel XIV secolo per la famiglia Colonna che vi ha vissuto per anni.
Ospita al suo interno stili architettonici appartenenti a diversi periodi storici tra cui il barocco di cui è diventato un tempio.
Piepaolo Piccioli, direttore artistico della Maison dal 2008, ha saputo celebrare i valori trasmessi dal leggendario Valentino Garavani al brand e ne ha voluto ristabilire l’importanza.
Così è nata la collezione “Code Temporal” attraverso cui i capi sono espressione di un codice nuovo e a-temporale nato dalla creatività del fondatore della Maison e ancora presente ed essenziale in tutte le sue produzioni.
Le collezioni sono espressione di valori e messaggi condivisi dal brand
La pandemia ha tolto molto alla moda, ma ha anche dato una grande opportunità.
Le collezioni non sono solo capi che sfilano, ma immagini dietro cui si nascondono significati profondi, messaggi e grandi rivoluzioni.
Gli abiti, che negli anni sono sempre stati espressione di lotte, ribellioni e idee, tornano ad essere vettori di cambiamento:
non ci sono più definizioni, infatti, molti dei pezzi dell’alta moda sono crossgender e danno la possibilità a chi li indossa di rivelare sé stesso e dare libero sfogo a fantasia e creatività.
Se da un lato la sfilata in presenza ha il suo fascino, il format digitale ha fatto sì che ci fosse un occhio di riguardo per i dettagli.
Location meravigliose che non avrebbero mai potuto ospitare una sfilata tradizionale, sountracks creati appositamente per l’evento come “Ritual Spirit” composta da Robert Del Naja di Massive Attack.
Tutte le arti si uniscono: composizione musicale, moda, pittura, scultura, regia, sartoria e scrittura di storie e valori in cui ogni brand si riconosce.
Modelli, modelle, maschere di glitter color oro dipinte sul volto con lunghissime chiome di capelli lisci che ondeggiano a tempo di musica.
I look protagonisti della scena surreale lottano per imporre la loro presenza in una stanza decorata di oro, specchi, marmo, colonne neoclassiche e materiali preziosi che spostano inevitabilmente l’attenzione.
È una sfida continua tra colui che indossa pezzi d’arte camminando sui piedistalli (scarpe platform dalla suola altissima) e le statue ferme a guardarlo.
I capolavori firmati Valentino sono dinamici, colorati, vitali e disordinati.
Sfilano assieme ai modelli creando un effetto di movimento in tutto il corpo.
Tutto segue il tempo della musica: dai capelli ai pezzi di stoffa lasciati liberi e svolazzanti, all’effetto che creano le paiettes riflettendo la luce.
Mentre nella sala restano attonite le meravigliose opere dei grandi artisti quali Gian Lorenzo Bernini, Pinturicchio, Carracci e ancora Tintoretto, Bronzino, Guercino e Veronese.
Il nuovo codice della Maison Valentino per l’haute couture 2021
Per la prima volta appaiono sulla passerella di Valentino abiti Couture uomo in linea con le silhouette, i colori e lo stile della collezione donna.Ad aprire le danze è Mariacarla Boscono che indossa una cappa bianca traforata, sotto cui si intravede una abito fucsia a collo alto.Ritorna anche in Valentino il layering dei pezzi, appunto sovrapposti per creare contrasti di colore. Si alternano capi fluidi e aderenti come giacche, dolcevita, bluse e pantaloni a forme più concettuali e complesse, quasi scultoree.Una grande gonna rosa fluo, abiti lunghi e scintillanti fatti di cristalli, paillettes e applicazioni di metallo e perline che ricordano piccoli fiori. Anche le tonalità scelte sono in contrasto: bianco, beige e marrone vengono abbinati a stivali altissimi e lunghi guanti color oro, argento e fucsia metallizzato. C’è spazio però anche per accostamenti audaci di capi verde acqua, arancio, rosso corallo, verde lime e giallo canarino. Risaltano su tutti l’oro e l’argento protagonisti della collezione.Tra gli ultimi look della sfilata: una tuta di paillettes oro, un cappotto in cashmere ricoperto di frange dorate e il meraviglioso abito da principessa che conclude lo show.
Al termine dell’evento tutti i modelli con indosso i look diventano sculture.
Posizionati agli angoli delle figure geometriche del pavimento di marmo della Galleria Colonna, restano immobili come opere d’arte.
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