Essenze delicate, sofisticate, uniche, realizzate per arrivare al cuore, per coccolare e nutrire l’anima di chi le indossa. In ogni profumo Tonatto è narrata una storia, con simbolismi olfattivi, tra ricordi, momenti magici, messaggi nascosti d’amore, inclusione, unicità e forza. Un racconto che si snoda attraverso l’olfatto per condurci in un viaggio interiore.

La Maison Tonatto Profumi, fondata a Torino, è un intreccio tra realtà e sogno.

Un punto di riferimento per le fragranze di lusso in Italia e all’estero. La storica casa guarda al futuro con Diletta Tonatto, direttrice creativa, una laurea in Economia e Scienze Politiche e un dottorato in corso in Sociologia dell’olfatto. Una giovane donna e mamma, nata tra i profumi e cresciuta in paesi lontani. Le sue idee sono un mix fra innovazione, tradizione e continua ricerca, con occhi curiosi rivolti alle contaminazioni inedite.

Profumi Tonatto | Life&People Magazine LifeandPeople.it

Da otto anni Diletta ha preso in mano le redini del brand.

“Ho mantenuto l’identità storica – spiega la giovane – che si riconosce dall’italianità totale, con all’attivo 25 fragranze declinate nelle varie collezioni corpo, casa e design olfattivo. Allo stesso tempo ho cercato di adattare il brand e la sua rosa di proposte alle necessità moderne. Mi sono aperta alle novità portando un’impronta personale. Ogni essenza dev’essere autentica. La fragranza deve comunicare sensazioni uniche. In laboratorio, creo un codice olfattivo legato ai ricordi e alle esperienze di chi vivrà i miei profumi. Un modo per rivivere emozioni e trarne beneficio. Da un’essenza impariamo a conoscerci meglio e a comprendere le nostre reazioni”.Scegliere un profumo significa scavare nel simbolismo umano, collettivo e personale.

“Ogni elemento che inserisco nell’essenza – aggiunge – è motivato, studiato, scelto. Al centro c’è il benessere della persona”.

In questo momento storico, non certo semplice, con una pandemia in corso, scegliere una fragranza diventa un processo introspettivo. L’uomo è proiettato in una società dove la realtà si confonde con il virtuale. C’è paura e si vive in un limbo di ricordi e d’incertezze sul futuro. “E’ una situazione molto stressante e “liminale” (sulla soglia della percezione), come si dice in sociologia. Tutto può accadere. Apeiron, il mio primo profumo realizzato per la maison, riassume i temi dell’infinito, dove non esistono limiti. E’ importante creare attimi di riflessione che ci permettano di entrare in contatto con le emozioni più nascoste. Bisogna scavare nel nostro limbo per far emergere cosa vogliamo racchiudere in un profumo per farci star bene”. Ecco che l’essenza diventa un amuleto. Un talismano che ci fa compagnia.

“Lo scegliamo, lo indossiamo per portarlo con noi. Ci dona serenità, come lo stare sotto la copertina di Linus”.

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Photos © Adelina Chiabodo

In un profumo personalizzato si cerca un porto sicuro, un rifugio per l’anima. Uno strumento di armonia e umanità. Così un’essenza può rimandare ai ricordi felici dell’infanzia, di un viaggio o di un luogo che ha cambiato la nostra vita. A qualcosa di vissuto. Per esempio dietro l’aroma di violetta, di fico o rosa, è narrata una storia, solo nostra. Il profumo è sociale. Non ha privacy. Ma il suo simbolismo, per ognuno di noi, si. Siamo trasportati nella favola che ci porta su una spiaggia al mare, tra le montagne innevate o torniamo piccoli fra le braccia dei nonni. Desideri, legami, affetti e sensazioni che riaffiorano quando s’indossa un profumo.

Racconta Diletta Tonatto:

“Per creare un’essenza personalizzata cerco di capire questo simbolismo nascosto, represso o trascurato, per dargli una voce non verbale. Tra me e la persona s’innesca uno scambio d’informazioni e un flusso di stimoli, da tradurre in note olfattive. Si attiva un bellissimo percorso di elaborazione, analisi e scelta delle note della sua identità. A me poi il compito di rielaborare quanto percepito”.

Le Sventoline | Life&People Magazine LifeandPeople.it

Nella società moderna l’olfatto secondo la direttrice creativa

“E’ il senso del secolo, messo in secondo piano da tempo, ma ha sempre giocato un ruolo molto importante. Ora finalmente la sua volatilità non spaventa più i ricercatori e i filosofi. Inizia a essere studiato con serietà”. Siamo fortemente influenzati dagli odori, tramite attrazione e repulsione. Associamo emozioni. Giudichiamo. “Negli anni – prosegue – abbiamo categorizzato etnie creando divisioni sociali. L’olfatto non è più accessorio ad altre arti, tanto che i consumi sono cambiati. Sono stati abbattuti certi stereotipi da seguire”.Oggi l’uomo ha bisogno di serenità. Attraverso una fragranza c’immergiamo in esperienze edoniche, ci riappropriamo dei nostri spazi di gioia o trascendiamo quelli di dolore.

La galleria olfattiva della Maison Tonatto,

che usa tecniche antiche dell’alta profumeria e filtra a mano, goccia a goccia, con le sue particolari installazioni apre le porte a nuovi ambiti, stimolando i nasi di adulti, giovani e bimbi. Pur mantenendo lo stile inconfondibile di Tonatto Profumi, Diletta sta guardando al futuro. Contaminazione è la parola che riassume al meglio il concetto.

“E’ stato meraviglioso – spiega – vedere come la comunicazione olfattiva sia stata integrata, al pari di altre, in alcuni progetti artistici”. Con Michele Tiberio è stato creato il profumo sulla base dell’identità digitale, realizzato da un algoritmo.

Tra le altre, interessante anche l’installazione, curata da Michela Eremita, con Chiara Bettazzi, per il complesso museale di Santa Maria della Scala a Siena. Un’opera organica e viva che racconta Cappuccetto Rosso integrando tutti i sensi. La rete Exclusive Brands Torino, di cui Tonatto Profumi fa parte fin dagli esordi, ha permesso di sperimentare l’applicazione della dimensione olfattiva in vari settori d’eccellenza.“Ci siamo aperti a progetti particolari per collegare i profumi con altre realtà”. Originale la collaborazione del settore tessile con L’Opificio e Quagliotti. Oppure del food con Guido Gobino. Affascinante l’esperienza con Altec per una ricerca finalizzata alle navicelle spaziali (un kit emozionale con gli odori della Terra per gli astronauti in orbita).

Un passo fondamentale per Tonatto è stato ripensare al profumo d’ambiente.

Tonatto per ambiente | Life&People Magazine LifeandPeople.it

Insieme alla designer Astrid Luglio ha rinnovato i tradizionali profumatori con bastoncini per un’esperienza olfattivo-estetica, togliendo loro la staticità, anche solo visiva, e offrendo oggetti di design. C’è poi il giuoco, con Le Sventoline in collaborazione con Antica Passamaneria Massia Vittorio 1843. La versione Pink è per la causa solidale “Women in Coffee” di Caffe’ Vergnano, con una profumazione esclusiva commissionata da Carolina Vergnano. “Unendo studi e conoscenze lavorative – conclude Diletta – ho rafforzato i rapporti con il terzo settore”. E quindi spazio a progetti solidali con Paideia di Torino. Da anni offre format olfattivi, incontri singoli, di gruppo e altri progetti insieme a Essere Umani, associazione attiva all’interno del carcere torinese “Le Vallette”. Tonatto Profumi è aperto a ogni tipo di contaminazione.    

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