Addio Paolo Rossi, muore a 64 anni l’ex Pallone d’Oro e campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982. Scompare troppo presto un mito del calcio nazionale e gli italiani ora piangono l’eroe del Mondiale di Spagna 1982 vinto dall’Italia grazie soprattutto ai suoi gol.
Era una persona gentile, come ce ne sono poche in questi tempi; un uomo inclinato al sorriso, per quella forma di riconoscenza verso la vita che hanno le anime buone.
Aveva la leggerezza dei predestinati, l’allegria sincera di chi scansa la malinconia.
Rossi era afflitto da tempo da un male incurabile, soffriva di un tumore ai polmoni ed era ricoverato all’ospedale Le Scotte di Siena.
Lottava da anni contro questo brutto male e tre mesi fa era stato sottoposto a un intervento chirurgico.
La moglie Federica Cappelletti, giornalista e scrittrice, ha postato su Instagram una foto che la ritrae insieme al marito e un semplice messaggio:
“Per sempre”.
E anche su Facebook lo ha ricordato con un’altra immagine di famiglia:
“Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto”.
Paolo Rossi: una carriera strepitosa
Nato a Prato il 23 settembre del 1956, Rossi indossò le maglie di Juventus, Vicenza, Como, Perugia, Milan e Verona.
Ma Pablito, come fu poi soprannominato, è stato soprattutto l’eroe dell’Italia al Mundial ’82 vinto dagli azzurri con Enzo Bearzot in panchina.
In quell’edizione della rassegna iridata, Rossi segnò tre gol contro il Brasile guidando l’Italia in semifinale, poi altri due contro la Polonia e uno contro la Germania nella finale di Madrid.
Il ricordo dei compagni
“Sei mesi fa ho perso un fratello, oggi ne piango un altro. Non voglio dire altro, per me questo non è il momento di parlare”.
“Tu per sempre con me, fratelli si diventa. Riposa in pace”.
Con queste parole, in un post su Instagram che li ritrae insieme, abbracciati, con la maglia azzurra, Antonio Cabrini ricorda il compagno di squadra e della nazionale Paolo Rossi.
“Difficile capire e accettare non ci sia più. Fatico a capire, Paolo era intelligente, simpatico scherzoso. Non pensavo la situazione fosse così grave”,
le parole di Dino Zoff.
Quando decise di ritirarsi dal calcio giocato si era reinventato come imprenditore agricolo, trovando il suo ritiro in un casale a Poggio Centina, vicino ad Arezzo.
Aveva aperto un resort, arrivavano turisti da tutto il mondo. Produceva olio e vino, intervallando la vita in collina con il lavoro di opinionista televisivo, prima con Sky e poi con Mediaset e la Rai.
Paolo Rossi lascia la moglie Federica e tre figli.
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