Lo scenario è quello della Shanghai Fashion Week: protagonista il brand storico e inimitabile di Lanvin.
La maison francese ha presentato la sua collezione Primavera/Estate 2021, frutto della genialità del nuovo direttore creativo Bruno Sialelli.
La cornice del défilé è alquanto simbolica ed evocatrice: il Giardino del Mandarino Yu, noto come “Giardino della Felicità”, nel nord-est della vecchia Shanghai.
Una location suggestiva fa da sfondo alla passerella Lanvin, dove rurale e urban si fondono dando vita ad un nuovo imprinting della collezione.
Passato e presente si tramutano nel linguaggio dell’eleganza classica in chiave contemporanea.
Il riferimento al passato della maison è visibile nei vari richiami al movimento artistico dell’Art Dèco (1919-1930), attraverso la versione contemporanea dell’iconica robe de style, la silhouettes a vita bassa che ha contraddistinto da sempre Lanvin, di ispirazione settecentesca, reinterpretata nei cappotti morbidi, attillati nella parte superiore e dalla linea sartoriale.
I richiami sono evidenti anche nell’uso dei fiocchi come ricami bidimensionali, e negli abiti in pelle che rimandano alle opere dell’ interior design francese Armand Albert Rateau.
Lanvin omaggia la Cina alla Shanghai Fashion week
Non solo per l’ambientazione e i modelli asiatici, ma anche l’utilizzo di tessuti tipici orientali quali la seta e le stampe floreali.
Inoltre disegni animali richiamano il mitico pesce rosso Wen, incarnante la fortuna e la prosperità e, non da ultimo, degli ombrellini di carta dipinti a mano che incorniciano la passerella.
Le linee degli abiti, sia maschili che femminili, sono sinuose e abbracciano i corpi con sensualità.
Uomini con abiti in charmeuse morbidamente accostati, donne con vestiti che ricadono delicatamente sul corpo, a tratti accompagnati da una pesante cotta in maglia.
L’oro la fa da padrone, in tutte le sue sfumature cromatiche, a partire da quella più tenue fino all’ocra metal e al dorato luminoso della pelle.
Negli accessori i dettagli non sono mai trascurati e l’ispirazione volge all’oriente. Cappelli dalle dimensioni mini, che acconciano la capigliatura come fermagli, in pelle nera adornati da fiocchi.
Cinture rigide e strette in vita su cappotti e giacche. Vere opere d’arte le borse, sia quelle ampie che quelle morbide sottobraccio.
Le scarpe spiccano per gli artistici tacchi-scultura dalla forma sferica richiamante i tappi dei profumi. Tutti i gioielli sono vere creazioni d’arte.
Dunque un mix tra classico e contemporaneo, che si traduce in preziosità e raffinatezza.
Un mood disinvolto che vuole rendere uno stile sartoriale riequilibrato ai nostri tempi, senza mai dimenticare la bellezza storica e intramontabile della maison Lanvin.