Monica Bellucci: da Città di Castello alla conquista del mondo
Monica Bellucci prima di arrivare nell’Olimpo del cinema ne ha fatta tanta di strada. Nasce in Umbria, precisamente a Città di Castello, il 30 settembre 1964. Trascorre la sua infanzia a Seci-Lama, in provincia di Perugia. Pasquale Bellucci, il padre, è un impiegato di un’azienda di trasporti, Brunella Briganti, la madre, una casalinga. Ma la vita di paese sta stretta a Monica. Lei ha in mente un’avvenire molto diverso, rispetto a quello possibile nel contesto che frequenta. La sua avvenenza, universalmente riconosciuta, le fa capire presto che potrebbe aspirare a qualcosa di differente per la sua esistenza. Monica gioca la carta della sua fisicità e il destino le dà ragione. Ed ecco quindi, che una volta ottenuta la maturità classica, inizia subito a lavorare come modella. Nel frattempo si iscrive alla facoltà di giurisprudenza all’Università di Perugia, ma l’abbandona. La sua prima tappa è a Milano, dove arriva nel 1988, per poi approdare a Parigi, dove attualmente risiede. La città meneghina si addice molto di più gli ideali di questa giovane ragazza di provincia, ferma e decisa a trovare un suo posto nel mondo. La moda e la recitazione sono i sogni di Monica, che persegue instancabilmente.
Monica Bellucci: la conquista delle riviste patinate e delle passerelle
Il successo per Monica non tarda ad arrivare. Inizia la sua carriera di modella sfilando sulle passerelle più importanti rappresentata dall’Elite Model Management. Milano, Parigi, Londra, New York, i catwalks internazionali e gli stilisti se la contendono. Dolce&Gabbana e Fendi, tra questi. Posa persino per il Calendario Pirelli firmato dal grande Richard Avedon. Così come per Max con gli scatti di Fabrizio Ferri. Finisce anche su GQ. La fotogenia è una delle caratteristiche vincenti della Bellucci. La sua ascesa è inarrestabile. Diviene testimonial di Blumarine e Alessandro dell’Acqua. La sua fisicità mediterranea è splendidamente sottolineata, nel 2003, grazie sempre a Dolce&Gabbana, che la scelgono come testimonial del profumo Sicily.
Nel 2007 presta il suo volto a Intimissimi, a Cartier e a Dior
Persino John Galliano, allora direttore creativo di Dior, la sceglie per l’immagine del rossetto Rouge Dior, un classico della griffe francese. La collaborazione con il colosso di moda d’oltralpe è attivissima. Monica diviene testimonial anche della linea di borse e accessori di Dior e nel 2010 veste i panni di una moderna Eva per il profumo Hypnotic Poison. Nel 2010 l’attrice Monica Bellucci viene confermata da Martini e nuovamente da Dolce&Gabbana, come protagonista di un nuovo spot per il lancio dell’aperitivo Martini Gold. Nel 2012 sempre per Dolce&Gabbana realizza lo short movie “Three days with Monica” diretto da Leandro Manuel Emede. Nello stesso anno è testimonial di una linea di rossetti a lei dedicata dalla linea make up dei due stilisti. La storia di amicizia e collaborazione con il duo siciliano travalica il tempo e la campagna 2021, per il lancio della Devotion Bag, non rappresenta che un altro tassello di questa relazione che dura da più di trent’anni.
L’attrice Monica Bellucci protagonista del film “La riffa”
Il cinema è nel cuore di Monica. Il viso di Monica Bellucci lascia tutti senza fiato. La sua carriera cinematografica inizia nei primi anni novanta. Il debutto avviene nel film “Vita coi figli” per la regia di Dino Risi, con Giancarlo Giannini. Il ruolo però di attrice protagonista è nel 1991, grazie al film “La riffa” di Francesco Laudadio, con Massimo Ghini. Questa pellicola segna l’esordio sul grande schermo della giovane attrice Monica Bellucci, all’epoca famosa solo come modella. Persino il manifesto, oltre al titolo ed al suo nome contiene la dicitura: “Aveva perso tutto, tranne il suo corpo.” La storia narra di Francesca (Monica Bellucci), signora dell’alta borghesia romana, che rimane vedova con una figlia e un mucchio di debiti lasciati dal marito. Su consiglio di Cesare (Massimo Ghini), amico oltre che avvocato, la donna si disfa dei suoi beni così da saldare almeno parte dei debiti. Francesca allora, d’accordo con l’amico avvocato decide d’indire una riffa dove lei sarà il premio. Il suo corpo sarà spartito tra gli amici del defunto.
L’attrice Monica Bellucci concubina in “Dracula” di Francis Ford Coppola
Gli amori di Monica
La Bellucci sposa molto giovane il fotografo Claudio Carlos Basso, ma i due si separano dopo qualche mese. Dal 1990 ha una relazione di circa sei anni con l’attore italiano Nicola Farron. Si sposa nuovamente con l’attore francese Vincent Cassel nel 1999, da cui si separerà nel 2013. I due si conoscono sul set del film francese “L’appartamento”, dove interpretano una coppia di amanti. Un ruolo che poi hanno condiviso sullo schermo nel controverso film “Irréversible“, dove rivestono in questo caso il ruolo di una coppia, turbata però da un terribile evento. Dal matrimonio nascono Deva (2004) e Léonie, (2010). La maggiore, Deva Cassel, segue oggi le orme della mamma. Nel 2017, per Monica inizia l’amore con il gallerista francese Nicolas Lefebvre, classe 1982; una relazione però destinata a concludersi nel 2019, senza rancori e con la promessa di restare un’amicizia per la vita.
Il colpo di fulmine con Tim Burton
Ma è in occasione del Lumière Film Festival di Lione del 2022, che scocca invece il colpo di fulmine tra la diva ed il regista Tim Burton. I due che si conoscevano da oltre quindici anni, nutrendo peraltro una stima reciproca, si sono innamorati nel massimo riserbo. Sei mesi dopo che i tabloid francesi parlassero di un fantastico colpo di fulmine, dopo averli avvistati a braccetto per le strade di Parigi, è stata l’attrice stessa a confermare le voci: «Quello che posso dire è che sono molto felice di aver incontrato l’uomo, prima di tutto. È uno di quegli incontri che capitano raramente nella vita. Conosco l’uomo, lo amo, e ora conoscerò il regista, inizia un’altra avventura. Io amo Tim. E ho un grande rispetto per Tim Burton». La Bellucci reciterà nel secondo capitolo di Beetlejuice, la commedia horror cult diretta proprio da Tim Burton nel 1988. Il sequel, il cui cast prevede anche Jenna Ortega, dovrebbe uscire nelle sale nel settembre 2024.
Da Cannes agli MTV Movies Awards
Nel 2003 è la madrina della 56ª edizione del Festival di Cannes. Interpreta poi Persephone in “Matrix Reloaded” e “Matrix Revolutions“. Matrix è una serie di film scritti e diretti da Andy e Larry Wachowski, per i primi tre film, mentre il quarto è diretto da Lana Wachowski. Monica è stata fortemente voluta dai registi. Negli ultimi due film della trilogia di “Matrix”, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Persephone, moglie del Merovingio, che si rivelerà però alleata di Neo e della resistenza. I due registi decidono di assegnare il ruolo all’attrice umbra dopo averla vista nel film italiano “Malèna”. Questo permette a Monica di ottenere la definitiva consacrazione a livello internazionale. Per il suo ruolo nel film “Matrix Reloaded” viene nominata agli MTV Movie Awards, nella categoria di miglior bacio, condivisa con l’attore Keanu Reeves. Nel film, infatti, il personaggio della Bellucci chiede al protagonista, in cambio del suo aiuto, un bacio passionale, divenuto particolarmente noto all’interno della trilogia. Monica veste anche gli indimenticabili panni di Maria Maddalena ne “La passione di Cristo“, diretta da Mel Gibson, pellicola in cui recita in aramaico.
Monica Bellucci alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica
Nel 2004 è un agente segreto nel francese “Agents secrets“, la figlia lesbica di un mafioso per Spike Lee. Diviene terribile strega del fantasy di Terry Gilliam “I fratelli Grimm e l’incantevole strega“. Nel 2009 torna sul set di Giuseppe Tornatore per un cameo in “Baaria“. Interpreta anche la parte di “Bond Girl” con Daniel Craig. Nel 2003 è la prima donna italiana a cui è affidato il ruolo di madrina del Festival di Cannes, 56 edizione. È membro della giuria in rappresentanza dell’Italia al Festival di Cannes 2006 e torna ad essere madrina dello stesso nel 2017, in occasione del settantesimo anniversario della kermesse cinematografica. Il 9 settembre chiude invece la 73° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia. In quell’occasione presenta il film di Kusturica “On the Milky Road-Sulla Via Lattea“, concluso dopo quattro anni di lavoro e molto applaudito dalla stampa. Nel 2017 compare nel remake di Twin Peaks, la serie cult ideata da Mark Frost e David Lynch.
Una carriera pluripremiata
Nel 2016 riceve la prestigiosa Legion D’Onore francese. Nel 2021 è la volta del David di Donatello alla carriera, il riconoscimento cinematografico più prestigioso a livello nazionale; seguono anche il premio Donostia alla carriera, il Filming On Italy Best Career Award e l’IIC Los Angeles Creativity Award dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, che la premia come “eccellenza italiana nel mondo”.
Una celebre sex simbol in continua evoluzione
Sempre più pellicole dirette da donne vedono Monica al cast, si pensi a Mafia Mamma di Catherine Hardwicke, al fianco di Toni Collette, ma anche alle opere di Alice Rohrwacher, di Maria Sole Tognazzi e della tunisina Kaouther Ben Hania, o a Il piacere è tutto mio, di Sophie Hyde; un segnale del cambiamento in atto nel mondo del cinema e nella società. Queste artiste spingono le donne a riappropriarsi del loro sguardo, a guardarsi come donne e non come le guarderebbe un uomo. Allo stesso tempo, mostrano agli uomini come le donne vorrebbero essere guardate. E non c’è niente di meglio della forza immaginativa del cinema per veicolare questa trasformazione.
Il suo look è fedele negli anni: abiti in pizzo neri cuciti sulle sue splendide forme. Incanta con i suoi capelli lisci castani scuri, che recentemente mostra nuovamente lunghi, dopo averli alleggeriti tempo fa con un mini bob. A cinquantanove anni, Monica cattura con una bellezza limpida, libera, potente: “Noi donne a volte veniamo educate nella paura. Non bisogna avere paura, bisogna saper andare verso la vita”, afferma Monica Bellucci la diva eterna.