Intrigo internazionale. A 50 anni dalla morte di Alfred Psycho Hitchcock si parla ogni giorno di intrigo.

C’è più psycho nelle cronache di oggi di quando l’accoppiata Grace Kelly Cary Grant da Notorius al Gatto occupavano l’occhio dello spettatore.

Gli uccelli di Hitchcock, piccoli passerotti innocui, diventano vampiri.

L’ora di Hitchcock il maestro del brivido è scoccata da tempo.

Come la freccia di Cupido, è diventata un ‘classico’. E il brivido?

Il brivido lo devi raccattare lontano dagli schermi colorati blue ray. Devi tornare al bianco e nero dei suoi primi film inglesi fino a quel lampo horror castissimo che è Psycho.

Lo Psycho Hitchcock con il magnifico Anthony Perkins Bates che pulisce tutta la casa come mammina avrebbe ordinato

Psycho dove il furto dei dollari operato dalla bella segretaria che bacia l’amante senza, per carità…, togliersi nemmeno il reggiseno e fugge coi soldi per nascondersi in un vecchio motel verticale (anziché basso come tutti gli altri motel americani…gran bella trovata) dove verrà uccisa a coltellate.

Tante coltellate senza schizzi di sangue ma solo volume alto del sonoro. Non serve far vedere tutto, anzi…

La costruzione dell’immagine è fondamentale a costo di dover costruire un telefono o un revolver gigantesco mano compresa per ottenere l’effetto voluto (Io ti salverò). Perché è l’effetto che conta.

L’oggetto è il medium che crea la suspense.

Quando un personaggio, come il bambino di ‘Sabotage’, porta in giro una bomba in un normalissimo pacco, senza sapere cosa sia il contenuto, nel pubblico la tensione è immediata e prolungata.

Prolungare la tensione, tenere lo spettatore attaccato alla poltrona è compito della macchina da presa,

ed in questo Psycho Hitchcock è magistrale, ma ‘costruire l’oggetto giusto’ è una chiave fondamentale.

Grace Kelly Cary Grant gli attori di Hitchcock

Un coltello evidenziato su un tavolo dice che sta per accadere qualcosa di poco piacevole. Immaginate di tornare a casa e trovare una ‘mascherina’ con strane macchie gialle…

Una fede nuziale che una moglie non dimenticherebbe mai di portare con sé prova un omicidio in La finestra sul cortile.

Grace Kelly che si introduce nell’appartamento dell’assassino per trovare delle prove e trova la fede della moglie scomparsa, e con che eleganza la mette al dito…affinché James Stewart dalla finestra di fronte la guardi con il binocolo.

Quell’anello di metallo al dito dice in un solo secondo più delle parole e degli attori. Dice che l’assassino è scoperto.

Dice anche che la bella Grace ha catturato il suo uomo. Per sempre.

Sempre con un tocco di ironia; nel caso di Hitchcock spesso crudele e misogina.

La civiltà è diventata così protettiva che non riusciamo più a provare la pelle d’oca istintivamente.

Escludendo la cucina cinese, l’unico modo di scuotere il nostro torpore e recuperare l’equilibrio morale sembra essere l’espediente dei mezzi artificiali. Meglio del laboratorio, il cinema mi sembra il mezzo migliore per ottenere questo risultato.

Gli uccelli dove altri avrebbero usato civette, aquile, pipistrelli e pterosauri. Il delitto perfetto con la lampadina accesa nel bicchiere di latte.

Io ti salverò con le scenografie di Salvador Dalì al posto di banalissime sfumature di grigio.

 L’unico difetto ripetuto? L’unico delitto di Hitchcock? La scelta di alcuni interpreti…

Persi Cary Grant Grace Kelly come mai non ci azzecca più con gli attori? La fretta, obblighi verso la produzione? Il cachet?

Fondamentalmente Hitchcock è come Napoleone, ama i suoi vecchi generali. È fatto all’antica, non appartiene al nuovo secolo cinematografico: guardate gli ultimi film stampo Hollywoodiano e quelli più english.

Psycho Hitchcock Life&People Magazine LifeandPeople.it

Soprattutto è innamorato: di Grace Kelly che, nozze in vista col Principe di Monaco, deve obbligatoriamente chiudere una carriera troppo ‘in vista’ amori compresi; di Cary Grant che cercherà invano di rimpiazzare con Paul Newman (troppo basso…) e con Sean Connery (troppo scimmiesco…) o con James Stewart ormai troppo vecchio.

Casca male anche nel Caso Paradine dove tutti sono perfetti Alida Valli, Charles Laughton il morboso giudice, la figlia la moglie e l’amica.

Tutti giusti tranne Gregory Peck assolutamente inadatto a Hitchcock, una recitazione da Pecary appunto… Valli a capire i registi!

Magistrali sono invece i suoi espedienti in epoca di emergenza, senza computer né Covid-19 App.

La narrazione ha un passo unico. Carrellata all’indietro nelle scale di Frenzy, ribaltamento della storia in Psycho, Scogliera romantica Sturm und Drang in Rebecca.

Il ritmo e il passo inconfondibile che ti fa dire: è l’ora di Hitchcock. A volte basta una domanda: Sig.Rusk… perché non porta la cravatta?

 

 

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