Vicinanza degli stand promozionali delle aziende di Wuhan Cina e di quelle lombarde, di Codogno e di Crema. Il tutto alla fiera internazionale Sigep nel gennaio scorso a Rimini. Selvaggia Lucarelli sul sito di news Tpi Italia scrive: “è innegabile che per un’eventuale indagine epidemiologica i tempi tornano e potrebbe essere una pista interessante”.
La reazione di Italian Exhibition Group, società leader in Italia per manifestazioni fieristiche organizzate direttamente con le strutture di Rimini e Vicenza, come il Sigep, è stata immediata.
Minacciate azioni legali contro Selvaggia Lucarelli per la diffusione di notizie false su internet
Ma cominciamo dall’inizio e ricostruiamo l’accaduto. Dal 19 al 22 gennaio 2020 la Fiera di Rimini ha ospitato il Sigep, uno dei saloni internazionali più importanti di gelateria e pasticceria.
Nel padiglione B3 del quartiere fieristico romagnolo sono stati allestiti a poca distanza gli stand di alcune aziende. La Huiyou Wood Products di Wuhan Cina, azienda che produce oggetti biodegradabili, la Pomati Group di Codogno e la Nanni Franco di Crema.
Città e aree geografiche nelle quali l’andamento del contagio da Coronavirus nelle scorse settimane ha preoccupato più di altre zone. Codogno è risultato essere il paese più contagiato da Covid 19 in Italia.
La sempre discussa ma seguitissima Selvaggia Lucarelli a fine marzo ha pubblicato un articolo sul giornale on line Tpi Italia contestualizzando l’accaduto.
Ha così acceso i riflettori su una coincidenza, che ovviamente durante il salone internazionale di Rimini era passata inosservata ma che a distanza di un mese dalla partenza del contagio da Coronavirus ha destato in lei dei dubbi.
Nessun elemento concreto, solo una coincidenza, una suggestione o la diffusione di notizie false su internet.
Selvaggia Lucarelli ha scritto:
“Impossibile stabilire se questo sia il luogo in cui tutto è iniziato a Codogno, ma è innegabile che per un’eventuale indagine epidemiologica i tempi tornano e potrebbe essere una pista interessante”.
Frasi che hanno subito registrato la reazione dell’Italian Exhibition Group, ente organizzatore del Sigep. La società leader ha dichiarato che la vicinanza fisica fra due spazi espositivi predisposti da aziende con ragione sociale in Cina e nel nord Italia all’ultima edizione di Sigep di Rimini corrisponde al vero.
Ma ha precisato che “il Sigep è terminato il 22 gennaio.
Mentre il paziente zero si è registrato a Codogno quattro settimane dopo. Un po’ lunga come incubazione…
E ha poi proseguito:
“Invitando tutti a un atteggiamento responsabile su temi di tale gravità. Italian Exhibition Group vigilerà con attenzione perché eventuali ulteriori notizie o supposizioni non ledano gli interessi di un mercato che rappresenta uno dei più floridi made in Italy.
E non ledano quelli della società stessa, quotata alla Borsa italiana. La diffusione di informazioni prive di fondamento saranno perseguite legalmente”.
Dopo il comunicato della società Selvaggia Lucarelli ha commentato:
Volevo dire a quelli di Sigep che questa nota è poco intelligente per tre ragioni.
Prima: il paziente uno sia stato solo il primo diagnosticato e certamente non il primo contagiato. Lo hanno capito anche i sassi. Parlare di tempi di incubazione un po’ lunghi non ha senso.
Seconda: preoccuparsi di eventuali danni di immagine (come se poi li si incolpasse eventualmente di qualcosa) in un momento in cui c’è un’epidemia mondiale è parecchio triste.
Terza: avrebbero potuto rendersi utili agli epidemiologi e segnalare la cosa senza aspettare che ci arrivasse un giornalista”. E ha proseguito: “Ma poi io capisco pure non possa far piacere essere associati alla parola “focolaio”, ma risentirsi perché c’è una traccia che “potrebbe” portare anche lì mi pare proprio fesso. Mica sarebbe doloso, pure se fosse vero”.