La birra non conosce crisi, almeno non in Italia ed una parte del successo va sicuramente ai microbirrifici che portano avanti produzioni di birre artigianali di alta qualità.
D’altronde si sa gli Italiani quando si tratta di mangiare e bere se ne intendono. E se poi la scelta è tra birre industriali o artigianali?
Non c’è neanche da discuterne, la vera birra è artigianale, che sia consumata in pizzeria o a casa è quella la cui lavorazione è un vero processo artistico.
Ambrate, bionde leggere, non filtrate sono solo alcune delle tendenze del momento nella scelta delle birre artigianali nei gusti degli italiani, che amano scoprire birre artigianali nuove e particolari, con ingredienti ricercati.
Proponiamo alcune delle birre artigianali più costose in circolazione dove qualità e originalità sono garantite.
Pronti a uscire dall’ordinario, con delle vere chicche d’artigianato?
Birre gourmet, le birre artigianali più costose in circolazione
Direttamente da casa Carlsberg, il famoso birrificio danese, una piccola perla rara, una delle birre artigianali più costosa al mondo la Jacobsen Vintage No 3.
Per il costo di circa 275 euro per un bottiglia da 37,5 cl, si aggiudica il podio come regina delle birre costose. Nasce da un processo molto laborioso e oneroso che sostituisce il lievito intorpidito con quello fresco.
Una birra artigianale gourmet dal sapore di “vaniglia, caramello, quercia affumicata, sherry e madeira” dice il produttore.
Non da meno la Samuel Adams Utopia, un’altra tra le birre artigianali più costosa in circolazione. Direttamente dall’America, per la modica cifra di quasi 200 euro a bottiglia, ci si porta a casa un prodotto eccezionale.
Una birra artigianale nata da ingredienti di alta qualità, con l’esclusivo orzo distico e una cura quasi maniacale nelle fasi di produzione. Prodotta dal 1984 dalla Boston Beer Company, questa birra artigianale è caratterizzata da un gusto pieno e deciso con note di sapori che vanno dal caramello al tostato.
Birre pregiate, extralusso anche made in Italy
Dalla Lucania, solo il meglio con la pregiata Morena Unica, ma veramente unica nel suo genere. Una rossa dai toni dolci, caldi e fruttati, conferiti dalla farina di castagne e malti speciali.
Prodotta in confezione magnum con il pregio di essere rifermentata in bottiglia. Insomma una vera birra artigianale a cui non manca proprio niente.
La birra dei Gabba definita birra di lusso, non è certamente per le tasche di tutti. La Mr Jack 1975 proveniente da Pisa.
Una delle birre artigianali italiane più costose e pregiate.
Tipica colorazione bionda, caratterizzata da un aroma dolciastro e una composizione pannosa. Dove l’abito questa volta fa il monaco: un packing di lusso, un’etichetta d’alluminio con Swarovsky e gomma lacca.Giochiamo sempre in casa con un’altra delle birre artigianali più costose in circolazione la San Michele Semiramide. Prodotta nella Sacra di San Michele, nel comune di Sant’Ambrogio di Torino.
Adatta alle grandi occasioni, una birra artigianale di forte intensità di sapori caratterizzata da note d’uva passa e fragole. Con una dedica tutta speciale, in onore della regina assiro babilonese di Rossini.
Birre artigianali più costose si, ma con gusto e novità.
Non costano una cifra da capogiro ma anche queste birre artigianali meritano di essere inserite nella nostra top ten.
D’oltralpe giunge la Hofstetten Granit Bock una birra artigianale svizzera veramente speciale, come speciale è la sua produzione.
Da una ricetta antichissima che prevede l’immersione di un blocco di granito rovente che con il suo calore “caramelizza” gli zuccheri, creando una dolcezza affumicata.
Il risultato?
Una delle birre artigianali più liquorosa, come il vino, dal colore scuro; dal sapore di miele e frutta secca.
Dalla scuderia londinese del birrificio Fuller’s, la Vintage Ale una birra artigianale e prodotta in quantità limitata ogni anno con bottiglie numerate.
La ricetta che cambia di anno in anno in base al mix di luppoli e malti considerati i migliori dell’annata. Dal colore ambrato e ricca di sapori, con il finale che richiama al whisky.
Vietato aprirla prima di aver fatto passare almeno 3/4 anni dalla data d’imbottigliamento.
Quando la classe non è acqua ma è birra e che birra! La Malheur Dark Brut esce dal birrificio Malheur, belga a conduzione famigliare.
Prodotta con il metodo champenoise quello che solitamente si applica ai “vini spumantizzati”. Eliminati i lieviti questa eccellenza tra le birre artigianali più costose è decantata in barili di quercia americana.
Una vera rarità che accompagnerà i vostri piatti di pesce. Ultime ma prime per la loro stravaganza le birre artigianali più costose nate per caso o per ricorrenza
È l’Austria che ci presenta la Samichlaus, una birra artigianale doppio malto di color ambrato. Ha origini svizzere e veniva prodotta ogni anno il 6 dicembre, il giorno di San Nicola, per poi maturare circa un anno ed essere imbottigliata e pronta giusto giusto per la festa dell’anno seguente.
Una birra inizialmente limitata e costosa nella sua produzione.
Una delle birre artigianali più costose nella sua particolarità e nelle sue note di pepe. Reintrodotta sul mercato grazie al birrificio austriaco Eggenberg.
Infine la Fantome Magic Ghost, già il nome è tutto un programma, è stata realizzata per la prima volta per la festa di San Patrizio. Nata dalla belga Brasserie Fantôme, questa birra artigianale sembra proprio l’opera di un alchimista.
Dal colore verde, dato dall’utilizzo d’infusione di foglie di thè verde, dal sapore speziato ed agrumato e con un grado alcolico considerevole (vol.8%).
Non vi resta che alzare i boccali! Salute! O come direbbero in Germania: Proßit!!
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