La canzoni a Sanremo sono sempre protagoniste: musica, testi, una sinfonia perfetta di pensieri e parole che riescono a trovare la strada per accompagnare il pubblico nel corso dell’anno e fino al Festival successivo.
Diodato è il vincitore di questo Sanremo 2020 con la canzone “Fai Rumore”.
Battuti al rush finale Francesco Gabbani e i Pinguini Tattici Nucleari.
La sua vittoria era già nell’aria a inizio serata quando in classifica provvisoria appariva in testa e il pubblico social chiedeva a gran voce che fosse proprio lui a stravincere questa 70esima edizione.
Diodato si è aggiudicato inoltre il premio della critica “Mia Martini”, quello della sala stampa radio, tv e web “Lucio Dalla”.
38 anni, nato ad Aosta, Antonio Diodato è di origini pugliesi ma è cresciuto a Roma, è laureato al Dams.
Anche quest’anno, tra le 24 proposte in gara, tanti sono stati i brani in grado di lasciare un’impronta importante nei nostri cuori.
Canzoni Sanremo, la poesia che ha vinto la 70esima edizione
Sai che cosa penso,Che non dovrei pensare,Che se poi penso sono un animaleE se ti penso tu sei un’anima,Ma forse è questo temporaleChe mi porta da te,E lo so non dovrei farmi trovareSenza un ombrello anche seHo capito chePer quanto io fuggaTorno sempre a teChe fai rumore qui…
Sul podio insieme a Diodato con la sua poesia d’amore, Francesco Gabbani al secondo posto con il riconoscimento di Tim Music per la canzone più ascoltata e terzi i Pinguini Tattici Nucleari con ‘Ringo Star‘.
Il premio dell’orchestra “Giancarlo Bigazzi” è andato poi a Tosca, il premio ‘Sergio Bardotti’ per il miglior testo a Rancore per la sua ‘Eden’.
Vincitore Sanremo 2020: Diodato e la classifica finale
1. Diodato
2. Francesco Gabbani
3. Pinguini Tattici Nucleari
4. Le Vibrazioni
5. Piero Pelù
6. Tosca
7. Elodie
8. Achille Lauro
9. Irene Grandi
10. Rancore
11. Raphael Gualazzi
12. Levante
13. Anastasio
14. Alberto Urso
15. Marco Masini
16. Paolo Jannacci
17. Rita Pavone
18. Michele Zarrillo
19. Enrico Nigiotti
20. Giordana Angi
21. Elettra Lamborghini
22. Junior Cally
23. Riki
Un’ultima serata di #Sanremo70 in grande stile
La serata conclusiva del Festival è stata un tripudio di emozioni con un medley straordinario di Tiziano Ferro che ha riportato alla mente tutto il percorso artistico degli ultimi venti anni.
Una serata di grande spettacolo con Fiorello e Amadeus più complici che mai e le co-conduttrici Diletta Leotta, Francesca Sofia Noviello e Sabrina Salerno.
Simpaticissimo anche l’ingresso di Mara Venier che, in barba a qualunque indicazione di stile, ha affrontato la scalinata a piedi nudi.
Ospiti anche Christian De Sica e il cast di “La mia banda suona il pop, Biagio Antonacci, Cristiana Capotondi, Vittorio Grigolo, i Gente de Zona, Edoardo Pesce, Wilma De Angelis e Ivan Cottini.
Il Festival di Sanremo si pone sempre come trampolino di lancio per canzoni che ci accompagneranno in radio e in tv almeno per un intero anno.
Soldi
di Mahmood, Rose Viola di Ghemon, Mi farò trovare pronto di Nek e così via….
Le 5 canzoni di Sanremo 2020 che ci hanno fatto innamorare
Fai rumore – Diodato
Anche in questo caso e come sempre accade a Sanremo, il grande filo conduttore del capolavoro di Diodato è l’amore, le pene d’amore soprattutto.
Soffrire per amore fa volare e creare poesie come quella di Diodato, amatissima dal pubblico.
“Questa canzone – ha spiegato – è un invito a rompere e ad abbattere i muri dell’incomunicabilità.
Un invito a bruciare quelle distanze che creano incomprensioni e dunque quei silenzi che tante volte allontano le persone”.
Sono parole profonde quelle del cantante, parole che invitano a riflettere.
Andromeda – Elodie
La canzone di Elodie scritta dal vincitore dello scorso anno Mahmood, è un brano molto forte.
Andromeda è una costellazione, il nome deriva dal greco Andromédé e significa ‘signoreggia sugli uomini’.
Nella mitologia era quindi una fanciulla, salvata da Perseo.
Nel brano di Elodie si narra una storia d’amore, con un uomo più grande.
La sua canzone è un inno alla femminilità, ma anche a sound ricercati che riconducono moltissimo a quelli di Mahmood.
Gigante – Piero Pelù
E’ stato un brano molto amato di questo Festival.
Come noto Piero Pelù l’ha dedicata al nipote e racconta proprio le emozioni di essere divenuto nonno.
Tra le frasi più toccanti “Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi.
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla, un piccolo Buddha – recita inoltre – Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo mondo”.
Come una melodia, una dolce ninna ninna che molto si discosta dal Piero Pelù che siamo abituati a vedere sul palco.
Ho amato tutto – Tosca
In questo 70esimo Festival della canzone italiana, bisogna riconoscere a Tosca d’aver trovato il modo di descrivere alla perfezione cosa accade quando una relazione, di qualunque tipo, arriva al capolinea.
Tra ricordi, tentazioni, speranze e altri sentimenti contrastanti, la sua canzone resterà infatti una delle perle di questo Sanremo 2020.
Me ne frego – Achille Lauro
Me ne frego è invece arrendevolezza.
Anche questo brano parla d’amore, ma nello stile di Achille Lauro parla di un amore che rende incapaci, immobili di fronte alla persona amata, disposti a credere a bugie e anche forse a gratuite cattiverie pur di stare li accanto.
Me ne frego descrive il desiderio di portare via anche qualcosa che non ci appartiene.
“Dimmi una bugia, me la bevo” recita il testo del brano che ha conquistato fan di tutte le età. Perché alcuni sentimenti sono esattamente universali.
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