La società odierna ha la capacità di autodeterminarsi? Se lo chiede Alessandro Michele con la collezione Gucci SS20.

È il filosofo francese Paul-Michel Foucault a ispirare Alessandro Michele per Gucci. La microfisica dei poteri e l’incapacità di autodeterminarsi

Alessandro Michele lo stilista italiano, direttore creativo della Maison, per la collezione Gucci primavera/estate 2020 mette a frutto un progetto creativo di interesse socio-politico dove, l’autodeterminazione, è il focus centrale.

Le collezioni firmate da Michele, per la Maison di origine fiorentina, fungono da messaggere di missive sociali.

A vibrare le corde della creatività dello stilista romano è il soggetto e la sua individualità, marchiata a fuoco dall’omologazione.

Il défilé spring/summer 2020 Gucci si ispira a Paul-Michel Foucault, filosofo, saggista e sociologo francese che mise a frutto “la microfisica dei poteri“.

La società odierna vive in un periodo di stallo dove il potere è nelle mani di pochi. In questa ottica si tramuta il soggiogamento dell’individuo, suo malgrado nelle mani di qualcuno che, la pedina, sa come muoverla.

Questi poteri, infatti, agiscono sul nostro quotidiano impedendo la libera diffusione del pensiero. A questo proposito Foucault parla di “biopolitica” che è il potere sulla vita, sui corpi.

È un potere tanto subdolo quanto latente che permette solo ad alcuni di avere legittimità e di confinare nell’invisibilità la restante popolazione.

Gucci SS20 Life&People Magazine lifeandpeople.it

La domanda, dunque, è doverosa: la moda è capace ad assolvere questo compito?

Polarizzare questo quesito, però, ci appare alquanto difficile visto che proprio il settore è infestato dalla piaga delle “influenze” dell’omologazione.

Se l’oggetto di discussione è, appunto, l’incapacità di autodeterminarsi, in questo contesto la moda fa un terribile autogol. E soprattutto, in un’ epoca nel quale l’alienazione nasce sui Social Network, mezzi di fruizione a larga scala.

Foucault è anche autore di “cura di sé”, una teoria – epimèleia heautoù – sviluppata già in età ellenica. Il concetto socrastico è abbracciato da Epicuro, Seneca, Gaio Musonio Rufo e Galeno.

“La cura di sé non costituiva una raccomandazione astratta ma un’attività ampiamente diffusa, una rete di obblighi e servigi resi alla propria anima”. L’uomo è il luogo del disconoscimento che espone sempre il suo pensiero a venir sopravanzato dal suo essere – Paul-Michel Faucoult.

Urge, dunque, costruire un antidoto contro l’omologazione. Ciò è possibile solo con l’auto-affermazione; la capacità di auto elevarsi ad ogni stimolo esterno.

E in questo atto, la bellezza è la chiave determinate a perseguire un progetto individualista.

Gucci SS20 MFW Life&People Magazine lifeandpeople.it

La collezione

Il profilo Instagram della Maison chiarisce il progetto disegnato da Michele. Il rullo trasportatore, installato nel Gucci Hub, vede l’esposizione di due individuali show: la sfilata e la camicia di forza.

Questo indumento, che non verrà mai commercializzato dall’azienda, ci offre la possibilità di comprendere il mood della collezione.

Il défilé è multiforme. In passerella, oltre 80 look divisi tra moda donna e uomo, raccontano la brama di individualità che freme nell’estro creativo di Alessandro.

La passerella mostra una disomogeneità forte. Sfilano abiti dal taglio rinascimentale, look da gangster composto da tailleur maschile con gilet, vestiti lingerie estremamente provocanti.

Uomini e donne, modelle e modelli, attori e protagonisti di un linguaggio non del tutto inedito per la griffe ma, in qualche modo, vincente. L’heritage classica dell’azienda scrive un nuovo capitolo della sua storia con spunti elaborati per far riflettere.

In passerella sfila una moda a tratti portabile. Per certi, però, si ha l’impressione di una forzatura stilistica nata da una provocazione chiara: non siamo simili agli altri.

Alessandro Michele è coraggioso. Ancora una volta le sue collezioni sono altamente commentate, seguite, criticate. Ma offrono, talvolta, la possibilità di giudizio. E questo è di per sé già un atto di autodeterminazione.

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