Sabrina Persechino, l’architetto della moda rimane una delle veterane presenti in calendario Altaroma. In un’ edizione prettamente rivolta ai giovani designer, la stilista resta fedele al suo pubblico ed al suo stile.
Propone una collezione lineare e sobria. Abiti essenziali, eleganti che si prefiggono di lasciare il segno in chi li osserva. Perché come affermava il filosofo francese Renè Daumal: “ Lo stile è l’impronta di ciò che si è in ciò che si fa”.
Be-sign è questo il motto che contraddistingue l’ultima fatica della designer Sabrina Persechino ad Altaroma
L’ispirazione trae spunto dalla Bauhaus, scuola di architettura, arte e design. L’osservazione delle architetture razionaliste e degli oggetti di design, delle opere di Walter Gropius, oltre che alle pitture del secondo ventennio del 900.
Il sigillo del Bauhaus statale di Oskar Schlemmer, si trasferisce sui tessuti e sui modelli generando veri e propri segni. Le linee sono prettamente perpendicolari e talvolta curve, archi di cerchio che solcano i tessuti.
Incisioni e tagli sapientemente misurati, in perfetto equilibrio architettonico, segnano la silhouette delle mannequin dando vita a una collezione sobria e rigorosa, di forte impronta architettonica.
Apparentemente razionalista nelle forme che segnano i capispalla e gli abiti da sera. Be-sign addolcisce le linee nella sinuosità dei tubini e nella morbidezza dei jersey in cachemire.
Ad esaltare il funzionalismo, elemento cardine del movimento moderno, l’indossabilità dei capi. Per questo le fibre naturali, abbinate a elementi tecnologici come l’acciaio e il plexiglass.
Dunque, rispondenti a requisiti di leggerezza, trasparenza, bellezza del design e totale razionalità, riservano un ruolo importante alla vestibilità degli abiti, da cui i capi in jersey.
Incisiva anche nei contrasti di colore: giallo e magenta, nude, verde e oro, rosso e immancabile il nero. Avanguardista, come fu la scuola del Bauhaus, be-sign abbina sete, cachemire e pelli la cui caratterizzazione, avviene attraverso la sperimentazione della laseratura dei tessuti.
L’incisione delle pelli dà vita ad outfit rigorosamente lineari e geometrici, ma di estrema eleganza e sensualità, tra cui immancabili capispalla e tute, oltre che abiti da cocktail e da grande soirée.
E’ una donna essenziale, pratica, che non rinuncia alla comodità ma è molto attenta all’eleganza, quella che propone nel suo ultimo defilè.
Il tessuto diventa protagonista della collezione, gli abiti sono funzionali. Ed è un design al servizio della moda quello che mette in passerella la stilista romana.
Una moda influenzata sicuramente dal percorso di studi della designer.
Elena Parmegiani