In questa edizione “Altaroma 2019″ ha confermato ancora una volta l’interesse verso lo scouting di nuove proposte con uno sguardo rivolto ai giovani talenti indipendenti.

Pochissime apparizioni fra i ”big” della moda. Cambia ancora una volta la sede delle sfilate Altaroma 2019

Il moderno PratiBus District di viale Angelico, riqualificato recentemente, diviene la location scelta per le presentazioni dei defilè. La manifestazione è stata sostenuta dalla Camera di Commercio di Roma, dalla Regione Lazio, da Risorse per Roma, da Roma Capitale, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’ICE. Un evento moda suddiviso anche questa volta in tre sezioni: Fashion Hub, dedicato allo scouting, Atelier, contenitore di sfilate e presentazioni e In Town, destinato agli eventi che si sono svolti in città. Nella prima sezione troviamo la terza edizione del progetto Swocase, che mira a portare i nuovi talenti della moda verso l’internazionalità.Presenti moltissimi brand emergenti, fra questi: le splendide borse Hibourama, i deliziosi gioielli Studio Barattolo, Adrianhats, Gaetano Pollice, Lucilla Paci, Camera Creativa, Co.Ro, Michele Chiocciolini, Obligè, Rossorame,  Vittorio Ceccoli Jewelry, Federica Berardelli, Giulia Barela Jewelry e Monica Campri Beach Couture.

Hanno partecipato anche i finalisti dell’edizione di “Who Is on Next?”:

Delirious Eyewear, Maissa, Woobag, MTF Maria Turri e Cancellato. Hanno sfilato a PratiBus Discrict i passati vincitori di Who Is on the Next?: Angelia Ami, Leo Studio Design, MRZ-Simona Marziali insieme ad Asciari, Edithmarcel, Federica Tosi, Federico Cina, Morfois e Martina Cella.

Italo Marseglia ci ha proposto una performance tra moda e arte:”Rubedo”

Una collezione che ha l’intento di unire il mondo maschile al femminile. I tessuti sostenibili e gli abiti lunghi sono realizzati con un coloratissimo patchwork di rebrodè, reti, velette e tessuti leggeri. In passerella va in scena la storia di Zinaide e Le Troiane, con la regia di Rossano Giuppa e la straordinaria partecipazione di Sonia Bermagasco. Un sottile equilibrio tra moda, letteratura, teatro e musica.

Altaroma 2019 Accademia Altieri Life&People Magazine

Accademia Altieri

Fra le accademie spicca l’Accademia Altieri, sotto la guida di Giada Mucci. L’istituto presenta l’evento “Shout to the Pop”, un percorso di moda e musica, quest’ultima fonte di ispirazione dei lavori degli studenti. Si parte da vestiti sartoriali, con tessuti effetto metallo multicolore, ai quali si applicano gemme, legno, piume carta ricamati con paillettes, piume e mini fotografie. Ogni mini abito viene associato ad un personaggio icona della musica pop passata e presente.

Per la sezione Atelier troviamo Gattinoni

La maison storica, sotto la guida di Guillermo Mariotto, ha scelto di esibirsi negli spazi del Macro Asilo, progetto sperimentale ideato da Giorgio de Finis, che ha trasformato il museo d’arte contemporanea in un organismo vivente ed ospitale. Ha sfilato la spring summer 2019 haute couture, dal titolo “Upcycling”. Il tema è il sapere delle mani unito alla disciplina della couture imperniata da influenze dei giorni nostri. I meravigliosi tessuti dipinti a mano sono della pittrice venezuelana Gina Mariotto. Gli abiti colorati  sono imperniati da un crocevia di culture. Si prende spunto da Venezia ma anche New York, con gli outfit metropolitan-chic.

Altaroma 2019 Atelier Gattinoni Life&People Magazine

Atelier Gattinoni

Le donne della maison Gattinoni adorano i colori fluo come il fucsia, l’arancio, ma anche il verde army, il celeste e il bordeaux, il corallo, l’argento e l’oro. I gioielli, realizzati da da Gianni De Benedittis, in esclusiva per Gattinoni, si ispirano all’esotismo della “Via della Seta”. Ed è un tripudio alla creatività ed alla raffinata ricerca stilistica delle grandi maison.

Fra i grandi nomi assenti spicca Renato Balestra

L’ultimo “re di Roma”, dopo aver emozionato il suo fedele pubblico a Cinecittà, dove ha fatto rivivere in passerella i capi iconici della maison, ha saltato l’edizione invernale. Sylvio Giardina ha incantato gli addetti ai lavori con l’istallazione “Vertigo” presso il Mattatoio. Lo spettatore rimane affascinato dalle proiezioni su oggetti in cristallo e la geometria perfetta degli intarsi in tulle e organza degli abiti. Rivive il mito della caverna di Platone, l’ombra ingannevole come fonte di conoscenza.

Altaroma 2019 Sabrina Persechino Life&People Magazine

Sabrina Persechino

L’architetto Sabrina Persechino propone la collezione “Dynamic” incentrata sulle linee parallele. I pieni e i vuoti definiscono la forma degli abiti. I laser danno movimento ai vestiti e modellano la silhouette, l’architettura è sinuosa. I colori scelti sono neutri: nude, rosa, bianco ma anche nero.

Giada Curti propone ad Altaroma 2019 la sua collezione “Hedonè”.

Gli abiti lunghi sono intrisi di pizzo e di intarsi di taffetas e seta frusciante ma anche da colorate piume. In un’atmosfera onirica trionfano i colori intensi. Per la prima volta si è affacciata sulle passerelle l’azienda Malo. La nuova collezione si è ispirata al viaggio sulla via del cachemire. Le maglie di notevole qualità hanno prevalentemente colori tenui. Sono sovrastate da piumini in tinta o da cappotti in lana di cammello accompagnati da splendide maxi bag in maglia sia per lui che per lei. 

Per la sezione In Town Nino Lettieri ha proposto un defilè con un tripudio di fiocchi,

un binomio indissolubile del black and white, ma anche abiti dai colori accesi. Fucsia, verde, rosa rigorosamente dal taglio sartoriale. Le gonne hanno ampi volumi ed i tessuti virano dall’organza, al satin, al mikado ed al taffetà. La sfilata collettiva International Couture, promossa dall’Istituto Culturale Italo Libanese, ha rafforzato la collaborazione con i giovani designer delle differenti parti del mondo.

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