“La Notte Vola”: così si intitola una celebre hit degli anni Ottanta cantata da Lorella Cuccarini, che ha contribuito a lanciarla nel mondo dello spettacolo.
Lorella Cuccarini e un successo che “vola”. Grazie alla sua partecipazione in musical che hanno sbancato il botteghino e al ritorno in televisione con un programma in prima serata su Raiuno. (“Nemica Amatissima” in coppia con l’ex collega Heather Parisi).
Dopo il debutto avvenuto lo scorso marzo, la showgirl tornerà a rivestire il ruolo della crudele Turandot da dicembre a gennaio 2018 sempre al Teatro Brancaccio di Roma.
Prodotto da Alessandro Longobardi e diretto da Maurizio Colombi, l’opera si ispira alla fiaba persiana su cui si basò la versione lirica di Giacomo Puccini. Sebbene sia stata molto rivisitata e accompagnata da 18 nuove canzoni. (“Nessun Dorma”, per esempio, viene rivisitata in chiave pop).
L’onore di affiancare la Cuccarini sul palcoscenico nel ruolo del malcapitato principe Calaf spetta a Pietro Pignatelli.
Deve cercare di risolvere tre enigmi difficili per avere salva la vita e poter sposare la regina dal cuore di ghiaccio.
La favola viene riproposta con un adattamento più moderno e più vicino alla sensibilità dei bambini. A tal fine sono stati inseriti dei personaggi inediti che non recitano soltanto. Alcuni dei performer non sono solo attori/cantanti, ma pure ballerini e acrobati.
Lorella ha dichiarato di essere rimasta subito affascinata dal progetto, ritenendo Turandot un’eroina più completa della strega cattiva di Rapunzel. Interpretata in un altro musical lanciato al Brancaccio una stagione fa. Secondo lei il bello di questa algida figura femminile sta nel brivido che prova quando scopre per la prima volta l’amore. Liberandosi così dal malefico incantesimo. Il sogno della diva sarebbe portare un lavoro teatrale del genere a Broadway, nel tempio mondiale del musical.
Per quanto riguarda il ritorno in tv accanto a Heather, l’artista non ha voluto replicare in merito ai pettegolezzi circolanti.
Sui presunti rapporti “poco amichevoli” fra le due star del sabato sera ha confermato solo che si tratta di un’esperienza che per il momento non si ripeterà.
Attualmente Lorella Cuccarini sta facendo parlare di sé anche per aver scritto la sua autobiografia per la casa editrice Piemme. “Un raggio di sole” è un libro sincero, in cui l’ex ballerina di “Fantastico” si racconta con molta semplicità.
L’affetto che il pubblico ha per lei si è potuto notare concretamente il giorno della presentazione del saggio alla Galleria Alberto Sordi di Roma. Hanno assistito con vivo interesse circa 250 persone. Durante l’incontro, Lorella ha ricordato con emozione accadimenti speciali della sua carriera e della sua vita privata. Riportate anche nelle pagine del volume per svelarsi il più possibile ai fans.
Il primo capitolo, a sorpresa, affronta un argomento drammatico: la perdita del primo bambino della showgirl. Quest’ultima ha preferito affrontare subito il tema delicato. Far capire ai lettori che l’autobiografia riporta non solo aneddoti simpatici ma anche ricordi dolorosi.
Un altro episodio raccontato nel libro, invece, vuole mettere in luce che Lorella Cuccarini non è perfetta come in apparenza potrebbe sembrare. Una sera, per esempio, si dimenticò di andare a prendere il figlio Giorgio a una festa. Un’altra volta, sempre per distrazione, chiuse in casa la primogenita Sara.
Non mancano neppure i ricordi riguardanti gli incidenti sul lavoro, che prima o poi capitano a tutti i ballerini.
Nel 2013 a “Domenica In”, durante un momento di pausa pubblicitaria, dietro le quinte Lorella è scivolata spaccandosi il mento. Per evitare di andare al Pronto Soccorso e finire la diretta, il medico dello studio tv le ricucì in tutta fretta la ferita senza anestesia sul tavolo della sartoria.
L’artista comunque non si è mai lamentata di questi piccoli inconvenienti, soprattutto pensando ai sacrifici fatti per arrivare dove è arrivata. In “Un Raggio di Sole” la Cuccarini specifica di provenire dal Prenestino, un quartiere periferico della Capitale.
All’epoca della sua infanzia lì era quasi campagna e il territorio non offriva molti svaghi per i ragazzi, a parte la scuola di danza e la palestra. Venendo da una famiglia povera, per pagarsi le lezioni Lorella nel corso degli anni lì dentro ha svolto svariate mansioni. Da addetta alle pulizie a quella di receptionist, da insegnante di danza per bambini ad assistente coreografa.
Il mito a cui si è ispirata, almeno inizialmente, è stata Raffaella Carrà, con la quale si ritrovò a ballare in tv per la prima volta all’età di 13 anni. Fra l’altro la Carrà fu testimonial prima di lei delle cucine Scavolini. Sostituirla fu un grande onore, come fu lo slogan inventato dall’azienda pensandola, “la più amata dagli italiani”.
Passando ai progetti per il futuro, oltre a continuare il tour de “La Regina di Ghiaccio -Turandot il musical”, Lorella ha intenzione di concentrarsi a lungo termine sul teatro lavorando su una commedia. Quel che è certo è che la vedremo ancora al centro della scena per lungo tempo.