Per la prossima P/E 2018 Alberta Ferretti volge lo sguardo al suo DNA di leggerezza.

Nuova sensualità nascosta per una collezione Alberta Ferretti dalla semplicità sofisticata ma con interventi inaspettati.

“Ho capito che avevo voglia di dare alla mia leggerezza lo spessore della sensualità, la sorpresa dell’inaspettato, la semplicità di un’attitudine luminosa.

È nata così una collezione quasi sentimentale che descrive il mio attuale stato d’animo. Un momento di riflessione creativa in cui mi interessa percorrere il rinnovamento della mia autenticità.

E ho inquadrato un gruppo di donne che si confrontano sulla loro diversità”.

Da questo sguardo rinnovato sullo stile Alberta Ferretti.

Nasce una nuova leggerezza, più affettuosa verso il corpo femminile, che prende origine dalle linee pulite.

Essenziali ma non minimali. Una silhouette che pur essendo lineare si interrompe creando volumi inaspettati su abiti cappa in jersey o che adotta scollature totali sul dorso di abiti severi.

Una linearità che ama interrompersi attraverso gli effetti tremblant dei ricami geometrici che mimano le paillettes o utilizzando le piume per descrivere superfici in movimento.

Oppure dando alle paillettes dimensioni in dégradé che sottolineano la lunghezza dell’abito mentre lo ricamano.

Una leggerezza che si fa pura sensualità nei costumi da bagno in cui il nero si replica nei grafismi costruiti dalle cinghie.

Negli abiti di chiffon trasparenti o in quelli in cui il ricamo perde la sua funzione decorativa e diventa il punto luce di un percorso di luminosità.

Si espande negli abiti in lurex che, declinati nei colori pastello, descrivono il movimento ritmico e leggero della liquidità.

Una nuova donna Alberta Ferretti che nasce da un «new gaze», uno sguardo riflessivo.

Sensuale e affettuoso sulle esigenze molteplici della modernità.

Quell’attitudine urbana in cui un abito da sera si accompagna a un giubbotto di suède o a un parka leggero di seta e nylon.

I sandali flat in cuoio vengono facilmente rimpiazzati da pumps in lurex dal tacco alto.

In una collezione in cui la silhouette lineare acquista i caratteri trasformisti delle forme che non si fissano in volumi definiti.

Il tutto, declinato nei colori tipici della sensualità: il nero, il nude, il beige e i pastelli.

Valentino Odorico

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