Eccellente è la parola d’odine. «Il mio impegno quotidiano è la ricerca dell’eccellenza», parola del bridal designer Alessandro Angelozzi. L’eccellenza è una qualità che si conquista con passione e strenuità, step by step, le sue collezioni devono essere eccellenti e le boutique esclusiviste debbono essere altrettanto così come le location dei suoi trunk showPer il couturier Alessandro Angelozzi, uno dei nomi più gettonati quando si parla di nozze, le mezze risposte non esistono. Le idee sono chiare e il tempo da dedicare ad ogni sposa prossima al sì è sacro. Con presenza, temperamento e savoir faire Alessandro Angelozzi si conferma un punto di riferimento per le spose. Spose che cercano un confronto personale con l’artefice degli abiti più importanti della propria vita non rinunciando ad una location principesca come sfondo per la prova.

Alessandro Angelozzi Lost Paradise 2017 Life&People Magazine Lifeandpeople.it

Venti future consorti hanno avuto il privilegio di essere accolte personalmente da Angelozzi al Salone delle Feste della Villa Relais Marchese del Grillo, a Fabriano. Il Relais  è stata la cornice della presentazione della collezione bridal Lost Paradise 2017 Alessandro Angelozzi Couture. Un esclusivo evento dedicato a Marche, Umbria ed Emilia Romagna. Grazie alla Boutique Bouganville di Fabriano, il trunk show si è svolto nella originale villa del Marchese Onofrio del Grillo. Un personaggio portato alla ribalta grazie all’interpretazione cinematografica di Alberto Sordi, che ha saputo regalare emozioni e strappare confessioni.

Che collezione è Lost Paradise 2017?

Lost Paradise è ispirata ad un Eden di struggente poesia. È un viaggio straordinario e meraviglioso nell’affascinante mondo dell’universo femminile. Una collezione dedicata all’assoluta bellezza, declinata in una pluralità di sfumature stilistiche.  Sirene dal grande impatto scenografico, abiti romantici dai bellissimi corpini e dalle ampie gonne di grande eleganza. In ogni caso gli abiti accarezzano lievi il corpo come un caldo abbraccio. Long dress che possono essere valorizzati da spettacolari sopragonne, abiti estremamente raffinati di grande linearità stilistica con pregiati ed unici tagli sartoriali.  Abiti che interpretano in un modo originale e coinvolgente il mondo bohémien.

Ad interpretare questa collezione è stata scelta la top model Ana Beatriz Barros.

La magica ambientazione dello shooting sono stati i Giardini della Mortella di Ischia ed il mood che caratterizza la collezione si può esprimere con una frase. Il mistero, la bellezza, la femminile sensualità, la raffinata eleganza, l’incontro, la passione, emozioni che ti abbracciano e ti accarezzano come i miei abiti: a wonderful, romantic fairy tale.

Alessandro Angelozzi Lost Paradise 2017 Life&People Magazine Lifeandpeople.it

Di cosa “parlano” i suoi abiti?

La Lost Paradise parla di straordinaria bellezza, un romanticismo da favola. Il linguaggio è meraviglioso ed affascinante. Vitalità, sete leggere e sensuali, leggiadre sovrapposizioni, eleganza assoluta, ricami ispirati alla perfezione della natura, allure sofisticata, avvincente contemporaneità, incantevole raffinatezza.

Cosa vuole offrire alle sue spose?

Desidero offrire loro emozionanti e differenti storie d’amore nelle quali incontrare e riconoscere l’abito che le interpreti e le valorizzi perfettamente e che, indossato nel giorno del Sì, le renda orgogliose, fiere, straordinariamente belle e felici.

Quale è il suo impegno quotidiano?

La ricerca dell’eccellenza, nonché una qualità che si conquista con passione e strenuità, passo dopo passo.

Alessandro Angelozzi, il dovere di un bridal designer quale sarebbe?

Vi è il dovere morale di essere pienamente partecipi alle esigenze e ai desideri della futura sposa, in realtà cercare e creare quell’armonia che è vera bellezza nella quale lei possa sentirsi libera.  Pienamente accolta, totalmente serena. Tutto deve essere in profonda sintonia e offrire magia. Elisabetta Canalis e Martina Stella, due spose d’eccezione che hanno scelto i suoi abiti.

Alessandro Angelozzi Lost Paradise 2017 Life&People Magazine Lifeandpeople.it

Ma ancora più importante è stato vestire le due star italiane? 

Elisabetta è una donna affascinante, elegante nei modi, seducente e molto spontanea.  Direi che la sua semplicità e naturalezza a volte sono quasi disarmanti, è la bella ragazza della porta accanto.  Per di più Elisabetta è inoltre una donna molto intelligente e pratica e la sua decisione sulla scelta dell’abito è stata presa in pochissimo tempo, lei è molto sicura di sé e del suo gusto. Nel 2014, per le nozze con Brian Perri, le ho realizzato un abito importante e femminile, ma al tempo stesso giovane e frizzante, come è lei.  Come risultato di questo anche un tocco di romanticismo in più; chi la conosce bene sa che è una gran sognatrice!  Rigorosamente bianco, anche per accogliere i desideri della mamma alla quale è particolarmente legata. Un abito bellissimo con un velo straordinario in pizzo.

Martina Stella aveva le idee chiare?

Martina, sposata nel 2016 con Andrea Manfredonia, aveva l’idea precisa di voler un abito tradizionale, classico.  Fisicamente è una donna molto carina, mediterranea. In tutto onestà mi sono sentito di spingerla verso una scelta sì classica ed importante, ma anche molto femminile.  E lei ha accettato. L’abito che ha indossato è in un bellissimo pizzo realizzato a mano da bravissime artigiane italiane. In ogni caso una lavorazione che ha richiesto molto tempo ma ne è valsa la pena. Con una coda molto lunga, che evidenzia la fisicità di Martina. Per lei un importante velo principesco, tagli particolari per sottolineare la schiena e la parte posteriore dell’abito. E poi la manica lunga, un dettaglio di tendenza dato che vi è un ritorno al bon ton.

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