Ecologia e sostenibilità sono termini che vanno di pari passo con qualsivoglia iniziativa imprenditoriale, a prescindere dal settore specifico in cui quest’ultima eserciti le sue funzioni. Il mondo della moda e della produzione tessile in generale hanno un impatto ambientale ancora troppo significativo: non sorprende dunque che emergano sempre più brand sostenibili, iniziative nate con il preciso scopo di aprire la strada a un nuovo modo di approcciarsi alla produzione industriale di capi d’abbigliamento. Questa è anche la storia di Bite Studios, marchio svedese fondato da William Lundgren e Veronika Kant nel 2016, generato per offrire ai propri clienti indumenti sostenibili che non rinuncino al glamour e allo stileEd è proprio lì, nello studio in centro a Stoccolma da cui operano, che i più rivoluzionari stilisti della scena europea progettano le loro ultime creazioni, avvalendosi dei materiali più innovativi disponibili sul mercato, spesso curiosamente prodotti in Italia. Costruire un brand che sia ecologico ma anche profittevole è una sfida certamente ardua, che si può vincere solamente con l’impegno ed il giusto fiuto imprenditoriale.
Hailey Bieber e Karlie Koss,
Ashley Graham e la principessa Rania di Giordania: alcuni nomi altisonanti di celebrità che hanno già apertamente appoggiato il progetto di Bite Studios. I Bite Lovers (così vengono chiamati i clienti più affezionati di questa azienda) si moltiplicano e si propagano in tutto il mondo: come i migliori analisti di mercato sottolineano infatti già da tempo, il livello di attenzione alla sostenibilità e alle problematiche legate all’ambiente dimostrate da una azienda rappresenta un fattore di valutazione decisivo nello spingere le nuove generazioni ad acquistare un prodotto, vista la sempre più crescente coscienza ecologica tanto cara ai più giovani.
I brand sostenibili, già adesso e sempre più in futuro, non saranno solo dunque progetti finalizzati alla pura salvaguardia della natura, sostenuti, spesso a fatica, tramite donazioni e finanziamenti di terze parti, ma anche fruttuose iniziative economiche capaci di entrare nel mainstream attirando milioni di clienti. Per quanto riguarda Bite Studios, i loro lavori si basano soprattutto sulla materialità, componente imprescindibile che indirizza le scelte progettuali del brand. Seta bio, lana di alta qualità e cotone corto biologico, nient’altro che la pura avanguardia nel campo dei materiali che rappresentano il nuovissimo “lusso sostenibile”. I loro design affondano le radici in un minimalismo prettamente femminile, caratterizzato da capi eleganti e disinvolti, per uno stile fresco e chic.
“By Independent Thinkers for Environmental Progress”,
la sigla di BITE che già lascia presagire a chi la legge la mission del marchio. Meno dell’1% dei materiali delle loro collezioni è sintetico, una cifra impressionante se rapportata all’oltre 60% di tutti gli indumenti prodotti nel mondo, che sono invece derivati della lavorazione del petrolio. Numeri incoraggianti, una storia di progresso e sostenibilità che si spera possa ispirarne tante altre.
In quest’ottica, diventa fondamentale il sostegno delle celebrità, ma anche e soprattutto dei rivenditori più blasonati, come ribadito in una intervista dagli stessi Lundgren e Kant:
“Ci sono stati miglioramenti costanti durante l’intero percorso di BITE, piuttosto che un unico momento decisivo. Il finanziamento è una parte importante della storia di ogni brand nella moda, così come la conquista di rivenditori chiave come Harrods, Le Bon Marche, Printemps, LuisaViaRoma, Nordstrom, Neiman Marcus, Moda Operandi ecc. I rivenditori di lusso ci fanno conoscere a livello mondiale, così come tutte le celeb che indossano BITE, e questo è stato importante per noi nello sviluppo della nostra visione.”
Una storia imprenditoriale, etica e profittevole come poche altre, che rappresenta un importantissimo avamposto da prendere a modello per chiunque voglia avventurarsi nel tortuoso labirinto della moda, mosso da nobili principi e da quell’instancabile desiderio di salvare il mondo, fondando uno dei tantissimi brand sostenibili che presto prenderanno d’assalto le passerelle di ogni angolo del pianeta.