Le regole del Bon Ton fanno parte della nostra cultura fin da tempi immemorabili: egizi, greci e latini già avevano sviluppato un’etichetta ante litteram. Piangere a un funerale romano, per esempio, era considerato di cattivo gusto, così come dimenticarsi di fare un dono ad un’ospite che è stato in visita in una casa della raffinata Atene, dove nacque il concetto di Xenia, quella oggi definita ospitalità, che costituiva un vero e proprio dovere di natura religiosa nella società dell’antica Grecia. Questa necessità di codificare comportamenti accettabili e desiderabili in società, ha generato una letteratura spesso in grado di rivelarci peculiarità e stranezze che restituiscono anche un punto di vista privilegiato sugli usi e costumi dei nostri avi, considerato che le prime opere dedicate al galateo della storia nascono proprio in Italia, per poi diffondersi e diversificarsi nel mondo.
Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione (1528)
Dopo aver frequentato le Corti più sfarzose del Rinascimento italiano, l’umanista mantovano Baldassarre Castiglione ha riunito le caratteristiche del cortigiano perfetto nel suo capolavoro: Il Cortegiano, considerato uno dei testi fondamentali sul comportamento e l’etichetta. Castiglione non si limita a fornire le tipiche indicazioni pratiche dell’etichetta a Corte, ma designa un modello; il cortegiano non è solo capace di capire chi salutare e come a seconda dello status nobiliare e sociale, ma è anche un individuo raffinato, colto e virtuoso, in grado di comportarsi e adattarsi ad ogni contesto, brillando per arguzia ed eleganza.
Il Galateo di Giovanni della Casa (1558)
Quando un titolo definisce un intero concetto per le generazioni a venire, si tratta senza dubbio di una Bibbia, un testo di base, la pietra angolare di un topos. Quando Giovanni Della Casa, vescovo e diplomatico romano, pubblica Galateo overo de’ costum, il libro diventa immediatamente uno dei trattati più noti sull’etichetta in tutta Europa. Una guida completa sulle buone maniere e sul comportamento appropriato da tenere nella società rinascimentale, ma valido ancora oggi.
Essays di Michel de Montaigne (1580)
Sebbene non si tratti di un manuale di galateo in senso stretto, i celebri Saggi di Montaigne offrono riflessioni profonde sul comportamento umano e sulla vita sociale del suo tempo, toccando spesso temi di cortesia e buone maniere.
The Tatler e The Spectator di Joseph Addison e Richard Steele (1709-1714)
Due pubblicazioni periodiche del XVIII secolo che hanno avuto un’enorme influenza sulla società britannica, promuovendo norme di comportamento e buone maniere attraverso saggi e articoli spesso conditi dal tipico humor inglese.
Emily Post’s Etiquette di Emily Post (1922)
Emily Post con questo libro divenne il punto di riferimento per il Bon Ton nella scoppiettante e innovativa società dei favolosi anni ‘20 del Novecento. Il cambio di prospettiva rispetto agli autori europei e britannici permette alla Post di fondare un nuovo galateo, più moderno e aderente alle mutazioni sociali e alla differente struttura sociale degli Stati uniti che, anche grazie a questo testo, cominciano a divulgare la loro visione del mondo e delle buone maniere in salsa americana. L’etichetta di Emily Post ha stabilito standard per il comportamento sociale soprattutto negli USA, dove continua ad essere punto di riferimento del bon ton contemporaneo.
Il saper vivere di Donna Letizia (1960)
Diventata un vero e proprio guru per le donne italiane di qualsiasi estrazione sociale grazie alle sue rubriche dedicate alle regole del Saper Vivere, Colette Rosselli utilizzò il suo noto pseudonimo per firmare quello che è divenuto un classico delle buone maniere. L’opera di Donna Letizia ha portato le donne italiane nella modernità, le ha sostenute nella difficile lotta per l’emancipazione e ha anche contribuito a rieducare alla gentilezza e alle buone maniere una società che stava rinascendo sulle ceneri della guerra e si incamminava verso il boom economico.
Miss Manners’ Guide to Excruciatingly Correct Behavior di Judith Martin (1979)
Con approccio umoristico e moderno, la statunitense Judith Martin, meglio nota come Miss Manners, offre consigli sul galateo adatti al XX e XXI secolo, grazie ad una forte enfasi sull’importanza del rispetto e della cortesia. I suoi seguitissimi canali social per alcuni sono il segno che la cultura del bon ton sia ancora attrattiva e per altri la conferma dell’impietoso declino dell’educazione e del rispetto tra gli interessi delle persone.