Sta per cominciare una stagione ricca di novità per il mondo della moda; dopo un anno contrassegnato da diversi cambi di direzione creativa, il 2024 offrirà molteplici spunti di interesse, nuovi debutti segneranno il cammino di prestigiose maison; altri brand, Givenchy in primis, sono invece in attesa di trovare il profilo più idoneo, avviando una fase transitoria. Diversi i nomi coinvolti, uniti però da una tendenza comune: scommettere su personalità giovani e senza grande esperienza alle spalle.
Alexander McQueen: debutto tra le polemiche
Pochi mesi fa Sarah Burton ha presentato la sua ultima collezione Primavera Estate 2024 alla guida di Alexander McQueen, lasciando così un incarico durato 23 anni. La casa di moda del gruppo Kering per sostituirla ha scommesso su un volto molto giovane: l’irlandese Sèan McGirr, noto per la sua esperienza in Bruberry, Dries Van Noten e JW Anderson. La notizia tuttavia non è stata presa in modo positivo dagli addetti ai lavori, i quali hanno accusato il brand di aver scelto l’ennesimo uomo bianco, venendo meno alle politiche inclusive. Lo stilista debutterà il prossimo mese, con la responsabilità di conquistare una platea scettica e delusa.
Il ritorno di Kamali
Rientra dalla porta principale Chemena Kamali, stilista che sostituisce Gabriela Hearst alla Direzione Creativa di Chloè. Un ritorno speciale per la stilista tedesca che ha mosso i primi passi proprio all”interno della casa di moda francese, collaborando a stretto contatto con due delle designer più importanti della storia del marchio, Clare Waight Keller e Phoebe Philo. Kamali condurrà Chloè in una nuova fase creativa, attenta al proprio heritage ma proiettata in visione più moderna.
Il debutto di Tamburini in Tod’s
Prosegue nel segno della continuità il cammino di Tod’s. Lo scorso dicembre è entrato in qualità di Creative Director Matteo Tamburini, il quale raccoglie l’eredità di Walter Chiapponi. Il debutto avverrà durante la Settimana della Moda di Milano, dove l’artista presenterà la prima collezione donna Autunno Inverno 2024, coronando così un sogno: è la prima volta che il giovane, classe 1982, conquista una mansione così prestigiosa, maturata grazie ad una lunga gavetta e alla recente esperienza in Bottega Veneta sotto l’ala protettiva di Daniel Maier.
Rebus Givenchy: cosa farà Moschino?
Sono tuttavia ancora diverse le maison che cominceranno la stagione senza una guida stabile. Il 2023 si è chiuso con l’addio di Matthew M. Williams che, dopo tre anni non particolarmente entusiasmanti, ha abbandonato il timone di Givenchy per fondare 1017 ALYX 9 SM, il suo nuovo brand. Al momento il gruppo LVMH, proprietario del marchio, prende tempo; anche se indiscrezioni parlano di un eventuale arrivo di Simon Porte Jacquemus, considerato da molti l‘enfant prodige della moda francese famoso per aver raggiunto il successo tramite l’utilizzo dei social network.
Si dovrà invece attendere sicuramente di più per conoscere il destino di Moschino che, purtroppo, ha perso il Neo Direttore Creativo Davide Renne, morto lo scorso novembre pochi giorni dopo il suo ingresso ufficiale nella maison. Una vera tragedia che porterà l’azienda a ragionare su quale nome scegliere in vista di una gestazione che si preannuncia molto delicata.
Non arrivano al momento altre novità da casa Lanvin: il simbolo della moda francese lo scorso anno si è distinto per aver deciso di non ingaggiare alcun Direttore Creativo stabile, affidandosi a professionisti diversi. L’operazione ha generato la proficua collaborazione con un gigante della musica urban: Future. Soltanto le risposte del mercato suggeriranno ai vertici del marchio se proseguire su questa strada oppure tornare alle vecchie tradizioni.
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