Se è vero che ‘un diamante è per sempre’ è altrettanto vero che fra non molto lo vedremo forse brillare anche nel mondo del metaverso, magari indosso al nostro avatar. Dalla progettazione al banco di lavoro fino alla custemer experience, a scrivere il futuro dei gioielli sono, oggi, le nuove tecnologie. A partire, dunque, dal processo creativo, strumenti come realtà aumentata e virtuale, stampa 3D ed intelligenza artificiale diventano nuovi alleati di orafi ed artigiani. Una vera e propria rivoluzione digitale sta interessando le aziende del lusso rappresentando una grande svolta, soprattutto, per la jewellery industry. “Lusso e tecnologia: l’inizio di una nuova era” è il titolo di una recente ricerca, secondo cui, nei prossimi tre anni, i produttori di gioielli impiegheranno mediamente tre tipi di tecnologie emergenti in più rispetto a quelle già utilizzate.

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Il fenomeno della Digital Jewelry Week

Tra i giovani imprenditori che cavalcano l’onda dell’innovazione, spicca il ventiseienne Dario Rjeili, ideatore della Digital Jewelry Week, primo evento di gioielleria online che mira a supportare le nuove generazioni di artigiani orafi e designer under 30. Un ambizioso progetto, realizzato tramite la piattaforma Spatial, che, dal 2 al 7 ottobre, ha visto esposte in una vetrina virtuale ben 90 opere. Digitalizzare l’industria per abbattere le barriere economiche che si frappongono tra artigiani emergenti e la produzione delle loro creazioni, è l’obiettivo primario della settimana digitale del gioiello.

futuro gioielli | Life&People MagazineLa Digital Jewelry Week offre la possibilità di interagire con designer di tutto il mondo dando l’opportunità agli utenti di visionare ed acquistare accessori che non troverebbero certamente presso la propria gioielleria di quartiere. Come quelli, ad esempio, della collezione firmata dal colombiano Juan Sebastián Plah Galindo, il vincitore, appena ventiduenne, del contest indetto in occasione della DJW. Una collezione che si ispira alla terra d’origine del suo ideatore, appunto la Colombia, terra della quale i gioielli creati incarnano l’amore per la danza, la sensualità ed il romanticismo. A mostrare al pubblico virtuale i gioielli disegnati da Plah Galingo, durante l’evento digitale, sono tre animazioni con musica in cui i suoi preziosi ballano in coppia al ritmo delle canzoni Colombiane.

Il dibattito sulle nuove tecnologie e i gioielli

Certamente visionario il progetto del giovane Dario Rjeili che probabilmente si è lasciato ispirare da quell’ondata di rivoluzione e progresso che è nell’aria già dallo scorso settembre, mese in cui il palco del Teatro Palladio di Vicenza ha ospitato il seminario “The coming revolution: artificial intelligence and its impact on the jewellery industry”.

futuro gioielli | Life&People MagazineDibattito dal titolo emblematico che vede confrontarsi speaker esperti del settore quali David Block, Ceo di Sarine Technologies, società che sviluppa, produce e vende tecnologie per l’industria  diamanti, Sara Yood, Deputy General Counsel del Jewelers Vigilance Committee, Paola De Luca, co-founder e Creative director di Trendvision Jewellery + Forecasting.

Start up e artigiani innovatori

E l’ideatore della Digital Jewelry Week non è l’unico a subire il fascino di certi avanguardistici discorsi. Esplorando il panorama internazionale dell’industria del gioiello, si incontrano interessanti start up pronte a sperimentare e varcare i limiti del ‘reale’. Tra queste la Change2 che, attraverso realtà aumentata e configurazione 3D, rileva misure di anelli e bracciali inquadrandoli, o l’esperienza proposta da Art&sofT,  che lancia software gestionali multilingua dedicati esclusivamente al settore dei preziosi, integrati con servizi di business intelligence per sincronizzare dati di un negozio fisico con quelli dell’ e-commerce.

futuro gioielli | Life&People MagazineIl vantaggio che le nuove tecnologie offrono, dunque, all’industria del gioiello riguarda, anche, il rapporto con i propri clienti ai quali AR e VR, con il supporto dell’intelligenza artificiale, garantiscono un’esperienza di acquisto molto più coinvolgente e immersiva. Di conseguenza, il consumatore ha la possibilità di personalizzare i propri pezzi partecipando al processo creativo. A tal proposito, interessante il progetto dell’artigiana Rosaria Coscia che con il suo brand, “Il Tocco di Minerva”, ha ideato una linea di orecchini che possono essere indossati ‘virtualmente’ grazie ad un filtro Instagram.

futuro gioielli | Life&People MagazineQuest’ultimo consente all’utente, non solo di ‘provare’ il gioiello, ma anche di abbinarlo ad un determinato outfit. L’esperienza di realtà aumentata proposta dal brand della Coscia, inoltre, permette, inquadrando un QR code, di entrare nel laboratorio de Il Tocco di Minerva e di scoprire le tecniche e i materiali con cui gli accessori sono stati realizzati.

I gioielli nel metaverso

Come spiega Giovanni Scarangella, marketer e sviluppatore di applicazioni di virtual e augmented reality, nonché ideatore del progetto presentato da Rosaria Coscia,

<<oggi, brand di accessori e gioielli si stanno avvalendo della realtà virtuale ed aumentata in collaborazione con l’intelligenza artificiale. Questo perché l’AI lavora secondo una logica base per cui, quando il cliente si approccia all’acquisto di un prodotto, un sistema chiamato Machine Learning gli permette di poter visionare l’accessorio più conforme alle sue modalità di utilizzo, ai suoi gusti>>.

futuro gioielli | Life&People MagazineCome è possibile tutto questo? Grazie all’intelligenza artificiale; essa è in grado di leggere e individuare, tramite algoritmo, quali sono gli acquisti fatti di recente da un utente guidandolo e suggerendogli prodotti che potrebbero interessargli maggiormente. Non è difficile, a questo punto, immaginare il futuro dei gioielli: un futuro all’insegna del metaverso in cui pietre preziose faranno ‘brillare’ showroom virtuali popolati dagli avatar di artigiani e designer. E, ogni donna amante dei gioielli, quasi come una futuristica Audrey Hepburn nei panni della celebre Holly, potrà far colazione davanti alle vetrine ‘virtuali’ di Tiffany, questa volta, senza dover uscire di casa ma comodamente dal proprio divano.

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