Il mondo nell’enologia non smette mai di stupire. Ogni giorno le cantine più influenti del pianeta studiano e ricercano nuove combinazioni per rendere i loro prodotti unici nel loro genere. Capita però anche che i produttori più in auge decidano di avvicinare mondi all’apparenza lontani, realizzando bottiglie edizione limitata impreziosite da un elemento decorativo lussuosissimo. È il caso dei gioielli che accompagnano l’esclusivo champagne della Maison francese Piper Heidsieck, Charles Heidsieck e Rare Champagne. Tre essenze diverse unite in una bottiglia Mathusalemm, magnum da sei litri del Rare Rare Rosé Millésime 2012 fatta a mano dall’artista francese William Amor. 

Un progetto sostenibile: storia d’amore fra le bollicine più preziose di Francia e un virtuoso saper fare che guarda al futuro

La collaborazione con Amor risale al 2021, avviata con lo scopo di sensibilizzare la comunità sui problemi dell’ambiente attraverso delle opere d’arte floreale derivanti da materiali plastici. Nella fattispecie gli scarti riciclati sono forniti direttamente da Rare Champagne, trasformati dall’artista seguendo fedelmente la percezione dei sentori che sprigiona una delle annate più fortunate, quella del 2012.

gioielli champagne piper heidsieck Life&People Magazine

Composta da Chardonnay (60%) e Pinot Nero (40%) lo Champagne sfrutta tutte le potenzialità del terroir offrendo un bouquet intenso e strutturato in equilibrio tra floreale, fruttato e speziato, riletto in arte visiva da Amor con aggraziati pendenti in cristallo chiamati “Les Joyaux de la Couronne”, petali floreali ad effetto essiccato e pistilli. Il rosa luminoso contraddistingue invece la nuance del prodotto, risaltato da alcuni riflessi blu che sfumano con il bagliore dei petali, lasciando spazio a un perlage sottile ma di carattere.

Rare Champagne e l’ambiente

La partnership con Amor certifica la grande attenzione sulla tematica green dell’azienda, premiata in tempi recenti con la certificazione B-Corp rilasciata da B-Lab, associazione che si occupa di valutare l’impegno ambientale dei brand, studiandone il modello di business fino all’etica generale, con un occhio di riguardo sull’impatto e sulla comunicazione con i clienti. Un tipo di approccio accompagnato ad una produzione vinicola studiata nei minimi dettagli e di grande qualità. Sono infatti solo dodici i millesimati dichiarati da parte di un’azienda che, da oltre cent’anni, offre prodotti talmente elevati da ricevere attenzione e riconoscimenti. Pensiamo ad esempio all’annata del 2013 del Rosé Millésime, vincitrice dell’ambito concorso Wine Challenge, complice anche una struttura ancor più allargata che abbraccia note tropicali, frutto di una vendemmia tardiva, effettuata soltanto ad ottobre.

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Lo Champagne e Maria Antonietta: una essenza che vive secoli di storia

L’impegno sostenibile da parte di Rare trova ancora più risonanza soprattutto se posto in relazione alla sua storia, riconducibile fin dai tempi della Regina Maria Antonietta. Le origini dello champagne risalgono a due secoli fa. Era il 6 maggio 1855 quando si svolse la celebrazione per il centenario della prima bottiglia Cuvée di Piper-Heidsieck donata alla Regina Maria Antonietta. All’epoca per festeggiare l’avvenimento Pierre-Karl Fabergé, gioiellerie dello Zar Alessandro III, ricevette l’incarico di creare una bottiglia preziosa, incastonata di diamanti. La tradizione si rinnova cento anni più tardi con Van Cleef & Arples che, ispirandosi al modello originale, progettò un’altra bottiglia speciale d’alta gioielleria contenente il primo millesimato di Rare, datato 1976.

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In tempi più recenti invece Mellerio, storica gioielleria fondata a Parigi nel 1515, ha rivestito uno degli ultimi millesimati, proseguendo così una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Sapendo leggere con grande spirito visionario i tempi, contraddistinti dalle lotte per il climate change, Rare Champagne ha saputo adattarsi anche alla società di oggi, mantenendo comunque intatto il suo fascino e la sua eleganza con la consapevolezza di poter creare bellezza anche con la nobile arte del riciclo, offrendo nuove possibilità e tracciando una via alternativa anche per il mondo del vino e del lusso.

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