Tornare a casa dopo una vacanza è sempre triste, ma ad allietare il nostro rientro è sicuramente l’abbronzatura faticosamente ottenuta. Se abbronzarsi è di per sé un’impresa che necessita di pazienza, riuscire a mantenere l’abbronzatura il più a lungo possibile dopo l’estate è quasi un’utopia. Le soluzioni per godersi un colorito ambrato e sano scongiurando la tanto temuta spellatura a chiazze sono tante: l’ applicazione costante di un buon doposole, la scelta di un bagnoschiuma delicato ed idratante. Bere molta acqua, almeno due litri al giorno, niente detergenti aggressivi sotto la doccia. A tavola molta frutta, lattuga, radicchio, pomodori e olio d’oliva.
Applicare sempre l’SPF
L’applicazione della crema solare su viso e corpo è a tutti gli effetti un passaggio skincare di fondamentale importanza che va svolto anche al rientro a casa. L’esposizione ai raggi UVA e UVB infatti non cambia in base alla location dove ci troviamo; le radiazioni solari sono in grado di danneggiare la pelle in qualsiasi momento andando a compromettere anche la tintarella guadagnata con fatica e dedizione durante le vacanze. Il primo step per preservare l’abbronzatura anche nelle settimane successive al proprio rientro dalle ferie è quello di applicare quotidianamente l’SPF su viso, decolleté, braccia e gambe cossicchè la pelle eviterà di screpolarsi, mantenendo un aspetto sano e uniforme. Optando per protezioni solari dalla texture più leggera e con fattore di protezione più basso si avrà la certezza di essere protetti e idratati, evitando scottature.
La scelta del bagnoschiuma
In estate la doccia dovrebbe sempre essere fatta preferendo acqua tiepida o fredda al posto di quella calda, e, anche la scelta del bagnoschiuma è essenziale. Prodotti eccessivamente aggressivi e caratterizzati da profumazioni forti potrebbero andare ad intaccare lo strato superiore dell’epidermide, rimuovendo alcuni strati di pelle in maniera disomogenea creando macchie e discromie. Optare invece per un bagnodoccia lenitivo, idratante con un buon inci (la lista delle componenti chimiche e degli ingredienti presenti sul retro della confezione) è la scelta migliore per pulire la pelle. L’avena colloidale, la glicerina idratante e l’olio di argan, così come quello di macadamia e jojoba sono alcuni degli elementi più indicati per chi vuole lenire la pelle senza lavare via l’abbronzatura.
Olio idratante e doposole
Finita la doccia, a pelle ancora umida è consigliabile applicare e tamponare un olio idratante. Questo passaggio consentirà di sigillare l’idratazione ottenuta con la doccia, creando una barriera che manterrà la cute luminosa e nutrita. La scelta dell’olio idratante è semplice: preferire un baby oil dall’inci breve sarà più saggio che cospargersi di altri tipologie di olio, chimicamente più complessi e dalla formulazione più pesante. Se applicato con costanza, l’olio eviterà quello sgradevole effetto “cartina geografica” tipico della desquamazione e donerà alla pelle una naturale luminosità che durerà anche le ore successive all’applicazione.
Il doposole invece è un prodotto essenziale. Pensato specificamente per andare ad agire sullo strato corneo, ovvero la parte più superficiale dell’epidermide, grazie alle sue proprietà idratanti e nutrienti contribuisce ad evitare la desquamazione della pelle, mantenendo l’abbronzatura più intensa. Lierac, con la linea Sunissime ha creato un latte doposole specifico da usare tutto l’anno, in grado di mantenere al meglio l’abbronzatura agendo anche sull’invecchiamento della pelle.
Scrub: sì o no?
Mantenere un colorito ambrato e sano richiede in primis il prendersi cura della propria pelle anche attraverso una costante esfoliazione. Procedere sotto la doccia con uno scrub delicato è sempre preferibile. Se esfoliare può sembrare un controsenso, l’andare a rimuovere lo strato superiore della pelle ha come beneficio quello di liberarla dallo strato di cellule morte che rischierebbero di ingrigire l’abbronzatura. Trovare il tempo per applicare un paio di volte a settimana sotto la doccia un gommage specifico per pelli abbronzate sarà sufficiente al fine di mantenere una tintarella luminosa e omogenea, donando alla pelle un aspetto sano e non opaco.
Tabù cloro
L’idea che il cloro della piscina “levi” letteralmente via l’abbronzatura faticosamente ottenuta è estremamente diffuso. Peccato si tratti una leggenda metropolitana che, per quanto si basi su principi chimici in parte veritieri, non è applicabile alla realtà se prendiamo in considerazione il classico bagno in piscina fatto in maniera occasionale. Il cloro è l’elemento chimico presente nelle piscine a scopo di sterilizzare l’acqua ed effettivamente non si sposa troppo bene con la pelle umana. Tuttavia, la dose di cloro libero in una piscina olimpionica segue sempre linee guide specifiche che non vedono mai il suo valore maggiore di 1.5 -2 ppm litro (parti per milione).
Questo significa che il cloro può seccare la pelle e produrre molto film idrolipidico, ma per non perdere l’abbronzatura basta semplicemente fare una doccia abbondante, con acqua dolce e non clorata, appena uscite dalla vasca. In questo modo si evita anche il rischio prurito a causa del cloro. Qualche ora all’aperto in piscina dopo le vacanze può solo contribuire a mantenere l’abbronzatura. Anche passeggiate al mattino o nel tardo pomeriggio sempre con un adeguata applicazione SPF, un buon doposole e un’esfoliazione settimanale aiuteranno la propria pelle a conservare e salvaguardare il colorito ottenuto al mare che, con un po’ di fortuna, resterà immutato fino all’autunno.
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