Clogs, dall’inglese “zoccoli”
, sono calzature realizzate completamente in legno e associate storicamente all’Olanda, di cui rappresentano il simbolo nazionale e dove venivano prodotte artigianalmente fin dal 1570. Le clogs si sono evolute nel tempo e negli anni Settanta hanno conosciuto un vero e proprio momento di gloria. Oggi gli zoccoli ritornano come accessorio glamour, al punto che Dsquared2 le ha proposte perfino per la Fall Winter 2022-2023, in versione audace e fluffly; per l’estate invece le clogs sono un’opzione versatile ed effortless, assolutamente da provare.
Come nascono le clogs?
Gli zoccoli in legno erano largamente indossati per lavorare nei campi e avevano la funzione di proteggere i piedi da pioggia e fango, isolandoli dal freddo. Quando l’usura li rendeva inutilizzabili, erano poi gettati al fuoco e usati come legname, per scaldarsi. I klompen, gli zoccoli olandesi, venivano intagliati a mano, usando legno di pioppo o salice, e il loro impiego si diffuse al punto che divennero le calzature adatte ad ogni circostanza; venivano indossate perfino nei matrimoni. Alcune botteghe artigiane sopravvivono ad Amsterdam, come De Klompenboer, dove è possibile ammirarne di tutti i tipi e dimensioni; si può anche assistere ad una dimostrazione di pittura a mano, oppure chiederne un paio custom, appositamente decorato secondo i propri gusti ed esigenze.
Gli zoccoli e gli anni Settanta
Le celebri calzature in legno che oggi chiamiamo clogs arrivano però dalla Svezia e, pur sviluppandosi a partire dai tipici klompen olandesi, se ne distinguono per via della tomaia in pelle e per l’apertura sul retro che le accomuna alle mules. Negli anni Settanta, le clogs diventano estremamente popolari, anche grazie all’ abbinata con i bell bottoms, o pantaloni a zampa d’elefante. Il merito è anche dell’estetica celebre dei Figli dei Fiori. La controcultura Hippy, che si diffonde a partire dagli anni Sessanta, contribuisce infatti a diffondere questa tipologia di calzature, associate ad uno stile di vita maggiormente in armonia con la natura. Ma non solo, celebrità e modelle in clogs iniziano a conquistare le pagine delle riviste, si pensi a Caroline Munro o alle modelle Nikki Ross e Lula. Gli ABBA, la leggendaria band di origini svedesi, creò perfino la propria omonima linea di clogs.
Sul piccolo schermo
L’estetica anni Settanta sta suscitando un rinnovato appeal in fatto di moda e stile, anche grazie alla tv. Si pensi alla seconda stagione di Fargo, la serie ispirata all’omonimo film del 1996 dei fratelli Coen, dove lo stile Seventies è riprodotto magistralmente, dall’ambientazione agli abiti; oppure alla sitcom That ’70s Show, dove le clogs sono l’accessorio must have di Donna (Laura Prepon), una dei protagonisti delle serie, tornata nuovamente alla ribalta grazie all’ultimo degli spin-off in onda su Netflix. L’esempio più recente, poi, è L’estate in cui imparammo a volare, altra serie Netflix che costruisce un accurato e divertente spaccato di moda, dagli anni Settanta ad oggi, grazie ai flashback e fast forward propri della struttura narrativa.
Le clogs sulla passerella di Etro
Numerosissimi i designer che hanno proposto gli zoccoli e le loro rivisitazioni sulle passerelle. Dalle collezioni Pre, Fall Winter, Spring Summer e Resort, ce n’è davvero per tutti i gusti. Nella Spring Summer 2023, le clogs hanno spopolato da Etro. Marco De Vincenzo sperimenta sia con i tessuti che con i modelli. Le altezze vertiginose dei tacchi a rocchetto, con le punte arricciate all’insù, caratterizzano clogs in tessuto di raso dai colori neutri, dal crema, ai marroni, con alcune vistosissime eccezioni: verdi smeraldo e magenta, sempre in pendant con i miniabiti. Non mancano neppure le alternative a stampa con i motivi tipici della casa di moda milanese.
Gli zoccoli secondo Acne Studios
Una collezione ricca di contrasti è quella presentata da Acne Studios al Palais de Tokyo per la Spring Summer 2023, dove le modelle hanno fatto sfoggia di outfit genderless, un po’ coquette e un po’ punk, dove gonne, pantaloni, abiti e borse dai toni pastello, sono stati mixati con borchie e accessori dal sapore dark. Anche le texture contribuivano al generale effetto sorpresa, non solo tessuti dal finish lucido, come il raso, ma anche stampe vichy. Ai piedi, clogs dalla punta quadrata con applicazioni spiked, in baby blue e pink, ma anche rosso e nero.
Bottega Veneta e le clogs nella Resort 2023
Matthieu Blazy, invece, reinterpreta le clogs contaminandole con le mules. La forma si allunga, il tacco si abbassa, mentre appaiono borchie a decorare la tomaia della scarpa, i cui materiali si arricchiscono di un finish lucido, nei colori del bordeaux e grigio. Gli zoccoli quindi non sono più solo le scarpe tipiche degli amanti del boho; ma si rivelano versatili, moderne e più glamour che mai.