Quando si tratta di capelli biondi, il biondo scandi, tipico dei paesi scandinavi, generalmente Svezia, Norvegia e Danimarca, rappresenta l’ideale cromatico che tutte le “spiritualmente bionde” vorrebbero raggiungere. Eppure, bisogna prendere atto della realtà ed imparare ad usare al meglio i doni naturali offerti dal proprio pool genetico, anche in fatto di capelli. Ma questa estate, un nuovo, interessantissimo trend, chiamato scandi hairline, giunge in soccorso di tutti coloro che stanno pensando di schiarire i propri capelli o di rinnovare il proprio look con i colpi di sole.
Che cos’è la scandi hairline o colpi di sole al contrario?
A differenza del più esuberante money piece – il trend dal sapore anni Novanta amato da celebrities come Dua Lipa – che schiarisce solo due sezioni di capelli ai lati del volto creando un forte contrasto con il resto della chioma; la scandi hairline consiste nel realizzare, all’altezza della fronte, schiariture ad hoc, precise e calcolate, di circa due toni più chiare del proprio colore naturale. Scettici?
Come si ottiene
No, non si tratta di un look alla Milla Jojovich nel film Il Quinto Elemento; questa tecnica infatti, agisce molto delicatamente solo sull’area dell’attaccatura dei capelli e dei cosiddetti baby hair. Prima si applica uno schiarente sulle radici e poi si spinge poco colore con le dita verso le lunghezze, per un risultato soft e il più naturale possibile. La scandi hairline è una tecnica di colorazione e contouring del viso, che illumina il volto, donando un effetto sun-kissed, da post vacanza al mare, con un bonus: schiarire le radici, aiuta anche a camuffare visivamente la presenza dei capelli bianchi durante la fastidiosa ed inevitabile fase di ricrescita.
Come mantenere nel tempo l’effetto scandi?
Per quanto riguarda i temuti effetti a lungo termine della colorazione, gli esperti assicurano che il mantenimento dei colpi di sole al contrario è piuttosto semplice; basta mettere in atto semplici accorgimenti, come includere nella propria routine di lavaggio, l’uso settimanale di uno shampoo viola. Si tratta di un prodotto apposito per capelli biondi o trattati, con pigmenti violacei che neutralizzano le sfumature gialle e arancioni, proteggendo i capelli dall’ossidazione e aiutando a preservare la colorazione del parrucchiere più a lungo possibile.
I colpi di sole al contrario sono adatti a tutti?
Come suggerisce il nome stesso, la scandi hairline è una tecnica che esalta al meglio i capelli biondi naturali o trattati chimicamente, ed è possibile realizzarla tuttavia anche su basi più scure, dalle tonalità fulve a quelle nocciola e castane. Si pensi a Taylor Hill e al suo iconico castano cenere, al caramello apparso sulle passerelle di Victoria Beckam nella SS 2023 a New York, o alla tonalità miele scelta da Zendaya. Qualunque sia la base di partenza, la regola non cambia, bisogna sempre schiarire le radici al massimo di due toni rispetto al proprio colore, per ottenere l’ambito risultato effortless, luminoso e naturale.
Scandi hairline e capelli argento
Una modalità interessante di applicare questo trend è anche quella che gioca con le tonalità argentee o ghiaccio, esplorando la scala dei grigi. Le tecniche di colorazione che meglio si abbinano alla scandi hairline sono balayage, babylights e il summer illuminage. Si tratta di metodi accomunati dall’intento di creare movimento e giochi di luce sulla chioma, attraverso le schiariture, creando volume e accendendo i riflessi, sempre tendendo ad un risultato naturale, grazie alle sfumature morbide e giochi di colore.
Quali tagli scegliere?
C’è l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i tagli da scegliere: il bob in versione long, o nella variante corta e straight sfoggiata dalla modella svedese Elsa Hosk a Cannes, oppure ancora ondulato, come quello della cantante Julianne Hough; le onde romantiche o le beach waves à la Gigi Hadid degli esordi; ma anche tagli corti come pixie cut. Non ci sono limiti alle applicazioni della scandi hairline che si dimostra, infatti, estremamente flessibile, a differenza di altre tecniche di colorazione e schiaritura, come il balayage ad esempio, che necessitano di una lunghezza minima da rispettare per rendere al meglio il movimento della luce sulle chiome.