Un ritorno estremamente significativo. Non passerà certamente inosservato l‘album “Innamorato“, secondo capitolo discografico di Blanco uscito oggi e trainato da un duetto con Mina destinato a rimanere per sempre scolpito nella memoria collettiva. Un lavoro che certifica un talento assoluto per un giovane artista che, all’età di vent’anni, intraprenderà a partire da questa estate il primo tour negli stadi.
L’amore secondo Blanco
Un disco incentrato sul tema dell’amore. Nel corso delle dodici tracce infatti l’artista si mette completamente a nudo, spogliandosi di ogni sovrastruttura raccontandosi attraverso i due filtri che hanno sempre contraddistinto la sua breve carriera fino a questo momento: la trasparenza e l’autenticità, due elementi sciorinati con lo stile che hanno reso grande il cantante, sempre abilissimo a spingere l’acceleratore sul versante emozionale riuscendo a risultare cullante e aggressivo, dolce e animalesco, melodico e martellante.
In “Innamorato” l’amore non è inteso soltanto con un’accezione romantica o sentimentale, bensì in senso lato: nelle canzoni infatti Blanco affronta il legame con la propria famiglia, la devozione verso la musica e l’arte oltre a dimostrare attenzione verso le cose più semplici della vita, proprio quelle che rendono le nostre giornate veramente speciali.
La miscela sonora del disco
Tutte queste sfaccettature sono tradotte in musica da un impasto sonoro accattivante e soprattutto vario, costruito nei minimi dettagli grazie all’apporto del producer Michelangelo. Nell’album si palesano influenze elettroniche a tinte scure e richiami provenienti dal mondo del funk oltre che alcuni asset tipici degli anni 80, palesi soprattutto nell’utilizzo dei synth. Ma la vera arma segreta di Blanco resta, anche in questa ultima fatica, il sapientissimo uso della melodia (a questo giro impiegata a tutto spiano proprio con l’intento di lasciare il segno) resa quasi a-temporale e in alcuni passaggi con chiarissimi riferimenti alla tradizione cantautorale italiana. Quest’ultimo aspetto, estremamente interessante, è stato affrontato anche da Madame ne “L’amore”, segno di quanto le nuove generazioni vedano ancora come punto di riferimento la lezione dei cantautori più grandi del nostro tempo.
Il duetto con Mina: ciliegina sulla torta dell’album “Innamorato”
Dopo la controversa esibizione (o non esibizione, a seconda dei punti di vista) realizzata sul palco di Sanremo con “L’isola delle rose”, Blanco ha deciso di sparire momentaneamente dalle scene ripresentandosi dopo due mesi di silenzio assoluto con un singolo da sogno: “Un briciolo di allegria”, canzone registrata in duetto con Mina che, secondo gli esperti, può avere tutte le carte in regola per diventare un “istant classic”.
Più che un semplice duetto, quello tra la tigre di Cremona e il giovane musicista lombardo è un vero e proprio dialogo a due, impostato in una modalità molto classica. Le due voci infatti si cercano, si rincorrono, armonizzano arrivando a cantare all’unisono un inciso molto lungo e radiofonico, in grado di far impazzire i teenager ma di colpire, proprio grazie a Mina, davvero tutte le età. Il brano poi, oltre funzionare benissimo, abbatte qualsiasi gap generazionale malgrado una differenza d’età notevole, infatti i due protagonisti risultano credibili ed appassionati. Un particolare tutt’altro che banale.
Il primo tour negli stadi di Blanco
Dopo il successo travolgente del 2022 Blanco nel mese di luglio realizzerà due concerti speciali nei due stadi più importanti d’Italia. il 4 luglio il cantante sarà di scena allo Stadio Olimpico d Roma, mentre il 20 luglio infiammerà lo Stadio San Siro di Milano. Due eventi speciali, in cui il bresciano avrà l’occasione di impreziosire ancora di più il significato del suo nuovo album servendosi anche di un impianto scenico ad altissima tecnologia. C’è chi è sicuro che si tratterà del concerto più bello dell’estate, toccherà a lui confermare le aspettative.
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