Una collezione destinata a lasciare il segno. Sta per arrivare Swatch Art Journey, capsule collection divisa in cinque omaggi che sancisce la collaborazione tra la celeberrima azienda di orologi con i musei più importanti del mondo, ovvero il MoMa di New York, gli Uffizi di Firenze, la Fondazione Magritte e il Louvre di Abu Dhabi. Mondi lontani uniti da un intento comune: far intraprendere un viaggio nel tempo attraverso l’arte, impreziosendo i segnatempo con i capolavori degli artisti più esemplificativi della storia, da Botticelli a Lichtenstein.
Il dialogo continuo tra Swatch e l’arte
Non è la prima volta che il brand svizzero confeziona un’operazione di questo genere. In passato infatti si ricordano le collaborazioni con il Rijksmuseum di Amsterdam e con il Thyssen-Bornemisza Museum di Madrid (2018) oltre che con il Louvre di Parigi (2019), con il MoMa di New York (2021) e con il Centre Pompidou (2022). L’arte, tra l’altro, ha sempre gravitato nell’azienda fin dagli inizi. Nel 1985 infatti, a soli due anni dalla sua fondazione datata 1983, Swatch ha lanciato la prima serie “Art Special”, operazione mirata a diffondere proprio l’arte in modo innovativo.
Nel 1986 è poi cominciata una florida partnership con i grandi protagonisti della scena artistica novecentesca: pensiamo ad esempio a Keith Haring, impiegato per quattro anni in azienda per disegnare il motivo di modelli poi diventati dei cult come il Mille Pattes. Da non dimenticare poi i contributi di Mimmo Paladino, Mimmo Rotella, Nam June Paik, Spike Lee, Renzo Piano o Vivienne Westwood. Importante segnalare anche come, dal 2011, esista lo Swatch Art Peace Hotel, quartier generale sito a Shanghai (nell’edificio che un tempo ospitava il Peace Hotel South Building): un vero e proprio spazio creativo in grado di offrire il massimo del comfort e della concentrazione agli artisti che, sfruttando la location, possono essere liberi di sfoggiare tutto il loro estro.
I dettagli sulla Swatch Art Journey: Lichtenstein e Magritte
La linea Art Journey è proposta come un lungo viaggio nel mondo dell’arte dal XV al XX secolo, costellato da correnti e ispirazioni diverse, passando dal rinascimento alla pop art toccando correnti avanguardiste come il surrealismo. Le cinque capsule saranno rilasciate in due momenti distinti : il primo lancio, previsto il prossimo 16 marzo, sarà dedicato a Lichtenstein e Magritte. Il secondo, su Hokusai e Botticelli, è invece pianificato per il 13 aprile.
Insieme al MoMa di New York, Swatch ha deciso di tributare la Pop Art prendendo come punto di riferimento l’icona Roy Lichtenstein, una scelta mirata visto il centenario dell’artista che si celebra proprio quest’anno. I due orologi dedicati al genio di Manhattan, ispirati alle opere “Girl” e “The melodie hants my reverie” esaltano al massimo lo stile del fumetto e la tecnica dei punti cromatici, tratto caratteristico dello statunitense.
Anche per René Magritte si tratta effettivamente di un anniversario, precisamente del suo centoventicinquesimo compleanno: gli orologi dunque ricalcano i suoi due grandi capolavori “Le fils de l’homme” e “La Trahison des images”, quest’ultimo ornato anche della storica frase “Ceci n’est pas una pipe” inserita nel cinturino.
La femminilità di Botticelli
Gli Uffizi e Swatch si sono invece uniti per commemorare il Maestro del Rinascimento Sandro Botticelli, decidendo di costumizzare due orologi con la famosissima “Nascita di Venere” (collocando nel cinturino la spinta della Dea verso la spiaggia da parte di Zelfiro e Aura) e con “Allegoria della Primavera”, gemma del fine Quattrocento. Imperdibile anche l’ultimo pezzo della serie, un prezioso segnatempo rappresentante la “Grande onda al largo di Kanagawa” di Hokusai, altra Opera dal fortissimo impatto visivo che sarà senza particolari dubbi uno degli item più venduti dell’anno. Aspettare per credere.
Leggi anche: MoonSwatch Moonshine Gold: il lancio in quattro città del mondo