Caro bollette, guerra e pandemia. Dalla vigilia 2020 l’Occidente, in particolare l’Europa, continua a subire dei duri colpi. Le ripercussioni di questi eventi sono state di vario genere: sociale, morale ma soprattutto economico. Molti piccoli risparmiatori si sono trovati a dover fronteggiare, dopo un anno e mezzo di chiusure e lockdown, una riduzione delle proprie entrate e uno smisurato aumento delle proprie uscite. Non è però passata la voglia di vivere: dopo lo shock della solitudine e del confinamento molti sono tornati progressivamente alla socialità, concedendosi di tanto in tanto delle piccole gratificazioni. Cenare fuori un po’ più di frequente, prenotare un appuntamento per una manicure o tornare per qualche sera al cinema e a teatro sono solo alcuni dei modi per evadere dal ritmo martellante delle breaking news. Questo meccanismo risulta ancora più evidente nel campo del beauty e della cura della persona, in particolare nella nicchia dedicata al rossetto con il tanto chiacchierato “lipstick effect”. Il dato più recente riguardo a questo fenomeno risale al 2022: in Germania le vendite di questo prodotto hanno subito una forte impennata, registrando un aumento di fatturato del 16%.
Il lipstick effect: un rossetto che può cambiare il mondo
Questo dato, di primo acchito, può sembrare del tutto irrilevante: non si tratta però di un vezzo o di un trend momentaneo. Secondo gli economisti infatti rappresenta un segnale di crisi: gli acquirenti non potendosi più permettere delle grandi spese, si consolano con acquisti minori. Le donne lo fanno con rossetti e lip gloss, mentre gli uomini statisticamente prediligono il profumo. Formalmente il “lipstick effect” si concentra sulle abitudini di consumo riguardanti i beni di lusso, evidenziando come quelli più onerosi, come ad esempio le pellicce, subiscano dei forti cali. Al contrario i prodotti make-up di alta gamma, che rappresentano un costo più contenuto rispetto ai capi di abbigliamento o agli accessori, sono fra i più comprati. Però la “lipstick mania” ha finito per investire anche i marchi più commerciali e, dunque, più abbordabili. È il caso di Cosnova, casa madre del famosissimo logo Essence che ha chiuso l’anno appena trascorso con un surplus di oltre un terzo rispetto al 2021. Una buona notizia per tutti i produttori di questo cosmetico che avevano visto molti dei propri articoli rimanere in magazzino negli anni scorsi. Infatti negli interminabili mesi passati in quarantena e poi in smart working nessuno sentiva più la necessità di truccarsi le labbra. Lo stesso è valso durante le restrizioni, dove vigeva l’obbligo della mascherina.
Come è andata nel Duemila e nel Novecento
Le previsioni però non sono più tanto rosee nel momento in cui si traccia una piccola storiografia di questo avvenimento. Nella storia più recente infatti è stato registrato nel 2008 con il fallimento di finanziario della Lehman Brothers. Lo stesso copione si era ripetuto poco prima, nel 2001, in concomitanza della caduta delle Torri Gemelle. All’epoca l’attacco terroristico non rappresentò l’unico punto dolente per gli Stati Uniti: furono infatti gli anni della guerra in Afghanistan e della recessione. Ancora una volta i rossetti costituirono una contromisura emotiva ai foschi eventi che caratterizzarono l’inizio del millennio. La stessa reazione risale però anche agli anni Trenta del secolo scorso, in occasione della Grande depressione americana. Fra il 1929 e il 1933 si assistette a una crescita vertiginosa delle vendite di questo prodotto. Si arrivò infatti a dei picchi del +25% che risultavano impensabili prima del “Big crash” della Borsa di New York.
Che cosa muove l’acquisto del rossetto nel lipstick effect
In questi frangenti si può assistere parallelamente ad un incremento dei “beni rifugio” e di quelli “di consolazione”. Infatti se da una parte è necessario poter contare sull’oro e sul mattone, è altrettanto vero che non bisogna perdersi d’animo. E guardare il proprio riflesso allo specchio e vederlo più bello e curato può sicuramente aiutare a tenere alto il morale. Sembrerebbe dunque questa la ricetta vincente per affrontare i tempi difficili.
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