Importante novità in casa Ann Demeulemeester. Proprio pochi giorni fa infatti Ludovic De Saint Sernin ha preso il comando in qualità di Direttore Creativo della celebre casa di moda belga, preparando il suo esordio ufficiale pianificato per il prossimo mese di Marzo 2023 in occasione della Settimana della Moda di Parigi. Un incarico importante quello affidato al giovane designer, il quale ha preso sulle sue spalle uno dei brand europei più rivoluzionari di sempre. Per inquadrarne meglio il contesto, ripercorriamo in breve la storia del marchio Ann Demeulemeester, un brand pronto a vivere da questo momento in avanti una nuova fase.
I primi passi della stilista con il gruppo di Anversa
Il marchio Ann Demeulemester, fondato a metà degli anni ’80 (1987) dalla stessa stilista belga, esplode quando la designer è consacrata come esponente degli “Antwerp Six”, gruppo di giovani designer diplomati alla prestigiosa Accademia Reale delle Belle Arti di Anversa. Insieme alla stessa Demeulemeester Walter Van Beirendonck, Dries Van Noten, Dirk Van Saene, Dirk Bikkembergs e Marina Yee entrano nella storia del costume dando prestigio al paese fiammingo e facendosi strada nelle Capitali della moda. Fino a quel momento solo il celeberrimo Martin Margiela si era affermato nell’esclusivo ambiente parigino, un caso isolato per cui nessuno avrebbe mai accostato il Belgio al mondo del fashion. Ma il talento e la tenacia dei sei giovani esordienti li condurrà prima a Londra e successivamente a Parigi creando un appassionante caso per la stampa internazionale.
Il ciclone giapponese capitanato da Comme des Garcon e Yohji Yamamoto, insieme allo scossone provocato dall’italiano Romeo Gigli, aveva già portato una ventata di novità all’inizio degli anni Novanta, con i sei stilisti di Anversa che dal Belgio propongono una nuova visione di stile che si fa spazio proponendo linee destrutturate e quasi minimaliste, in antitesi con l’opulenza degli anni ’80 e della moda che aveva caratterizzato gli anni precedenti. Il risultato è qualcosa di ultra moderno che può essere tranquillamente associato quasi a un’opera d’arte piuttosto che ad un capo d’abbigliamento.
L’esordio ufficiale di Ann Demeulemeester avviene nel 1992
con la presentazione della sua prima collezione femminile durante la settimana della moda parigina. Acclamata dalla stampa per lo stile pulito e androgino sempre alla ricerca di linee inconsuete e volumi anticonvenzionali, Ann ama sperimentare silhouette morbide e variabili in base alla scelta dei tessuti, prediligendo materiali stretch per drappeggiare il corpo. Specializzata nell’utilizzo dello sbieco, Ann Demeulemeester ha imparato dal mito della moda francese Vionnet a disporre le fibre in diagonale per ottenere un effetto più aggraziato, poi personalizzato dal suo stile inconfondibile; forme fluide e asimmetriche contraddistinguono le sue collezioni ispirate al punk-glam dei Velvet Underground e allo stile unico dell’amica Patti Smith.
Ben presto il suo linguaggio diventa sinonimo di eleganza, comfort e raffinatezza per un pubblico elitario amante di uno stile poetico-contemporaneo alla ricerca di emozioni trasmesse dal fascino della pura semplicità. La passione per la musica, l’arte e la letteratura esprimono visioni quasi avanguardistiche per il secolo scorso, unendo elementi della moda maschile con quelli del guardaroba femminile, anticipando di circa tre decenni lo stile fluido proposto sulle passerelle di tutti gli stilisti durante le ultime collezioni proposte in tempi recenti.
Nel 2013, dopo oltre vent’anni di successi, Ann Demeulemeester
decide di lasciare il marchio senza troppo clamore. Una semplice lettera scritta a mano annuncia il suo ritiro dettato dal bisogno di libertà e dal desiderio di esplorare nuove strade, nuovi stimoli alla ricerca di emozioni e bellezza. Da quel momento la Direzione Creativa passa a Sebastien Meunier, già stretto collaboratore della stilista da diversi anni. Meunier riesce a portare avanti il brand seguendo le orme della sua fondatrice fino al 2020, anno in cui avviene l’acquisizione del marchio da parte di Claudio Antonioli, co-fondatore di New Guards Group, Holding company italiana di moda contemporanea del lusso di cui fanno parte, fra gli altri, Marcelo Burlon County of Milan, Off-White e Palm Angels.
Nel 2021 Antonioli vende New Guards Group per dedicarsi a un nuovo progetto: Dreamers Factory, dove confluisce proprio la maison Ann Demeulemeester. Dreamers Factory è definito dall’imprenditore stesso un “Polo intellettuale italiano”, una società trasversale che unisce moda, musica e creatività per aprire nuovi orizzonti e sperimentare nuovi percorsi. Il marchio belga, fiore all’occhiello del progetto, prosegue quindi il suo percorso artistico con una collezione disegnata interamente da un collettivo di stilisti.
Il team di designer reclutati scava negli archivi storici della maison
riportando alla luce il cuore del marchio, dando una seconda vita allo stile avanguardistico proposto da Ann Demeulemeester agli albori del suo percorso creativo, confezionando dunque abiti morbidi ma aderenti con code che scivolano ad ogni passo, asimmetrie, incroci e sovrapposizioni su una tavolozza black & white. Tra gli ospiti dell’ultima sfilata spiccano in prima fila star della musica come Cher e il nostro Mahmood, ma il simbolo della nuova generazione di stilisti non passa inosservato: Ludovic de Saint Sernin infatti applaude in silenzio; è proprio lui, il predestinato che si prenderà dopo pochi mesi carico della direzione creativa del brand.
Ludovic de Saint Sernin, belga di nascita ma cresciuto in Francia e diplomato in Fashion Design presso l’ESAA Duperré inizia la brillante carriera da Dior per poi passare a Saint Laurent e Balmain. Un percorso di tutto rispetto che lo porta a fondare il suo brand omonimo, il cui esordio è datato 2018. In pochissimo tempo conquista il titolo di astro nascente della moda francese fino alla consacrazione ufficiale durante la Paris fashion week 2022.
Il giovane stilista raccoglie quindi il testimone di Ann Demeulemeester
e il suo stile si rispecchia perfettamente con il carattere rivoluzionario della maison tramite il suo famoso approccio genderless. Le creazioni di De Saint Sernin ruotano intorno al concetto di sensualità e la costante ricerca della bellezza lo accumuna in toto alla filosofia della fondatrice del marchio. Il nuovo creative director infatti ama utilizzare l’abbigliamento per approfondire nuovi orizzonti gender fluid dove le sfaccettature della sessualità conducono a un gioco di equilibri fra il maschile e il femminile all’insegna della provocazione.
Lo stravagante stilista fornisce un assaggio di ciò che sarà il suo approccio allo storico marchio belga con una serie di immagini scattate da Willy Vanderperre con lo styling di Olivier Rizzo in cui lui stesso indossa capi di Ann Demeulemeester modellati intorno al suo corpo, quasi a comunicare quale sarà la sua visione nei confronti di questa nuova sfida creativa. La prima collezione disegnata da Ludovic sarà presentata a Marzo 2023 durante la settimana della moda di Parigi in quella che potrebbe essere ricordata come una nuova, sfavillante, pagina di storia della moda contemporanea.
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