L’ultima frontiera della medicina estetica approda in Italia. Si tratta del trattamento Zaffiro e della tecnologia combinata NLIFT, amatissimo dalle influencer e utilizzato, tra le altre, anche dalla Regina delle celebrities Paris Hilton. In un’intervista esclusiva rilasciata alla nostra testata incontriamo la Dottoressa Oriana Maschio, – uno dei dieci professionisti in possesso della tecnica in Italia, nonché unica del Triveneto -, che ci illustra tutti i dettagli dell’affascinante scoperta, chiamata curiosamente anche “Lifting della pausa pranzo” vista la rapidità con cui emergono i primi benefici, visibili in sole due ore. 

Nata in Svizzera, Oriana Maschio vive e lavora nel trevigiano, a Castelfranco Veneto. Nel suo studio, accoglie le sue pazienti proponendogli una nuova tecnica che sta proiettando la medicina estetica verso una nuova era.

Zaffiro è stato definito “l’ultima frontiera della medicina estetica”. Che cosa lo differenzia dagli altri trattamenti in circolazione?

Si tratta della associazione di due tecnologie, che possono essere usate insieme nella stessa seduta o singolarmente. La prima consiste nel water peel; ha un’azione di drenaggio linfatico, detersione della superficie cornea della pelle e trasmette attraverso i pori cutanei principi attivi in soluzione, utili a curare l’invecchiamento della pelle o diversamente acne e/o tricologia. La seconda tecnologia è basata sull’emissione di raggi infrarossi che determinano il riscaldamento del derma intorno a sessanta gradi con conseguente solubilizzazione del collagene e successivo stimolo a produrne di nuovo. Si tratta di metodica approvata dal FDA, importante organo di controllo americano, dunque ben sperimentata e studiata.Intervista Oriana Maschio Life&People MagazineLa novità senza precedenti è il protocollo NLift:  durante la seduta si fa un impianto di filler Neauvia che, sempre a base di acido jaluronico, sono termoresistenti grazie al PEG che lo aggrega e biorigenera grazie ad amminoacidi e frammenti di calcioidrossiapatite contenuti. Una rivoluzione che coniuga tre concetti: biostimolazione, correzione volumetrica, potere liftante.

Quali sono i vantaggi che rendono questo trattamento la scelta migliore per svecchiare viso, collo e décolleté?

In medicina estetica, non esiste un trattamento per tutti che fa tutto. Ogni paziente necessita di un approccio diverso, preliminari o percorsi alternativi per motivazioni particolari. Zaffiro e NLift rappresentano sicuramente una proposta interessante dal punto di vista dell’invecchiamento cutaneo, soprattutto nella moderna visione di terapia rigenerativa che non stravolge ma innesca processi di salutare rinnovo.

In cosa consiste, nella pratica? Chi è la sua paziente tipo?

Un primo passaggio di water peel dura circa quindici minuti, gradevole e fresco. In alcune situazioni questa parte del trattamento la fa da padrona e si ripete settimanalmente contando sul trasferimento attraverso i pori cutanei di sostanze specifiche. Per esempio, nell’acne, si hanno notevoli risultati dopo alcune sedute. Il protocollo Nlift prevede una seduta di biostimolazione preliminare a base di iniezioni di Hydrodeluxe per preparare la pelle. Dopo alcuni giorni (7-10) inizierà la seduta vera e propria con water peel nella soluzione appropriata ottenendo una pelle ben detersa e idratata. A questo punto secondo il progetto personalizzato previsto per il paziente si procede all’impianto mediante cannula di una o tre fiale di filler Neauvia biorigeneranti, declinati secondo la necessità del caso in modo indolore e con pochi accessi cutanei. Immediatamente dopo, si procede al trattamento Zaffiro, immaginabile come un grande ferro da stiro che lancia i suoi infrarossi attraverso il gel: una maschera idratante e lenitiva terminerà la seduta. La paziente ideale di Zaffiro non vuole traumi, nè sofferenza; desidera un viso dall’aspetto riposato, una pelle luminosa e non vuole stravolgere i suoi lineamenti, ricerca una armonia che mostra naturalezza.

In Italia, solamente una manciata di professionisti sono in grado di eseguire il trattamento NLIFT. Anzi, lei è l’unica Dott.ssa in tutto il Triveneto a proporre questa tecnica originaria degli USA. Come vive questo primato?

Quando me l’hanno proposto e ho comprato il macchinario non lo sapevo, l’ho scoperto dopo e devo dire che la cosa mi ha spaventato. Il mio mestiere è un’arte e come tale si tende ad innamorarsi seguendo il proprio intuito e così è accaduto con Zaffiro: mi aveva colpito la possibilità di essere utilizzato in ogni stagione, ad ogni età, e la possibilità di associarlo nella stessa seduta a filler di acido ialuronico. Non credevo di essere la sola della mia zona e mi chiesi se avevo preso un granchio. In realtà, fin dalle prime esperienze ho compreso il valore da offrire assieme a tutti gli altri trattamenti che già eseguo nel mio studio.Intervista Oriana Maschio Life&People Magazine

Che cosa l’ha portata a specializzarsi nella medicina estetica? Quale è la sua formazione accademica e professionale?

Ho sempre creduto che il nostro aspetto parla di noi come del resto il linguaggio non verbale del nostro corpo. La mia passione primaria da sempre è la medicina, l’approccio con l’essere umano, che ha sempre qualcosa di misterioso, quasi magico, perchè ogni persona è un mondo chiuso in un originale scrigno. Da cardiologa non amavo i protocolli rigidi da applicare, così, nel 1998 fu la medicina estetica a scegliere me non scelsi io. Folgorata e travolta da questa branca; la Scuola Internazionale di Roma mi aprì il mondo dello studio vero verso questa vastissima disciplina. Ebbi l’onore di essere allieva del grande Maestro, il fondatore della Medicina Estetica italiana, il Professor Carlo Alberto Bartoletti: furono quattro anni di totale immersione a scuola, esami annuali, frequenza, discussione di una tesi finale. Non certo una professione nata con qualche ora di corsi aziendali che sono diventati fabbriche degli orrori.

La pubblicità arrivata insieme ai post di Paris Hilton e svariati altri influencer hanno fatto sì che Zaffiro diventasse un vero e proprio trend, un contenuto “virale” in rete. Direbbe che una simile visibilità sia beneficio per la promozione del trattamento o c’è il rischio di incappare in pubblicità disinformata e in cieco effetto domino?

E’ importante essere corretti e rispettosi delle esigenze di ogni persona. Faccio un banale esempio: se una paziente chiede il trattamento Zaffiro ma di fatto può beneficiare di un solo filler in area zigomatica, va proposto solo quello. Io metto in pratica una regola, imparata dal mio Maestro: “fare il meno possibile e farlo con coscienza”. Nella prima visita, che talvolta è in videochiamata, conosco la paziente, le sue esigenze, la sua persona e la sua pelle. Da lì si progetta e si propone, al di là dell’immaginario collettivo che abbiamo delle star, che, talvolta coincidono altre volte meno con i nostri bisogni.Intervista Oriana Maschio Life&People Magazine

Complici social network, moda e internet, la società di oggi impone standard di bellezza sempre più inarrivabili, specie per le donne. Per molte, quella della medicina estetica è una scelta forzata.

Il tabù del secolo scorso era il sesso, quello del secolo attuale è l’invecchiamento. Con i progressi della medicina siamo entrati in un delirio di onnipotenza che ci ha pure illuso di non invecchiare e di non ammalarci; complici palestra, dieta, cure mediche, estetiche e chirurgiche. Esibirsi fa sentire importanti, vince la solitudine a cui ogni essere umano è condannato. Il palcoscenico dei social restituisce un quadro finto e la sicurezza che spesso manca specialmente nei giovanissimi. Quando le proprie certezze iniziano a svanire, vuoi perchè la vita ti mette al muro o per i segni inevitabili del trascorrere del tempo, il mondo dell’ apparire prende il soppravento. In questo caso si rischia di diventare disadattati, condannati spesso ad un eremo mentale che genera involuzione e spesso malattia.

Quale rapporto bisognerebbe avere con il proprio corpo e come accettare i “segni del tempo” che compaiono in viso?

Serve vivere con consapevolezza l’adesso; nessun essere umano è uguale ad un altro e questa è la sua forza. Sovvertire corpo o viso cercando una perfezione astratta è snaturarsi, è perdere la bellezza dell’opera d’arte che siamo, sulla quale anche il tempo regala valore ed il restauro non è restituire l’aspetto iniziale ma ciò che ci rende preziosi. La mission della medicina estetica è la correzione che fa sentire bene senza stravolgere e trovare la giusta armonia. Ogni età ha i suoi fantasmi e le sue chances, il mio mestiere è identificarli e creare un percorso. Siamo pietre preziose: capirlo, riduce il bisogno ossessivo di cercare palcoscenici da attori che cercano applausi; si può diventare registi armati di sorriso e sicurezza.

Quali pensano possano essere le giuste motivazioni per sottoporsi ai suoi trattamenti?

Curo e consiglio le mie pazienti con passione, dedizione, applicando onestà intellettuale e affetto. Mi specchio nelle loro insicurezze e considero la persona nella sua globalità. Da un semplice rimodellamento labbra a cure ed interventi più complessi, tutto va studiato, analizzato e personalizzato. I trattamenti Zaffiro ed NLift rappresentano una delle soluzioni sicure ed efficaci da proporre in medicina estetica.

Leggi anche: Medicina rigenerativa: la nuova frontiera della chirurgia estetica

Condividi sui social