Un film horror dal morire da ridere; eh sì, con quel volto magnetico di Anya Taylor Joey tutto è possibile: “The menu“, lungometraggio di Mark Mylod uscito nelle sale cinematografiche italiane il 17 novembre, promette scintille al botteghino, affrontando una tematica delicatissima in un modo estremamente dissacrante. Lunga vita alla black comedy.
Un cast di primo piano per un film indipendente
La pellicola, presentata in anteprima lo scorso ottobre alla Festa del Cinema di Roma, è di stampo indipendente (Searchlights Pictures), malgrado presenti un cast di primissimo piano: da Ralph Fiennes (già conosciuto per “The King’s man” e “No time to die”) alla già citata Anya Taylor-Joy (“L’ultima notte a Soho”, “The Witch”, “La Regina degli scacchi”), poi Nichos Hoult (“X men-Dark Phoenix”) e John Leguizano (“John wick”). Mylod, giunto al suo quarto film di ampio respiro, segue la vita di una coppia (Taylor Joe e Hoult) che si reca in una bellissima isola costiera per godere di una degustazione in un ristorante di lusso ed esclusivo. Qui però lo Chef stellato prepara un menù decisamente sui generis, con alcuni particolari non propriamente gustosi che non passeranno inosservati. Con uno stile scanzonato e dark, l’artista dunque ironizza con sarcasmo il privilegio di dodici persone, ignare di quello che succederà.
La cucina come metafora sociale
L’intuizione è tra le più geniali. Dopo che oramai i kitchen e i cooking show televisivi hanno letteralmente invaso i canali di tutto il mondo, il cineasta ha pensato di spostare l’attenzione verso il grande schermo. Ma nel suo lavoro la cucina non è il fine di tutto, bensì un mezzo spassoso e grottesco che funge quasi da chiave di lettura sulla contemporaneità, fulcro delle diseguaglianze e delle differenze sociali. Uno spunto che rimanda in qualche modo anche a “Triangle of Sadness”, pellicola di Robert Ostlund che ha vinto la Palma D’Oro al Festival di Cannes.
Se però nell’audace prodotto audiovisivo dello svedese il cerchio magico sociale era più ristretto, qui appare più allargato: seduti al tavolo del ristorante prima dell’inizio della degustazione ci sono tutti: dai critici gastronomici, alle celebrity, passando per i businessman. Soltanto andando avanti con la cena-incubo incubo si capirà quale di questa categoria riuscirà a spuntarla. Uno sript dunque estremamente interessante, figlio della sceneggiatura curata fino all’ultima parola da Seth Reiss e Will Tracy.
Prosegue il momento d’oro di Anya Taylor-Joey
Ma tralasciando l’irresistibile intreccio e il rilevante concept, “The Menu” sta ricevendo un enorme consenso anche per lei, Anya Taylor-Joey, una di quelle attrici talmente impattanti da riuscire ad attrarre ancora spettatori in sala, prima per vedere le sue gesta, poi il film. Un’ascesa semplicemente incredibile per l’attrice statunitense naturalizzata britannica, scoperta non a caso dal genio dell’horror Robert Eggers, che la scelse per “The Witch” rimanendo ammaliato da una bellezza oscura, magnetica ed estremamente particolare: uno charme e un carisma notato anche da numerosi altri cineasti. In neanche dieci anni anni di attività infatti la nativa di Miami ha preso parte a ben sedici pellicole, alcune di queste di valenza assoluta: pensiamo a “Split” di M.Night Shyamalan, “L’ultima notte a Soho” di Edgar Wright o a “The Northman”, Kolossal firmato sempre da Robert Eggers.
A questo si aggiungono i trionfi nella serie tv, come la partecipazione nell’iconica “Peaky Blinders” e ovviamente come il cult”La Regina degli scacchi”, uno dei prodotti seriali più visti al mondo nella piattaforma Netflix. Nel 2024 uscirà poi nelle sale l’attesissimo “Furiosa”, film scritto e diretto dal grande George Miller, che vedrà l’artista nel ruolo di protagonista in quello che è un altro capitolo dell’acclamatissima saga “Mad Max”. Numeri e ingaggi da vera diva.
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