Scandalo e glamour, erotismo e sensualità, passione e pop music. Sono passati esattamente trent’anni da “Erotica”, il quinto disco in studio di Madonna considerato l’album scandalo più controverso degli anni Novanta. Per celebrare l’avvenimento Miss Ciccone ha pensato in grande, rilasciando in rigorosa edizione limitata un picture disc in vinile dodici pollici impreziosito dalla foto cult “succhio dell’allusce” estratta dal libro “Sex”, uscito all’epoca in concomitanza con il progetto discografico e contenente gli scatti espliciti della popstar che hanno fatto la storia.
La musica bollente che ha fatto impazzire il mondo
L’impatto che ha avuto “Erotica” nel mondo, incredibilmente, non può essere sintetizzato dai numeri. Il disco infatti – prodotto da Shep Pettibone, Andre Betts – ha venduto “solo” sei milioni di copie, malgrado ben sei singoli estratti, tra cui spicca la title track, “Fever”, “Bye bye baby”, “Deeper and deeper”, “Bad girl” e “Rain”. Una cifra importante ma che non rispecchia in alcun modo il valore e il messaggio veicolato al tempo. Quattordici tracce che spaziano tra il trip hop, la modern house, la techno e il new jack swing, rimaste iconiche alche per le tematiche inusuali per il periodo: si parla infatti, oltre che all’amore declinato in tutti gli aspetti e le sfaccettature, anche dell’importanza della rivoluzione e della libertà, del pregiudizio riguardanti gli omosessuali e dell’AIDS.
Lo stampo rivoluzionario libertino è emerso fin dal singolo di lancio, intitolato semplicemente “Erotica“, dove la cantante si propone nell’alter ego Dita sfoggiando tutto il suo erotismo in veste di Mistress. Nel videoclip, ancora oggi iconico, è presente anche il modello Tony Ward, al tempo in stretta collaborazione con Madonna. Proprio il personaggio di Dita desterà scalpore nel già citato Sex book (con scatti bollenti e dal grande impatto culturale) in quanto raffigurazione dei desideri sessuali più scabrosi della statunitense: Dal threesome con Naomi Campbell agli orgasmi guardandosi allo specchio, passando per il bondage e l’autostop senza veli. Un vero e proprio cimelio della cultura erotica mainstream, curato dal fotografo Steven Meisel con la direzione artistica di Fabien Baron.
Madonna caleidoscopica
Dopo “Erotica” è invece “Deeper and deeper” il secondo singolo estratto dall’album. Si tratta di un pezzo con una matrice dance chiara e spiccata. Anche di questo brano ha fatto a scuola il video, un vero e proprio omaggio non solo a Andy Warhol ma anche alla grandissima musa Edie Sedwick. Di tutt’altro genere invece “Rain”, considerata dai massimi esperti uno dei brani lenti migliori dell’infinito repertorio di Miss Ciccone che, per la realizzazione del video, aveva inizialmente interpellato il Grande Federico Fellini, il quale fu costretto a declinare per via del suo precario stato di salute. Sul versante live in TV è invece opportuno citare la performance di “By By baby” realizzata agli MTV Video Music Awards, con una coreografia intensa a tinte saffiche.
Le critiche di un mondo che non capisce
Ma un altro elemento che fece mettere le mani nei capelli ai perbenisti fu lo storico “The girlie show”, una produzione mastodontica contraddistinta da oltre 15000 costumi disegnati da Dolce e Gabbana e ispirato a un circo sexy. Il nome della tournee ebbe un’ispirazione decisamente colta, in quanto tratta dal capolavoro di Edward Hopper datato 1941, chiamata appunto “The girlie show”. In molti, visti i contenuti vietati ai minori, tacciarono Madonna di essere una mera provocatrice, non comprendendo però il reale motivo dell’operazione. Per ammissione della stessa artista infatti l’album era nato con l’obiettivo di mandare un segnale a una società eccessivamente ottusa e confusa nei confronti del sesso. Un tipo di iniziativa che però né il pubblico né soprattutto gli addetti ai lavori riuscirono a comprendere nel modo giusto.
Nel 1994 addirittura, visto che nessuna casa discografica era intenzionata a pubblicare un altro disco controverso, Madonna fu costretta a mettersi effettivamente in proprio lanciando con la sua casa di produzione Maverick “Bedtime stories”, un altro capitolo musicale a stampo erotico. A questi due dischi seguirà un periodo invece molto diverso, contrassegnato da una sorta di “purificazione” dettata da Evita e soprattutto dal magistrale “Ray of light”. Ma l’anima trasgressiva di Miss Ciccone emergerà ancora nel corso del tempo, arrivando ai giorni nostri, intatta e genuina come sempre.
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