Tra le grandissime eccellenze che caratterizzano la meraviglia del nostro Paese, l’ospitalità riserva sempre un ruolo di primissimo piano. Il patrimonio italiano degli alberghi – summa di turismo, cultura, architettura e arte – è la prova tangibile di un territorio che vive e che soprattutto si alimenta della grande bellezza, sita in ogni angolo dello stivale. Quale altra Nazione al mondo può permettersi di far convivere all’interno delle proprie strutture ricettive musei, caffè letterari, luoghi di aggregazione, lusso e senso estetico estremo? Passiamo in rassegna alcuni esempi più virtuosi, sostenuti anche degli investitori stranieri. 

La Toscana in prima linea

C’è, ad esempio, la mano dell’imprenditore taiwanese Nelson Young, Amministratore Delegato di LDC Group, dietro la realizzazione del meraviglioso Palazzo Portinari Salviati di Firenze, inaugurato lo scorso Aprile dopo un restauro costato oltre 100 milioni di euro. Si tratta di un edificio che trasuda storicità da ogni lato, visto che nei suoi 800 anni di storia ha ospitato tra le sua mura Beatrice (sì quella Beatrice) Portinari e il giovane Cosimo I De’ Medici. Verso la fine dell’Ottocento è stata poi la sede del Ministero di Grazia e Giustizia della Capitale (che allora era proprio Firenze), per poi diventare il centro della Banca Toscana. Un tripudio dunque di rinascimento, oggi mutata in residenza d’epoca con tredici suite, affreschi del cinquecento di Alessandro Allori, una Spa e la cucina dello chef Stellato Vito Mollica.

Patrimonio Alberghi Italiani Life&People MagazineMa non finisce qui. Perché nel capoluogo toscano i capitali stranieri hanno contribuito alla realizzazione di una struttura “smart”, denominata 25hours Hotel Piazza San Paolino, ricavata dalla ristrutturazione dell’ex Banco Dei Pegni.  In questo caso la 25 hours, nota catena alberghiera tedesca, si è fatta carico anche di un’operazione di restauro urbano, rimettendo a nuovo la Piazza San Paolino che accoglie l’edifici disegnato dalla nota designer Paola Navone e liberamente ispirato all’Inferno e al Paradiso di Dante. Importante segnalare anche quanto fatto dalla lungarno alberghi, di proprietà del brand Ferragamo, società che si è occupata della riqualificazione del Lungarno degli Acciaiuoli. Del resto il noto gruppo fiorentino è stato il primo nella storia italiana ad aprire il primo design hotel nel 1999, il Gallery Art Hotel.

Nelle isole splendono Taormina e Porto Rotondo

Di grande attrattiva anche le isole, fiore all’occhiello dell’Italia, per certi versi imbattibili dal punto di vista di splendore se visto in ottica qualità-prezzo. Spostiamoci allora a Taormina, perla dello Ionio, precisamente Al San Domenico Palace Four Season, ricavato da un ex convento domenicano del XIV secolo e caratterizzato dalla presenza dell’Art Corcienge, ovvero una personalità professionista nel campo dei beni culturali che guida gli ospiti dell’albergo tra visite e passeggiate guidate.

Patrimonio alberghi italiani Life&People MagazineChi invece vuole godersi una vera e propria immersione nella mai banale cultura sarda non può non andare, almeno una volta nella vita, all’Abi D’oru di Porto Rotondo, celeberrimo albergo a cinque stelle che da ormai da tempo flirta quotidianamente con le eccellenze sarde come quelle dell’architetto Antonio Simon Mossa e del designer Antonio Marras che, nel 2019, si è occupato di creare tutte le divise del personale. La particolarità della struttura riguarda la collezione di cinque suites “Al mare con”, ognuna dedicata a un monumento della cultura del luogo (tra cui spiccano il nobel alla letteratura Grazia Deledda al politico Antonio Gramsci alla designer Edina Altara).

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Il fascino onirico di Rimini

Stanno infine per partire i lavori (cominceranno nel mese di ottobre) al Grand Hotel di Rimini, una delle strutture più fascinose dello stivale in quanto considerata la casa del cineasta onirico Federico Fellini. Ma anche in questo caso, così come in quelli precedenti, la parola sarà soltanto una: rispetto. Rispetto per il luogo, issato nel 1908, rispetto per la sua storicità (al suo interno sono transitati negli anni Eleonora Duse, Enrico Caruso, Pietro Mascagni, Tommaso Marinetti), rispetto per il suo ruolo all’interno del contesto, in questo caso la riviera romagnola, luogo di divertimento per eccellenza. Questo è il grande segreto del successo nostrano che rende l’Italia il Paese più bello del mondo: rispetto, potenza e bellezza.

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