Quali sono i ristoranti italiani che nel 2022 si sono aggiudicati tre stelle Michelin? 

Secondo la nota guida enogastronomica sono undici gli chef che si sono guadagnati tale riconoscimento, dando lustro non solo al luogo di ristorazione che dirigono, ma anche alla città di appartenenza. Dopotutto, come recita un famoso detto cinese, “mangiare è uno dei quattro scopi della vita“, per questo, scopriamo quali sono gli chef e i locali stellati.

Enrico Bartolini: Mudec a Milano

Attualmente, lo chef toscano è il solo ad aver ottenuto ben nove stelle Michelin, di cui ben tre appartengono al Mudec, il noto ristorante milanese collocato all’interno del Museo delle Culture. Per più di 25 anni, a nessun locale del capoluogo lombardo è andato simile riconoscimento. Precisamente dal lontano 1993, quando Gualtiero Marchesi chiuse il suo ristorante. Fortunatamente, Enrico Bartolini è riuscito lì dove tanti altri chef hanno fallito, riportando a Milano le tre stelle, il classico irrinunciabile è il risotto alle rape rosse con salsa al gorgonzola.

Uliassi a Senigallia

In provincia di Ancona, troviamo il noto ristorante di Mauro Uliassi, recentemente premiato con la terza stella Michelin. Lo chef propone un tipo di cucina semplice e rigorosamente a base di pesce. Sono classici rivisitati, caratterizzati da una presentazione impeccabile ed elegante che cambiano a seconda delle stagioni, con sapori impossibili da dimenticare.

La famiglia Cerea: Da Vittorio a Brusaporto

In provincia di Bergamo, troviamo questo bellissimo ristorante che lo chef  Vittorio Cerea ha aperto nel 1966, ottenendo solo 12 anni dopo la sua prima stella Michelin. Ora, il locale può vantarne addirittura tre, e il padre ha passato il testimone ai suoi cinque figli, ma ad occuparsi della cucina sono i due chef Roberto ed Enrico. L’attività ha rischiato la chiusura durante il lungo periodo di emergenza sanitaria, ma è riuscito a riaprire grazie al sostegno economico dell’intera comunità.

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Enrico Crippa: Piazza Duomo Alba

Ci spostiamo in provincia di Cuneo, dove troviamo il ristorante stellato di Enrico Crippa, uno chef conosciuto a livello internazionale e che ha lavorato con alcune delle più rinomate personalità del mondo culinario, come Ferran Adrià e Michel Bras. Il suo locale è noto per la sua cucina green ed ecosostenibile. Grazie alla sua unicità, Piazza Duomo è considerato uno dei cinquanta migliori ristoranti al mondo.

Norbert Niederkofler: St. Hubertus Rosa Alpina a San Cassiano

Questo noto ristorante in provincia di Bolzano ha ottenuto nel 2018 la sua terza stella, grazie a questo celebre chef originario dell’Alto Adige. St. Hubertus si trova all’interno dell’Hotel Rosa Alpina, in questo piccolo paesino, un gioiello incastonato tra le montagne. Norbert Niederkofler adopera per i suoi piatti unicamente materie prime del luogo, utilizzando prodotti a chilometro zero e rivisitando i piatti tipici della zona.

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Massimiliano Alajmo: Le Calandre a Rubano

Il più giovane chef d’Italia ad aver ottenuto tre stelle Michelin? Il ventottenne Massimiliano Alajmo con il suo ristorante a conduzione familiare, che si trova a pochi passi da Padova. Il piatto grazie al quale ha battuto questo straordinario record è il risotto con polvere di liquirizia, considerato tra i più pregiati e saporiti al mondo.

Nadia Santini: Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio

Il ristorante Dal Pescatore, sito nei pressi di Mantova, può vantare una delle più famose chef italiane, che ha ottenuto nel 2013 il titolo di “miglior chef donna del mondo” ed è conosciuta all’estero per la sua straordinaria bravura. Nadia Santini lavora nel locale del marito da più di trent’anni ed è stata premiata nel 1996 con la sua terza stella Michelin.

Massimo Bottura: Osteria Francescana a Modena

Se c’è uno chef che non ha bisogno di presentazioni è proprio Bottura, così come la sua celebre Osteria Francescana, che è entrata nella top 50 dei migliori ristoranti al mondo. Le ragioni per cui si trova in questa prestigiosa classifica sono molteplici, come per esempio la grande attenzione riservata agli ingredienti, tutti rigorosamente a chilometro zero, e alla cucina ecosostenibile. Lo chef, grazie al suo impegno contro lo spreco alimentare, è stato nominato ambasciatore delle Nazioni Unite.

Annie Feolde: Enoteca Pinchiorri a Firenze

Il ristorante fiorentino è fondamentale per la storia della cucina italiana, perché la sua chef è la prima donna in Italia ad aver ottenuto tre stelle Michelin. Quando si va nel suo locale è d’obbligo ordinare le sue specialità, per esempio il Carpaccio di Cernia, la maionese di baccalà, ma soprattutto i suoi ravanelli con caviale e spuma di aringa affumicata. Un piatto indimenticabile, quanto il suo elegantissimo ristorante.

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Niko Romito: Reale a Castel di Sangro

Il ristorante abruzzese, poco lontano da L’Aquila, è divenuto un punto di riferimento per la gastronomia internazionale e, a pochi anni di distanza dalla sua apertura, ha ottenuto tre stelle Michelin. Un risultato sorprendente, considerando che il suo chef, Niko Romito, ha intrapreso piuttosto tardi questa strada. Incoronato “mentor” nel 2021, la specialità di questo rinomato chef è l’assoluto di cipolle, un piatto essenziale ed iconico, che ha ispirato moltissimi talenti in erba.

Heinz Beck: La Pergola a Roma

Infine, ritroviamo il ristorante del lussuoso resort Rome Cavalieri che, oltre vent’anni fa, ha affidato il suo ristorante, “La Pergola”, ad uno dei migliori chef al mondo. Heinz Beck ha inoltre affermato che il suo segreto è “mettere sempre al centro il benessere e il piacere dell’ospite“. Adesso non ci resta che scegliere il ristorante in cui trascorrere una piacevole serata all’insegna della buona cucina.

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