L’edizione 2022 di Eurovision Song Contest si è ufficialmente conclusa con il trionfo di “Stefania”, la canzone che ha rappresentato l‘Ucraina alla prestigiosa manifestazione musicale internazionale. Quest’anno Eurovision si è svolto nel nostro paese, nella splendida Torino, grazie alla vittoria dei Maneskin dello scorso anno a Rotterdam: da regolamento, come saprete, il paese vincitore è anche quello a cui spetta l’organizzazione dell’edizione successiva del concorso.
La canzone vincitrice di Eurovision 2022 è una dedica alla madre di un membro del gruppo.
“È un brano su mia madre – ha raccontato il frontman Oleh Psiuk – Non le ho mai dedicato una canzone e non sono affatto sicuro che la nostra relazione sia stata particolarmente intensa in passato, ma so che si merita questa canzone. Questa è la cosa migliore che abbia mai fatto per lei”.
Congratulazioni anche a Mahmood e Blanco. Nonostante non siano riusciti a bissare il successo dei Maneskin dello scorso anno, i due artisti hanno fatto una figura eccelsa, interpretando la loro “Brividi” seppur con qualche sbavatura ma emozionando un intero palazzetto, che ha cantato in coro il pezzo insieme a loro come se, piuttosto che essere ad Eurovision, i due fossero saliti sul palco per il loro concerto. A fine serata, i due artisti si sono dovuti accontentare di un sesto posto pur sempre onorevole.
Lo show si è aperto con l’esibizione di Laura Pausini
L’artista romagnola ha regalato un medley multilingue (e multicolor) di alcuni dei suoi più grandi successi (Benvenuto, Le cose che vivi, Io canto, La solitudine e Scatola). La cantante incanta con look metallici che cambiano tonalità di colore a seconda dei giochi di luce, un outfit disegnato appositamente da Donatella Versace.
Delusione per Mahmood e Blanco
I nostri due rappresentanti, pur bravissimi, hanno deluso le aspettative dell’Italia. Al di là del posizionamento finale, sul palco di Eurovision entrambi si sono dimostrati molto emozionati e non hanno regalato una performance di livello vocale adeguato. Qualche stonatura qua e là c’è stata, ma i due possono in ogni caso dirsi soddisfatti: la loro Brividi, nonostante ciò, è ancora oggi il pezzo più ascoltato su tutte le piattaforme. Non è un caso, comunque sia, se i nostri artisti abbiano preso così pochi punti da parte delle delegazioni di ogni singolo paese.
La sorpresa Maneskin
Ad un anno di distanza dalla vittoria Eurovision 2021, la band romana è “tornata a casa”, citando una loro canzone, per un’anteprima mondiale. Sul palco del PalaOlimpico il gruppo di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas ha interpretato per la prima volta il pezzo “If I can dream”, estratto dalla colonna nel nuovo biopic di Baz Luhrmann sulla vita di Elvis Presley (con protagonista Austin Butler). Il gruppo ha inoltre interpretato per l’occasione il nuovo singolo “Supermodel”.
La grande eleganza di Gigliola Cinquetti
Non c’è dubbio che uno dei momenti più alti della serata sia stata l’esibizione di Gigliola Cinquetti, che alla finale di Eurovision ha interpretato Non ho l’età, il suo pezzo più celebre. Proprio con quel brano, l’artista vinse la competizione nel 1964. Gigliola Cinquetti sarebbe poi tornata nel 1974 gareggiando a Brighton con il pezzo “Sì” e classificandosi seconda dietro a Waterloo degli Abba.
Eurovision 2022, classifica finale
1. Ucraina 631 punti
2. Regno Unito 466 punti
3. Spagna 459 punti
4. Svezia 438 punti
5. Serbia 312 punti
6. Italia 268 punti
7. Moldavia 253 punti
8. Grecia 215 punti
9. Portogallo 207 punti
10. Norvegia 182 punti
11. Paesi Bassi 171 punti
12. Polonia 151 punti
13. Estonia 141 punti
14. Lituania 128 punti
15. Australia 125 punti
16. Azerbaijan 106 punti
17. Svizzera 78 punti
18. Romania 65 punti
19. Belgio 64 punti
20. Armenia 61 punti
21. Finlandia 38 punti
22. Repubblica Ceca 38 punti
23. Islanda 20 punti
24. Francia 17 punti
25. Germania 6 punti
L’appuntamento ad Eurovision 2023
Non è ancora dato sapere ufficialmente quale città ospiterà la prossima edizione della competizione. Quel che è certo è che, da regolamento, si dovrebbe tenere in Ucraina. Il presidente ucraino Zelensky ha salutato la vittoria della Kalush Orchestra con queste parole:
«Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa. L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà l’Eurovision, per la terza volta nella sua storia. E, credo, non per l’ultima. Faremo tutto il possibile affinché possa essere Mariupol la città ospitante».
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