Dinamismo, un’atmosfera d’antan ma al contempo di respiro internazionale è l’esperienza che si può vivere al ristorante Torre della Fondazione Prada, grazie anche alla proposta gastronomica firmata dallo chef Lorenzo Lunghi. La presenza di opere d’arte ed elementi di design rendono unica l’atmosfera del ristorante e del bar; la sua terrazza e le ampie vetrate rivelano una prospettiva inedita sulla città di Milano.

Ristorante Torre Prada Milano Life&People MagazineLa Fondazione Prada, – la cittadella culturale di Largo Isarco -, è uno dei luoghi più affascinanti di Milano. La Torre è solo l’ultimo tassello dell’enorme spazio espositivo riqualificato da un’ex distilleria di gin di inizio Novecento, progettato da Rem Koolhaas nel 2018. Collocato al sesto e al settimo piano della nuova Torre e inaugurato il 9 Maggio 2018 completa l’headquarter della Fondazione Prada di Milano, progettata da Rem Koolhaas con Chris van Dujin e Federico Pompignoli. Architettura d’autore, interni da storia del design, opere d’arte, vista mozzafiato e menù autentico: una meraviglia raffinatissima e modernista anni Cinquanta.

Un ascensore in vetro e marmo conduce al Ristorante Torre, ospitato al sesto piano dell’omonimo edificio

I visitatori sono subito accolti calorosamente dalle opere del maestro Lucio Fontana, la cui Testa di Medusa del 1954 e la Cappa per caminetto, in ceramica smaltata del 1949, occupano un posto d’onore tra le poltrone sovietiche e i tavoli Eero Saarinen Tulip. Lungo la parete nord, vetrate a tutta altezza e una terrazza di 125 mq incorniciano ampie vedute verso il centro cittadino.

Ristorante Torre Prada Milano Life&People MagazineDi fronte, i pannelli in noce riccamente strutturati e i tessuti di canapa terrosa consentono un tocco di intimità all’interno dell’architettura, altrimenti nettamente moderna della torre. I gioielli della leggendaria collezione d’arte della Fondazione Prada, come i dipinti e le sculture di Goshka Macuga, Jeff Koons e John Wesley, rivestono le pareti; accanto, i piatti piani artistici disegnati per il ristorante da John Baldessari, Thomas Demand, Mariko Mori e altri. Al sicuro, in un luogo sicuramente idoneo e nuovamente in uso, sono disposti gli arredi dell’iconico Four Seasons Restaurant di Phillip Johnson di New York; le cui sedie a sbalzo di Brno e le panche personalizzate sono state raccolte dalla Fondazione Prada quando la meraviglia modernista, progettata nel 1959, è stata smantellata e messa all’asta senza tante cerimonie nel 2016. Le sedie Saarinen Executive accostate ai tavoli di legno rappresentano i restanti 84 coperti.

Si aggiungono altri 20 coperti in una terrazza affacciata sullo skyline di Milano, arredata semplicemente ma in stile Prada, con tavolini e sedie di metallo rosse e sgabelli minimal. Sul lato opposto del ristorante, con una terrazza affacciata invece sulla cittadella della Fondazione, uno chef’s table, con cucina a vista, apre l’ingresso ad una saletta e terrazza riservata. Oltre alle rinomate mostre d’arte moderna della Fondazione Prada, l’atmosfera di design curatissima, dai connotati vintage proiettati in un’architettura ultramodernista, sarebbe già motivo sufficiente per frequentare il ristorante.

Torre Fondazione Prada è un ristorante giovane sia in cucina che in sala

Come tutti i progetti Prada, tutto è coerentemente al top, una esperienza che colpisce; le chiavi della cucina sono riposte nelle mani del talentuoso Chef maremmano Lorenzo Lunghi. Classe 1986, il giovane chef si è formato professionalmente presso il ristorante due stelle Michelin di Fulvio Pierangelini, il “Gambero Rosso”. Successivamente si è trasferito a Parigi per lavorare nelle cucine di Le Dauphin di Iñaki Aizpitarte e Le Chateaubriand. Un’esperienza parigina rafforzata dalla collaborazione con il ristorante Saturne dove ha ricoperto la carica di sous-chef per quasi cinque anni. Attraverso le esperienze acquisite da Lunghi, il ristorante sviluppa un’esperienza gastronomica originale e fresca, che pur basandosi sulla tradizione, sa cogliere affinità elettive attraverso le relazioni di ingredienti. Con dinamismo, le preparazioni moderne sono quasi sempre connotate da un connubio tra pesce e vegetali.

Un menù goloso e ricco di personalità: qualche esempio?

Giochi di consistenze e note contrastanti con zucchine trombetta alla brace, trippe di baccalà, nasturzio e pecorino. Un imperioso petto di piccione servito con una salsa, due raviolini con la farcia del volatile e finferli e una coscia confit. Un’armonia di abbinamenti felici con l’insalata di fagiolini con albicocche, mandorle, salsa alla verbena e pecorino. Calamarata con pomodoro secco, ‘nduja, stracciatella e cozze e molto altro… Un menù contemporaneo e sostenibile che si avvale di prodotti a Km zero e materie prime stagionali.

La Fondazione Prada con la sua Torre e il ristorante è un parallelepipedo in cemento bianco che, svetta in via Lorenzini sulla città di Milano offrendo, attraverso le sue vetrate, una nuova prospettiva; sull’arte, sulla cultura, sul design ma anche sull’accoglienza e sulla cucina. Un luogo che ha mille motivi per essere non solo visitato ma frequentato. Una fucina di idee in continuo divenire, un ponte tra passato presente e futuro che abbraccia lo stile di vita del bello.

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