Una vacanza in coppia di cinque notti a solo un euro a notte: vi sembra impossibile? No, è tutto vero ed è l’iniziativa del Stupido Hotel di Miramare a Rimini. Un albergo che prende il nome dal titolo di una canzone di Vasco Rossi (tanti credono che questo è l’albergo di proprietà di Vasco, ma non è così), tanto da spingere il titolare Fabio Siva Pegna a voler omaggiare il tredicesimo album del cantautore italiano di Zocca dopo vent’anni dalla pubblicazione. Ma come è possibile affittare una camera ad un euro a notte? Semplice, ma alquanto insolito: le coppie che riusciranno ad aggiudicarsi il pernottamento di cinque-sette notti dopo aver superato un casting in videochiamata dovranno accettare di essere riprese in diretta streaming 24 ore su 24 sui social in vero e proprio stile reality show.
“Siamo nell’epoca digitale, tutti in rete e contemporaneamente su Facebook, Tik Tok, Instagram, tutti vogliono farsi vedere e noi offriamo una vacanza al prezzo minimo a patto che gli ospiti paghino con la loro privacy e siano disposti a farsi riprendere”. spiega il proprietario dello Stupido Hotel Fabio Siva.
Cosa succede quando persone differenti e ciascuna con il proprio background vengono unite?
L’idea è ben articolata e la location pensata è il quarto piano dell’hotel dove vi sono telecamere nelle stanze, una telecamera nel corridoio centrale e un’altra sul terrazzo, (spazio adibito per la colazione che si può fare anche in camera o in corridoio) dove ci sono sdraio, ombrelloni e vasca idromassaggio. Una voce guida commenta la diretta da una sala regia; insomma, un vero e proprio Grande Fratello in miniatura dove in alcuni casi si rimuovono le porte delle camere per stabilire momenti di condivisione tra le coppie che interagiscono ed entrano in contatto tra loro il più possibile.
Una diretta 24 ore su 24 su Twitch, 12 ore Youtube e 2 ore su Facebook
Un work in progress che ora prevede spazio per sei persone con la possibilità di introdurre nuove coppie. Serrate le ore di diretta che, cavalcando anche i nuovi media, sono distribuite a seconda delle piattaforma di riferimento. La diretta H24 prevista su Twitch, il sito per le trasmissioni streaming per eccellenza, su Youtube è invece prevista una copertura di dodici ore, mentre su Facebook di due, anche se non sono esclusi innesti di altri social. Ed è proprio in base al numero delle visualizzazioni raggiunte ( specialmente su Twitch) e alle donazioni dei follower che l’ideatore del format spera di recuperare i soldi persi per le stanze messe a disposizione degli ospiti alla simbolica cifra di un euro a notte; un esperimento sociale e una geniale trovata di marketing.
L’obiettivo?
Offrire una vacanza tranquilla, silenziosa, particolare e soprattutto all’insegna dell’experience e della condivisione. Dopotutto, la struttura, sita a soli duecento metri dalla spiaggia di Bradipo, può vantare camere grandi e il massimo comfort. Se la privacy è la particolare “moneta di scambio” dell’hotel, lo stesso non si può dire dei momenti d’intimità, i quali vengono tagliati dalla diretta in quanto proibiti dalle policy dei social. Non tutti sanno infatti che siti come Twitch, Tik e Tok e YouTube hanno norme rigidissime in caso anche di semplice nudità, “catturando” tramite l’intelligenza artificiale qualsiasi immagine considerata sospetta.
Nell’albergo di Rimini: un’opportunità di condivisione
Un hotel dunque che non offre camere con vista ma la vista con le telecamere. Un’idea così particolare non poteva non avere un ottimo riscontro in termini di richieste, rigorosamente di soli adulti (non sono ammessi infatti bambini, neanche accompagnati dai genitori). Dalla primissima edizione il format ha suscitato come normale sia tanta curiosità, arrivando addirittura a 2500 richieste di candidature, tra cui personalità molto conosciute anche al grande pubblico, motivate a sfruttare la grande eco mediatica dell’iniziativa per ottenere ancora più consenso e popolarità.
Ma attenzione, perché lo Stupido Hotel vuole essere alla portata di tutti: non ci sono scale sociali o corsie preferenziali. L’unico comune denominatore dei candidati è la voglia di apparire, di mostrarsi e soprattutto di vivere un’esperienza fuori dal comune, uscendo dall’ordinario. E voi, siete pronti? Vi candidereste?