I like Instagram possono davvero modificare il modo in cui percepiamo la bellezza? Diciamo di sì, in un certo senso, o perlomeno questa è la tendenza attualmente in atto.
Il mondo del beauty è sempre più attento ai social ma non solo.
A fare attenzione a tutto quello che avviene online, particolarmente sulle piattaforme, è anche il grande pubblico. Proprio così, perché con l’avvento delle nuove tecnologie e con le app che permettono di modificare foto e video ci sentiamo spesso, in qualche modo, obbligati ad adattarci a dei canoni. E queste ideali linee guida passano per tutta una serie di posizioni, colori e atteggiamenti ai quali ci ritroviamo, inconsapevolmente o meno, ad adattarci.
Ovviamente, c’è pur sempre il rovescio della medaglia, che in questo senso potrebbe perfino apparire inquietante. Non dovremmo infatti seguire un solo schema, a maggior ragione se non ci rappresenta. Al contrario, anche il mondo dei social dovrebbe essere un ambiente nel quale manifestare la nostra interiorità e la nostra unicità. Se è pur vero che su Instagram, ormai, dilagano corpi perfetti, fianchi sottili, fisici tonici ed allenati, questo resta un punto di riferimento, per molti, irraggiungibile. Ecco perché è necessario, ad un certo punto, fare un passo indietro e rendersi conto quello che possiamo concretamente fare e quello che è invece fuori dalla nostra portata.
Bellezza e like Instagram sono due concetti che dovrebbero essere presi e analizzati separatamente.
Non è detto, infatti, che ad un numero alto di interazioni social, siano esse mi piace o condivisioni, corrispondano soggetti perfetti, senza nulla fuori posto. Al contrario, nel mondo in cui viviamo oggi il canone estetico, pur essendo rimasto ancora ancorato al passato, sta evolvendo in una direzione inclusiva. Oggi, in effetti, a raccogliere il maggior numero di apprezzamenti online sono spesso persone ricche di imperfezioni, di sfumature diverse da quelle a cui siamo abituati. La forza della diversità sta proprio qui, nel presentare la bellezza come un concetto mutevole, “altro”, ma soprattutto molto soggettivo.
Ed è in questo contesto che sul noto social sono spuntate come funghi qua e là pagine che celebrano la body positivity,
ovvero la ricerca di un nuovo ideale che possa abbracciare anche donne e uomini che, per il loro corpo o i loro difettucci, si sono sempre sentiti esclusi. Il movimento punta a non lasciare indietro nessuno e anzi a promuovere una bellezza universale, senza limiti di sorta e lontana dallo stereotipo delle passerelle. Questa in particolare è una delle battaglie che le “nuove” paladine del femminismo intersezionale stanno combattendo a favore delle loro sorelle che sulle copertine non hanno mai trovato spazio, perlomeno fino ad ora.
Interessante, proprio da questo punto di vista, quello che di recente è avvenuto in Norvegia.
Il paese scandinavo ha infatti attivato una legge che obbligherà gli influencer a segnalare i fotoritocchi. Se prima infatti le star di Instagram potevano fare il bello e il cattivo tempo sui loro profili barando sui loro corpi da adesso in poi le cose cambieranno. Se una modella, per esempio, volesse cancellare per sempre una cicatrice o un brufolo non lo potrà più fare. E attenzione perché nel caso in cui trasgredisse la regola si cadrebbe nel penale. L’eccezione, se così vogliamo dire, è che i contenuti che la piattaforma terrà d’occhio saranno solo quelli sponsorizzati, per i quali spesso gli influencer di turno ricevono cifre astronomiche. Sembra in ogni caso che i norvegesi, molto più ligi alle regole rispetto a noi italiani, abbiano accolto questa normativa a braccia aperte.
I tempi, insomma, stanno cambiando, e in positivo.
Se in un primo momento su Instagram a farla da padrone era la ricerca ossessiva dell’estetica, ora è tutto molto diverso. Spazio dunque alle influencer della porta accanto come ClioMakeup piuttosto che al glamour patinato di Kendall Jenner o delle sorelle Kardashian.
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